Benedizione mortale - Film (1981)

Benedizione mortale

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Un horror minore, nella carriera di Wes Craven, che all'epoca doveva ancora girare il celeberrimo NIGHTMARE (ma già qui il mostro è denominato Incubus) ed era reduce dal discreto successo di LE COLLINE HANNO GLI OCCHI (da cui preleva l'attore simbolo, Berryman). Quello che subito colpisce in DEADLY BLESSING è l'ambientazione: interamente girato nella campagna americana, racconta di una tetra storia di omicidi che avviene in una comunità “ittita” (sorta di mormoni ancor più invasati e religiosi). A capo di questa vi è Ernest Borgnine, che tutti...Leggi tutto giudica e tutti guida nel nome di Dio. Ma chi è Incubus, il mostro che si dice infesti la comunità uccidendo gli innocenti? È un po’ come “colui che cammina tra il grano”, un'entità soprannaturale temuta da tutti. Ma esiste veramente? A scoprirlo ci provano la giovane Sharon Stone e una sua amica, giunte alla comunità per trovare una loro vecchia compagna. La presenza delle due bellone mette in subbuglio i bacchettoni provocando inevitabilmente l'ira feroce di Incubus, che prende a uccidere con regolarità. Craven è riuscito a creare un’atmosfera cupa, insolita, grazie a una colonna sonora molto calzante (anche questa ripresa nel simile GRANO ROSSO SANGUE) e punta a terrorizzarci con i mezzi più tipici del genere: buio, primi piani sui visi spaventati, morti violente (ma sangue non se ne vede) e un finale in crescendo che rappresenta la parte migliore del film, zeppa di colpi di scena. Purtroppo il cast è mediocre (Stone compresa), la sceneggiatura latita e il soggetto è troppo povero. Qualche rara sequenza di suspense non basta e DEADLY BLESSING resta sostanzialmente un horror piuttosto piatto e noioso. Ed è un peccato, visto le potenzialità del regista e dell'insolita, affascinante ambientazione.

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Undying 4/05/07 21:12 - 3807 commenti

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Titolo emblematico, quasi profetico, giacché sancisce la "benedizione totale" sull'operato antecedente del regista. Poiché, da questa data, Craven non riuscirà mai più ad imbroccarne uno che sia uno (Nightmare escluso) di film che sia, non diciamo bello, ma scusabile! Oltre alla carenza data da un soggetto soporifero e stilato in fase REM, grava sull'operato l'impostazione televisiva (ante-litteram), tanto da sorprendere sui poteri premonitori che questa pellicola contiene in nuce. C'è Sharon Stone (qui alla sua terza apparizione), ma inespressiva.

Buiomega71 15/12/10 10:32 - 2912 commenti

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Il miglior exploit craveniano prima dell'avvento di Nightmare. Non solo lo zio Wesley si autocita e si autofagocita (la scena della vasca da bagno, con serpentello, che anticipa l'artiglio di Freddy, la bocca spalancata della Stone e il ragno), ma mette in luce la sua educazione giovanile ferrea e severa, tra assassini argentiani nerovestiti, paure ancestrali, fanatismi religiosi. In una comunità dove deviazioni sessuali e disturbi mentali emergono prepotentemente. Finale in stile Venerdì 13, remiscenze alla Un rantolo nel buio e chiusa horror sorprendente.
MEMORABILE: "Guardati da Incubus"; Lo sceriffo: "Scommetto che quella gente mangia zolfo a colazione"; Ninnandosi sul letto: "E' qui che lo fate?"

Rambo90 26/05/11 03:11 - 7702 commenti

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Horror nella media di quelli degli anni ottanta. Mi ha stupito il fatto che sia diretto da Craven. Il ritmo è abbastanza lento e Incubus è un assassino poco interessante, gli ammazzamenti sono pochi e per nulla originali, così come le scene che danno tensione si contano sulle dita (quella del serpente, la resa dei conti) mentre il finale è ingiustificato, messo lì giusto per stupire. Il cast è mediocre, nonostante annoveri una giovane Sharon Stone e un Ernest Borgnine invasato (che appare poco). Vedibile, ma si dimentica presto.

Rebis 15/07/11 14:38 - 2339 commenti

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Horror agreste, tra gli esiti più personali e inquietanti del regista, scivola lento e minaccioso sul crinale dell'allegoria religiosa (la comune ittita) e della tradizione demonologica (l'incubus). Visivamente è una delle opere più raffinate e preziose di Craven, assai parco nell'uso della violenza ma ispiratissimo sia nell'orchestrare le sequenze di orrore che nello sfruttare la scenario rurale per calare i personaggi in un clima d'isolamento e paranoia misantropica. Lo sviluppo delle psicologie è progressivo e credibile. Dalle colline incombe Michael Berryman. Prima ost di James Horner.
MEMORABILE: L'incubo aracnìdeo di Sharon Stone. Le prove generali per la sequenza della vasca in Nightmare: da pelle d'oca!

