L'uomo di Aran - Documentario (1934)

L'uomo di Aran

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 3/02/10 DAL BENEMERITO PIGRO
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Pigro 3/02/10 09:47 - 9666 commenti

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La lotta per la sopravvivenza degli abitanti delle isole Aran al largo dell'Irlanda in un magnifico film, metà documentario e metà fiction secondo l'impareggiabile stile di Flaherty che con questo si guadagnò il premio come miglior film a Venezia. Con riprese mozzafiato e un montaggio serrato e rapinoso, il regista ci trascina per tutto il tempo nei gorghi di una natura selvaggia, tra le dure pietre delle scogliere e i marosi nei quali i pescatori lottano con gli squali. Spettacolare e affascinante, visivamente eccelso. Imprescindibile.

Cotola 26/07/15 13:17 - 9043 commenti

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Stupisce profondamente non solo per la straordinaria bellezza delle immagini che sono girate magnificamente e sono il marchio di fabbrica del regista, ma anche per l'uso del montaggio che, nonostante i più di settant'anni di distanza, è già moderno, veloce e coinvolgente. Rispetto ad altre opere del regista l'aspetto documentaristico è sì presente ma non dominante: già allora la pesca dello squalo, ad esempio, non si faceva più da tanto tempo. Un capolavoro a cui il tempo non ha tolto nemmeno un grammo di fascino e potenza visiva.
MEMORABILE: La caccia agli squali. Il mare impetuoso.

Bubobubo 1/05/20 15:06 - 1847 commenti

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Difficile dire (e difatti la discussione scientifica sul tema infuria da decenni) quanto di documentaristicamente vero o verosimile e quanto di immaginato secondo il gusto estetico del regista sia stato fissato in un'istantanea di vita prometeica, romanticamente rappresentata in tutta la sua incompromissibile durezza. Rimangono l'eleganza delle immagini, i paesaggi ostili e quasi fuori dal mondo, una lingua che sembra anch'essa forgiata dalla selvaggia inospitalità delle Aran. Vale per senso storico, anche se oggi viene arduo giudicarlo.

Giufox 26/01/22 13:05 - 324 commenti

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Aran è luogo arido e inospitale che persiste agli sviluppi dell'industrializzazione, ma dove l'uomo perpetua la sua lotta per la sopravvivenza contro quell'implacabile inquilino, il mare. La caccia allo squalo genera il mito e nella sua drammaticità diventa racconto universale da osservare (ancora oggi) in stato liturgico. Regista "incontrollabile", Flaherty fugge da Hollywood, incontra Grierson (documentarista britannico) e firma un epico documento le cui suggestive immagini plasmano nuovamente il genere per poi fondersi idealmente in altri capolavori successivi.
MEMORABILE: Ogni fotogramma del mare.

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  • Homevideo Mco • 10/12/12 23:57
    Risorse umane - 9970 interventi
    Disponibile in DVD dal 27/11/2012 per la Enjoy Movies.
  • Curiosità Zender • 12/04/14 11:06
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Il film viene citato nella famosissima scena del Secondo tragico Fantozzi riguardante La corazzata Kotiomkin come esempio di film "terrificante".

    "Il potentissimo professor Guido Baldo Maria Riccardelli era un fanatico cultore del cinema d'arte. Una volta alla settimana obbligava dipendenti e famiglie a terrificanti visioni dei classici del cinema. In vent'anni Fantozzi ha veduto e riveduto 'Dies Irae' di Carlo Teodoro Dreyer (6 ore), 'L'uomo di Aran' di Flaherty (9 tempi), ma soprattutto il più classico dei classici, 'La corazzata Kotiomkin' (18 bobine)".
  • Discussione Bergelmir • 17/04/14 22:37
    Galoppino - 211 interventi
    Curiosità.

    L'uomo di Aran è uno dei film preferiti dallo scrittore americano H.P. Lovecraft. Ne parlò in una lettera indirizzata all’amico e a sua volta scrittore Robert H. Barlow.
    Riporto sotto la traduzione della lettera in cui si parla del film:

    4° Giorno di Primavera
    {25 marzo 1935}

    Ave Sire Garoth!
    […]
    Bene – ho visto “L’uomo di Aran” finalmente – al suo giro di ritorno in queste colonie. Uno spettacolo impressionante & artistico – non una messa in scena, ma un chiaro esempio della disperata lotta per l’esistenza degli isolani. Che popolo! Migliaia di anni su aride rocce battute dall’oceano e prive di suolo… cibo piantato in solchi di alghe & terra screpolata distesa sulla superficie rocciosa…. bracciare il mare su fragili barche che spesso si frantumano su coste possenti, scoscese e prive di spiaggia …. Cacciare squali titanici per il loro olio …. Faticare febbrilmente & eroicamente senza altro compenso che il precario mantenimento della propria vita fisica. Il motivo per cui qualcuno abiti su quelle isole mi è sconosciuto – adesso anche gli Scozzesi stanno abbandonando le Ebridi Esterne. Eppure ci sono sempre stati uomini di Aran fin dagli albori della storia – & prima. Rovine preistoriche sono state trovate sulle isole …. & le genti erano proprio come adesso quando Sex. Julius Frontinus stabilì la IIa Legione Augustana ad Isca Silirum nella Britannia Seconda … la futura “Collina dei Sogni”. Le Aran mi hanno sempre affascinato da quando lessi “Riders to the Sea” di Synge. Beh – è un grande film, & ti consiglio di non perderlo se non l’hai ancora visto.

    NOTE
    La collina dei sogni (The hill of dreams, 1907) è un romanzo semiautobiografico di Arthur Machen che racconta la vita di Lucian Taylor e della sua infanzia a Caerleon, in Galles. La collina dei sogni è un antico forte romano dove Lucian ha strane e sensuali visioni, fra le quali vede la propria città durante il periodo romano.

    Cavalcata a mare (Riders to the Sea, 1904) è un romanzo di John Millington Synge - tradotto in italiano da James Joyce.
    Ultima modifica: 17/04/14 22:38 da Bergelmir
  • Homevideo Etienne • 26/10/23 14:59
    Galoppino - 198 interventi
    Di questo film esiste un'edizione italiana in DVD, distribuita da DNA Srl: L'UOMO DI ARAN (1934), NANUK L’ESCHIMESE (1922), OMBRE BIANCHE NEI MARI DEL SUD (1928) - (3 Film su un unico Dvd).
    Lingue: Inglese
    Sottotitoli: Italiano (Forced)
    Rapporto schermo: 1.33:1 (Riadattato in formato 16/9 Pillarbox)
    Extra: Presentazione + Film: “Nanuk L'Eschimese” (1922) + Film: “Ombre Bianche” (1928), in versione originale sottotitolata.
    Il film è stato rieditato con il contributo dello studioso di storia del cinema Riccardo Cusin. Questa versione è disponibile anche in streaming su alcune piattaforme.

    https://www.dailymotion.com/video/x8p4395
    https://youtu.be/0fB7uxWczgA?si=aavfbr5kTW20_8sv
    Ultima modifica: 26/10/23 16:56 da Zender