Dracula II: Ascension - Film (2003)

Direttamente collegata al primo capitolo del trittico vampiresco del regista, la pellicola vede il corpo del "defunto" Vlad Tepes rapito da un team di studiosi alla ricerca della cura miracolosa che il sangue del vampiro può dare. Un prete cercherà di fermarli. Abbastanza splatter, abbastanza piatto e prevedibile, abbastanza inconcludente. Solo per vampirologi accaniti.

Scarso interesse per questa storia fatta di vampiri catturati ed immobilizzati, trasfusioni di sangue per molteplici scopi, personaggi di contorno poco significanti. Per gli appassionati splatter c'è sangue a volontà con qualche effetto speciale interessante (tipo il vampiro con la faccia che diventa un'enorme bocca dentata insanguinata), ma nulla più.

Allucinato sequel di un brutto Dracula, diretto dal disastroso Patrick Lussier e infelicemente co-prodotto da Wes Craven, ovvero garanzia di film noioso e mal scritto. Si riparte dalla fine del primo, con recupero del corpo di Dracula (Iscariota, sic!), stavolta interpretato da un biondo. Inutile dilungarsi sul plot, indirizzato a un pubblico principalmente di adolescenti e che accarezza tematiche omoerotiche (tanto per cambiare). Gli effetti speciali sono graziosi, ma proprio non si riesce a seguire seriamente per via degli impossibili dialoghi. Soporifero.

Simile al predecessore per stile e contenuti, ma molto più noioso soprattutto a causa del budget misero che costringe l'ambientazione a un paio di location desolate e sgarrupate, limitando azione ed effetti a pochissime sequenze. C'è molta noia, dialoghi interminabili sulla genetica del sangue dei vampiri e ribaltamenti di posizione tra chi sembra cattivo e chi no. Dracula si risveglia troppo tardi e anche lo scontro finale lascia a desiderare. Cast poco in parte, con cameo di Roy Scheider inutile.