La morte arriva strisciando - Film (1966)

La morte arriva strisciando

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Harry George Spalding (Barrett) eredita dal fratello defunto una tenuta in Cornovaglia e decide di trasferirvisi con la moglie (Daniel). La villa, immersa nel verde, sembra un luogo idilliaco; sono i paesani semmai a non comportarsi in modo troppo amichevole. Senza un motivo apparente, come capita di norma in questi horror dove il pericolo è latente ma sulle prime senza forma. Com'è morto il fratello di Harry? Non in modo dissimile da altri, lì, e l'unico che in paese chiamano dottore in realtà dice di non sapere nulla della professione essendo dottore sì, ma in teologia (!) e che non ha la minima idea di cosa stia succedendo. Qualcuno sottovoce parla di peste nera, di un orrore che si diffonde...Leggi tutto senza sapere da dove venga. E a dire il vero nell'incipit ne avevamo avuto un assaggio: un uomo che nel castello del dottore precipita dalle scale dopo essere stato infettato, il volto sfigurato e una terribile smorfia. Nel frattempo la figlia del dottore arriva in visita dagli Spalding e si capisce che pure lei tanto bene non sta... Viene il padre a ritirarsela e rimproverarla per essere uscita senza permessi. Ce n'è bisogno, visto che è già così cresciutella? Evidentemente sì, visto che suo padre la tratta come una mezza deficiente. Ma per l'appunto abbiam visto che già il padre non è del tutto per la quale, come tutti in paese. Orrore collegato, si scopre in un secondo tempo, con influenze indiane e serpenti (che in Inghilterra non pullulano di certo). Si resta in attesa del mostro col volto da rettile che campeggia nelle locandine e che quando compare il suo effetto dopotutto lo fa: il make-up non è sensazionale, ma ha dalla sua una discreta originalità e sa colpire l'immaginario. E' ciò che gli sta attorno a non convincere granché. L'impianto è quasi da gotico, con lunghe e silenti camminate per gli oscuri corridoi di ampie ville, donne in pericolo, maggiordomi inquietanti e omertà diffusa tra gli abitanti del più tipico dei villaggi maledetti. Ciononostante Gilling mostra una buona sicurezza nel dirigere e il film centra l'atmosfera giusta. Non spicca comunque per la fantasia, concentrata nella creazione del mostro e nelle sue strane abitudini. Horror Hammer per la sua gran parte routinario, tipicamente inglese. Elegante quanto faticoso nello svolgersi della narrazione, recitato correttamente ma senza veri guizzi, lasciati alla presenza (ma solo nella seconda parte) del serpente umano.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 16/01/10 DAL BENEMERITO CIAVAZZARO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 6/10/18
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Ciavazzaro 16/01/10 11:32 - 4770 commenti

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Ottimo horror Hammer con protagonista una maledizione orientale che trasformerà qualcuno (è bene non specificare chi) in disgustoso serpente umano. Gilling è un maestro nel creare la tensione e sa usare con abilità i luoghi chiusi (la casa del professore, i sotterranei). Lodevole il cast, film da vedere sicuramente. A suo modo una pietra miliare.
MEMORABILE: La sorpresa dietro la porta.

Von Leppe 14/02/15 17:17 - 1262 commenti

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Mostro rettile in un maniero inglese è il gustoso spunto di questo film, in cui spicca una buona prova per Michael Ripper (caratterista delle scuderie Hammer) in un corposo ruolo per niente secondario. La trama è tipica del genere e procede misteriosa svelando lentamente i misteri che gravano sulla piccola comunità. La soluzione finale è forse troppo sbrigativa.

Rufus68 6/04/18 18:19 - 3842 commenti

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Classico del terrore (sobrio) che pesca intelligentemente dalla narrativa breve di Kipling ("Il marchio della bestia" et alia) per creare quell'alone di mistero da provincia inglese (la maledizione dietro le cortine della rispettabilità, insomma). Solide le interpretazioni (a cui si aggiunge il fascino discreto della coppia Daniel-Pearce). Purtroppo, nel finale, il "mostro" si mostra: in tal modo Gilling infrange la regola aurea del genere (il mostro o lo fai bene o non lo mostri) rovinando al palato la gustosa frittatina.