Homesick 4/06/13 16:47 - 5737 commenti

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Conservando i fanatismi familiari e l’oppressiva ritualità de Le colline hanno gli occhi, Craven si immette lungo la via dello slasher degli anni Ottanta abbinandone le soggettive a simboli minacciosi (ragni, scritte sui muri, spunti demonologici) e uscendone con un epilogo che vira inaspettatamente verso l’irrazionale. Un lavoro diretto con stile che in alcune sequenze quasi a sé stanti (il granaio, l’incubo con il ragno, la vasca, l’assalto e l’incendio dell’auto, l’apertura del pavimento), prefigura i sadici tranelli e le mortifere scorrerie oniriche provocate da Freddy Krueger.
MEMORABILE: La Stone rinchiusa e minacciata nel granaio; il serpente nella vasca; l’incubo della Stone.

Daidae 25/07/13 21:55 - 3183 commenti

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Interessante. Per niente noioso nonostante l'ambientazione campagnola, buon cast: una giovane e bella Sharon Stone, l'ottimo Borgnine, passabile il resto. Non mi ha messo chissà quale tensione ma si lascia piacevolmente vedere; un po' amaro il finale. Direi sufficienza piena.
MEMORABILE: Tu sei fetore per le pure narici...

Herrkinski 2/11/13 01:37 - 8119 commenti

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Craven, dopo un rape & revenge e uno slasher di successo, gira questo curioso horror bucolico prima della consacrazione con l'innovativo Nightmare. Buona l'ambientazione agreste e perlopiù solare, resa cupa dai severi bigotti di una comunità ittita (bravo Borgnine); il difetto del film sta in una prima parte soporifera, mentre la seconda sfrutta il sonoro e i colpi di scena a effetto con discreto successo. Poco sangue ma parecchia tensione, con un combattimento finale non male, anche se si poteva evitare l'ultimissimo colpo di scena (kitsch!).

Ciavazzaro 1/09/15 23:16 - 4770 commenti

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Piccola perla, rovinata da un orrendo finale. Craven dirige con mano felice questo thriller/horror con cruenti omicidi che insanguinano una comunità di simil-mormoni. Grande atmosfera macabra, delitti interessanti e realizzati pregevolmente (il duplice omicidio in auto). Cast superbo: oltre a Borgnine, una grandissima Loris Nettleton; e pure una giovane Sharon Stone se la cava molto bene. Peccato per il bruttissimo finale voluto dai produttori: abbassa e non poco il livello.
MEMORABILE: L'omicidio in auto; Il secondo omicidio.

Minitina80 4/12/15 17:03 - 2984 commenti

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Craven ha chiaro quello che vuole esprimere e, con toni nient’affatto velati e morbidi, si concentra sul bigottismo religioso portato all’estremo. Lo stile si alterna tra horror e thriller, con migliori risultati in quest’ultimo e non fornisce riferimenti espliciti, ma solo simbolici. Tutte le scene più cruente sono ben rappresentate e congegnate e tengono con il fiato sospeso. Il finale è di quelli che si amano o si odiano, ma trattandosi di Craven ci può stare benissimo.

Hackett 19/05/17 14:43 - 1867 commenti

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Bella sorpresa questo piccolo e misconosciuto film di Craven, regista che ha alternato cose sublimi e mediocri con grande disinvoltura. Come già visto nel precedente (ma inferiore) Summer of fear, Wes subisce il fascino della misteriosa dimensione rurale americana e questa volta capitalizza molto bene tematiche che spaziano dalle ancestrali credenze alle più prosaiche morbosità umane. Peccato per il posticcio finalone, che cerca di reindirizzare il tutto in un soprannaturale che poteva essere evitato. Ma erano gli anni '80 e si vede.

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Rufus68 23/09/17 18:20 - 3845 commenti

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Radunare tre o quattro belle ragazze in un horror è sempre una bella pensata (e, infatti, Craven non ci risparmia il bagno caldo di una delle protagoniste). Vi si dovrebbe attaccare, però, una straccio di storia e un'ideuzza di fondo diversa dal consueto "la-repressione-religiosa-genera-mostri". Il taglio televisivo non aiuta a increspare la depressiva bonaccia della sceneggiatura. Catfight pre-finale e musiche rompitimpani, as usual; rozzo, ma efficace il finale vero e proprio.

