Il palloncino bianco - Film (1995)

Il palloncino bianco

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 17/01/10 DAL BENEMERITO FLAGRANZA
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flagranza 16/04/10 10:21 - 72 commenti

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Trait d'union il recupero di una banconota smarrita che permetterebbe alla piccola protagonista di acquistare un pesciolino. Ogni paese che deve affrontare la ricostruzione sfocia nel neorealismo, nel segno di Rossellini. Consapevolmente o meno. Nel segno di Kiarostami, Panahi realizza un film che si fa piccolo come la protagonista e utilizza strumenti antichi come il pianosequenza per immergersi nell'ontologia del reale. Coinvolgente.

Pigro 5/04/11 22:04 - 9666 commenti

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Una bambina perde i soldi del pesciolino rosso in una grata: storia ossessiva nel suo minimalismo (perlomeno quanto la petulante protagonista), che Panahi trasforma in una vicenda assoluta, come fosse una questione di vita o di morte; e in effetti lo è, almeno nell'ingenuo e poetico mondo infantile. Lo sguardo neorealista del regista, calato in descrizioni ravvicinate di una Teheran tra il pittoresco e il bozzetto, si sposa con una narrazione dagli schemi fiabeschi in cui gli adulti sono altrettanti archetipi. Un'opera prima tenera e lieve.

Kinodrop 3/12/13 16:49 - 2950 commenti

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In una Teheran lontana dalle vicende drammatiche, quasi tenera nell'ambientazione e nella vicenda, la piccola protagonista si invaghisce di un pesciolino rosso e ottiene dalla madre il denaro per comprarlo. Nel tragitto la banconota viene smarrita, da qui una serie di incontri e di eventi nel tentativo di recuperarla. È un racconto delicato che ci immerge nella psicologia infantile, descritto quasi impersonalmente, con pochi movimenti di macchina. Panahi qui si rivela poeta sensibile tra realtà e fiaba.
MEMORABILE: La piccola che cerca, con la veste, di nascondere agli altri la banconota caduta in una grata.

Didda23 5/02/16 10:49 - 2426 commenti

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Frammenti di vita quotidiana iraniana, filtrati tramite gli occhi di una bambina, permettono al regista Panahi di "universalizzare" le problematiche e le ossessioni del mondo infantile. La macchina da presa è "assente" e asseconda con un tocco neorealista le vicende della piccola alle prese con le prime piccole-grandi difficoltà della vita. Classico titolo da cineforum che ha il pregio di far luce su altri mondi e altre cinematografie. Statico e con una certa pesantezza narrativa ma lo sforzo è minimo, considerando l'esigua durata. Non male.
MEMORABILE: I tentativi con il bastone per recuperare la banconota; L'incontro fa il militare e la bambina.

Silvia75 1/12/22 21:15 - 161 commenti

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Un film poetico e realista ambientato a Teheran, interamente in esterni. La folla che passa è "rubata" dalla cinepresa, uno stile che era stato inaugurato nei film della Nouvelle Vague francese. Una bambina di sei anni convince la madre a darle i soldi per acquistare un pesciolino rosso ma innavertitamente la banconota cade in un tombino: il fratello di lei, vari venditori, una donna anziana, un soldato e un ragazzo venditore ambulante di palloncini cercheranno di aiutarla. Un film particolare e ben realizzato che arriva al cuore degli spettatori.

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