Ronax 12/08/20 20:38 - 1253 commenti

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Colpevole di aver messo il naso nei riti segreti di una misteriosa setta di uomini-serpente del Borneo, uno studioso di religioni primitive si rifugia in un villaggio della Cornovaglia con l'amata figlioletta, ma anche a migliaia di km di distanza non riuscirà a sfuggire alla maledizione che grava sulla sua famiglia. Onesto horror targato Hammer che percorre senza colpi d'ala sentieri già ampiamente battuti ma che riesce comunque a creare un buon crescendo di tensione fino all'ineluttabile finale. Regia scolastica ma corretta e interpreti di mestiere ma comunque efficaci.
MEMORABILE: La figlia dello studioso che suona il banjo al termne della cena.

Fedeerra 31/08/20 03:54 - 770 commenti

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Seppur con qualche ingenuità di sceneggiatura (e qualche momento didascalico di troppo) è un film che mantiene comunque alto l’interesse dello spettatore. Belle atmosfere tra il gotico e il fantascientifico, con un andamento da incubo tropicale (nonostante la location nordica) e un finale all women a tratti veramente claustrofobico. Nota di merito per le scenografie e la fotografia. Evocativo il titolo italiano.

Rebis 18/06/21 15:58 - 2337 commenti

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Nel canone del gotico anglosassone, Gilling nidifica un orrore esotico, ancestrale e rettiliano, la nemesi compensatrice di secoli di colonizzazione ed espropriazione culturale ai danni della civiltà indiana. Controcanto al femminile del bellissimo La lunga notte dell'orrore, illumina una divinità terrifica e solitaria nel volto di Jacqueline Pearce e trova un ritmo inesorabile e spiraliforme che conduce al cuore del racconto. Validi Michael Ripper e John Laurie; il volto di Marne Maitland mette i brividi. Effetti prostetici datati, ma di forte impatto immaginifico.
MEMORABILE: Il vero aspetto della donna rettile.

Reeves 27/12/21 18:19 - 2214 commenti

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Corretto horror che è inferiore al suo gemello La lunga notte dell'orrore ma che è comunque teso, interessante, piacevole da vedersi. Il tema è quello della maledizione che arriva da lontano e che punisce una famiglia di nobili inglesi in paesaggi da favola. Come in tutti i film Hammer, l'horror parla anche di una società chiusa, vittoriana, perbenista, che deve fare i conti con il fatto che il mondo intorno va avanti.

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  • Discussione Digital • 6/10/18 13:47
    Portaborse - 3994 interventi
    Visto in originale, presumo.. In italiano è introvabile :(
  • Discussione Zender • 6/10/18 14:00
    Capo scrivano - 47786 interventi
    Gliel'ho chiesto. Ha detto sottotitoli italiani.
  • Homevideo Digital • 11/07/20 19:28
    Portaborse - 3994 interventi
    Dvd A&R disponibile dal 28/07/2020 (in lingua originale sottotitolato in italiano).
  • Homevideo Von Leppe • 11/07/20 19:44
    Call center Davinotti - 1109 interventi
    Digital ebbe a dire:
    Dvd A&R disponibile dal 28/07/2020 (in lingua originale sottotitolato in italiano).
    Bisognerà accontentarsi
  • Homevideo Von Leppe • 28/07/20 11:39
    Call center Davinotti - 1109 interventi
    Il dvd A&R è in lingua inglese con i sottotitoli italiani (removibili)

    extra: trailer, galleria fotografica, locandine e poster.
    Durata 1:30:00

    immagine a 35:06

    Ultima modifica: 28/07/20 14:54 da Zender
  • Discussione Reeves • 27/12/21 18:15
    Segretario - 700 interventi
    Girato con ogni evidenza back to back con La lunga notte dell'orrore (stesse scenografie, stessa produzione, stesso cast)