Pluto cane da punta - Corto (1939)

Topolino insegna a Pluto a fare il cane da guardia, e quando lui impara applica la regola dello star fermo alla lettera. Cartone delizioso, con un impagabile Pluto in coppia ben equilibrata con Topolino. Da ricordare Pluto che si fa piccolo piccolo quando viene sgridato o che segue la traccia di un lombrico o che sta immobile circondato da tutti gli animali della foresta. Il finale è prevedibile ma ugualmente piacevole.

Topolino e Pluto si recano a caccia dove il primo cerca di insegnare al secondo come diventare un cane da punta. Le cose non vanno per il giusto verso e i due si trovano ad affrontare un orso bellicoso. Discreto cortometraggio che si segnala per una riuscita caratterizzazione grafica (l’ambiente boschivo è decisamente ben riprodotto). Buona la tecnica di animazione ma le gag non sono irresistibili.

Buon cartone disneyano, non decisamente uno dei migliori della saga di Pluto, ma godibile (ovviamente soltanto grazie a ques'ultimo). L'idea dell'orso non è originalissima, ma perlomeno c'è una buona animazione e la storia è scorrevole. Non è un capolavoro ma si fa vedere.

Quando Topolino insegna a Pluto come si deve comportare un vero cane da punta, quest'ultimo prova la posizione "rigida" che già sperimentò in occasione della mostra canina (Eroe pubblico n. 1). Anche qui l'animazione è molto buona, nei dettagli e nella resa degli ambienti, ma in quanto a situazioni e sceneggiatura appartiene a quegli episodi poco elaborati e con gag non del tutto riuscite.

Topolino e Pluto vanno a caccia di quaglie, stanchi di mangiare sempre fagioli e il padrone insegna al suo cane come puntare una preda. Corto molto curato nell'animazione, un po' meno fantasioso dal punto di vista delle gag ma riscattato da un bel ritmo e sicuramente godibile.

È il primo cortometraggio in cui Topolino ha gli occhi ben definiti. Più o meno è tutto qui. Ci sono un finale simpatico e qualche piccola gag, ma non è sicuramente tra i cartoni più divertenti della serie. In compenso troviamo un'ottima tecnica, sfondi bellissimi e una buona animazione. È comunque un cortometraggio godibile, come succede quasi sempre da quando è stata abbandonata finalmente l'era dei cartoni basati su musica e movimento. Vedibile.