I fratelli Dinamite - Film d'animazione (1949)

L'animazione non mi ha certo fatto impazzire, ma bisogna anche sottolineare che parliamo del 1949. Detto questo, con tutti i suoi limiti e qualche eccessiva lungaggine, devo comunque ammettere che si tratta di un prodotto indubbiamente particolare, dove non mancano di certo: la fantasia (nonostante ci sia una parte Pinocchiesca con una sorta di Mangiafuoco luciferino), un pizzico di follia e una buona dose di caos visivo. Merita sicuramente la visione, perché ha una sua anima, risultando per questo già superiore alle moltitudini di freddi prodotti animati sfornati a tonnellaggio.

Curioso film iniziato durante il Fascismo e concluso a fine degli Anni Quaranta. C'è più interesse per le fantasmagorie con colori pastello che per la sceneggiatura (che ha passaggi di notevole lentezza) e c'è maggior effetto sullo spettatore quando si infrangono le regole del film per l'infanzia, con i neonati ubriaconi e con le cadenze orrorifiche. Ci sono riferimenti a Disney (tre gemelli, presenza di una zia), anche nell'antropomorfizzazione degli animali, ma il film ne è abbastanza discosto. Ispirazioni a Pinocchio e all'Inferno dantesco.

Rarità assoluta nel panorama del cinema italiano, è il primo lungometraggio d'animazione prodotto in Italia. Stupisce per le sue scene colorate e in certi casi anche d'avanguardia, alcune delle quali forse neanche adatte a un bambino. Tra le righe si può anche leggere una piccola critica alla società dell'epoca. La storia è un po' lenta, con diversi momenti morti. Se fosse durato di meno sarebbe stato ancora meglio, ma resta comunque un piccolo, misconosciuto gioiello.