Note: Candy Candy è un romanzo della scrittrice giapponese Kyoko Mizuki da cui è stato tratto un manga nel 1975 di Yumiko Igarashi e, successivamente, la serie a cartoni animati.
Peripezie di un'orfanella sullo sfondo dell'America di inizio 900. Cartone per un pubblico femminile, che segue avventure comiche, più spesso tragiche e blandamente amorose (Anthony o Terence?). I disegni non sono eccezionali, tuttavia questo anime ha segnato l'epoca dei miei coscritti, che credo come me abbiano gufato in maniera massiccia contro i fratelli Legan (ma perché tanta cattiveria? Clausola del contratto?). Io ho sempre tifato per Albert, spirito libero.
Appositamente calcolato, studiato, concepito per un pubblico di parte, segnato da una giovane età e dal sesso. Candy Candy finisce per divenire uno stucchevole esempio di cartone "settario", sorta di soap opera "sdolcinata" ante-litteram, con risvolti talvolta tragici, talaltra drammatici, sovènte mielosi ("E' zucchero filato, è felicità"). La versione italiana gode di un discreto doppiaggio ma il concetto narrativo è, e rimane, quello: spaventosamente buonista e privo di alcuno stimolo iconoclasta, altrimenti impensabile per un prodotto destinato all'infanzia, specialmente in quegli anni.
Quest'anime ha fatto storia sebbene in esso, obiettivamente, s'esageri col buonismo. All'epoca fu accompagnato da un merchandising non indifferente (giornalini, volumi formato enciclopedia, oggettistica per la scuola). Io, pur essendo un maschietto, l'ho visto; più di una volta mi sono commosso seguendo le vicende semiassurde della sfortunata ma esuberante Candy. Note di merito al doppiaggio e all'altrettanto storica sigla dei Rocking Horse. Un finale meno "rimaneggiato" sarebbe stato più appagante.
MEMORABILE: I bambini della casa di Pony che anche a distanza di anni non crescono, restando uguali a come li si vede nelle prime puntate.
È l'anime di culto per le bambine degli anni '70, la risposta femminile al nostro Goldrake e, quindi, uno dei pochi cartoni giapponesi che, fra il 1978 e il 1984, non parlasse di robot, di viaggi interstellari, di invasioni cosmiche e simili. Parlava di una trovatella, adottata da una famiglia di malvagi, amata da tre bonazzi adolescenti e ribelli, che diventa anche infermiera. La sua canzone è immortale, come la sua doppiatrice italiana (Laura Boccanera), però Candy, per me, non aveva lo stesso fascino di Heidi o di Remì. Comunque da tre.
La povera trovatella con i boccoloni che tra coetanei cattivi, Iriza e Neal, amori importanti, Anthony e Terence, amici fedeli, Arcibald e Stear, vere amiche, Patty, Annie e Fanny, troverà la felicità grazie a colui che reputa un amico vagabondo. Un cartone epocale che generò lacrime anche a familiari navigati. Una pietra miliare d'inizio anni 80 (in Italia almeno).
Anime probabilmente pensato per un pubblico femminile; resta il fatto che ebbe un successo tale da coinvolgere un po' tutti (compreso me), a partire dalla bella colonna sonora cantata dai "Rocking horse". Cartone che mischia sapientemente le carte del tragico, dell'amoroso (primi pruriti adolescenziali, un classico!) e quella della commedia. Complessivamente un prodotto di ottimo livello (per gli standard dell'epoca) e vicende coinvolgenti.
Un bel cartone animato fatto di sorrisi (non troppi) e buoni sentimenti (parecchi) con una protagonista femminile graziosa, simpatica e con la quale ci si sente di parte. Molto probabilmente uno dei più bei cartoni giapponesi che abbiamo potuto vedere in Italia. Tanti episodi, ma senza dubbio ricchi di bei momenti.
Interminabile telenovela sotto forma di cartone animato, nelle cui grinfie anch'io sono spesso caduto, ma che sui miei occhi di bambino non ha mai esercitato lo stesso fascino di Lady Oscar o, per citare un prodotto più simile, di Georgie. Comunque uno dei più clamorosi successi ottenuti in Italia (e non solo) dall'animazione nipponica e in effetti bisogna ammettere che gli autori se ne sono inventate talmente tante che era impossibile non provare un minimo di curiosità per sapere come sarebbe andata a finire.
Serie fiume con una galleria di personaggi irresistibili, compresi quelli negativi (come Neal, Iriza, la zia Elroy, Flanny) imperniata sulle rocambolesche avventure di una ragazzina intraprendente dal bellissimo carattere: generosa, sincera, allegra, decisa ma perennemente con la testa fra le nuvole. Design infantile (tutti i protagonisti, bimbi compresi, mantengono nel tempo stesso viso e medesime acconciature), commette l'imperdonabile errore di stravolgere il finale del manga.
NELLO STESSO GENERE PUOI TROVARE ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
Schramm ebbe a dire: beh ma è la versione italiana ad essere uno scempio. nel finale originale originale lei e albert si sposano.
uhm... sì... si sposano nel manga ma nella versione originale animata lei torna semplicemente alla casa di Pony e il finale resta aperto... Si parlava di questo nella sezione Homevideo e Curiosità con Gugly.
Allora, il finale dove Candy si unisce a Terence è il secondo film di montaggio che finisce esattamente così! La serie trasmessa in Italia non ha avuto ne tagli ne montaggi... ve lo posso garantire!!! Ho realizzato tutta la serie in dvd prendendo il video dai dvd cinesi e mettendoci l'audio italiano dalla tv e calza a pennello!!!
...E questo è il finale del secondo film di montaggio... "Candy Candy e Terence", dove con un montaggio magistrale (inserendo una semplice scena dove Terence e Candy si incontrano in una stazione) e un doppiaggio diverso dalla serie fanno risultare che Candy e Terence saranno sempre insieme.
AOGNUNO IL SUO LOOK Nella serie tv, ambientata all’inizio del ’900 (alla vigilia e subito dopo lo scoppio della prima guerra mondiale), ci sono diverse incongruenze temporali. Come le auto giudate da Stear che sono piu da anni ’20 che non da anni ’10...
Anche l’aspetto di Albert è anacronistico. Occhiali a goccia, capelli lunghi, pantaloni a zampa di elefante, sacco in spalla: è una perfetta icona on the road degli anni Sessanta, ovvero un perfetto hippie.
Come pure il completo jeans indossato in diverse occasioni da Candy è in pieno stile anni ’50.
Se albert assomiglia a un hippie, Terence aveva un look neoromantico anni ’70 con capelli lunghi e tratti femminei.