Fedeerra 1/11/17 03:38 - 770 commenti

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Craven e il multiculturalismo in chiave horror. Principi, usanze e leggende in contrapposizione, isteria conscia e subconscia e momenti da vero cinema dell'orrore (i due spaventosi twist finali e il peccaminoso serpente nella vasca da bagno). Un film assolato e femmineo, che ama le sue donne e le "perseguita" fino alla fine. Suggestivi i paesaggi rurali e azzeccato l'accompagnamento musicale di James Horner.

Myvincent 13/02/18 08:57 - 3744 commenti

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Tre donne sole si difendono come possono dagli attacchi di una setta limitrofa tipo Hamish mentre impazzano misteriosi assassinii. Wes Craven ripropone il tema del fanatismo religioso sconvolgendo i luoghi comuni con l'usuale modo trasversale e anti-retorico che lo contraddistingue. Va bene anche come film d'essai da cinema indipendente, a prescindere dal genere. Il finale, colpo di scena su colpo di scena, è una ciliegina guasta che resta sullo stomaco.
MEMORABILE: Le assolate inquadrature sui campi ingialliti, degni di Van Gogh.

Jena 19/01/19 18:38 - 1557 commenti

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Una di quei brutti film che ogni tanto Craven inframezzava tra i suoi capolavori. Si parte con una comunità simil amish (gli ittiti, vabbè) in cui il ceffo cult di Michael "Pluto" Berryman, guardone allupato, farebbe ben sperare ma crepa quasi subito. Per il resto abbiamo tre modelle (tra cui Sharon Stone e la bellissima Jensen) che fanno vita campagnola e fronteggiano manifestazioni sataniche non meglio definite. Borgnine fa la faccia truce da bigotto pastore e il buon Wes, per alzare l'attenzione, impepa il tutto con inutili nudi delle ragazze.
MEMORABILE: Un serpente si infila nella vasca della Jensen e si dirige proprio "lì", anticipazione della celeberrima scena di Nightmare con l'artiglio nella vasca.

Lupus73 12/04/20 15:43 - 1496 commenti

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L'America rurale e una comunità di simil amish (denominati ittiti) che vede il male nella società moderna. Protagonista una donna esterna alla comunità che ha sposato uno di loro. Il film è un thriller, con una sceneggiatura che crea atmosfera ma con delle forzature e delle parti stagnanti; diventa veramente emozionante solo negli ultimi venti minuti, con una risoluzione imprevedibile. Ancora più imprevedibile il maldestro finale horror. Lavoro acerbo che contiene già in embrione l'elemento onirico dell'incubo "reale" che esploderà in Nightmare.

Anthonyvm 4/01/23 22:07 - 5702 commenti

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Opera di transizione per Wes Craven, quasi necessaria, dall'horror sociale per cui si era fatto conoscere nella precedente decade (recupera per l'occasione l'inimitabile Michael "Pluto" Berryman) alle tematiche sovrannaturali che lo porteranno alla consacrazione definitiva (la sequenza della vasca da bagno, ma anche il finale a sorpresa, equivalgono a un banco di prova per Nightmare). Il risultato è uno slasher incubotico non troppo vivace né particolarmente violento, ma teso e angosciante, soprattutto durante il sorprendente e torbido climax finale. Splendida la giovanissima Stone.
MEMORABILE: Le ottime musiche alla Goldsmith di Horner; Borgnine punisce il bimbo durante la messa; Summer of fear proiettato al cinema; La Stone ingoia il ragno.
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  • Discussione Buiomega71 • 19/12/12 01:05
    Consigliere - 26006 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Mah, io lo trovo uno dei suoi lavori più interessanti e personali...

    Quoto Rebis, il Craven migliore pre-Nightmare, di più che Le colline... e L'ultima casa...
  • Discussione Rebis • 19/12/12 14:01
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Infatti Buio, Le colline e L'ultima casa sono più celebri e, in un certo senso, film epocali, ma qualitativamente sono inferiori a Benedizione mortale.
  • Discussione Buiomega71 • 19/12/12 14:05
    Consigliere - 26006 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Infatti Buio, Le colline e L'ultima casa sono più celebri e, in un certo senso, film epocali, ma qualitativamente sono inferiori a Benedizione mortale.

    Concordo.
  • Discussione Raremirko • 26/01/14 01:14
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Il nome del film che viene proiettato all'interno del cinema che ad un certo punto viene inqudrato è Summer of fear, sempre di Craven
  • Discussione Zender • 26/01/14 08:36
    Capo scrivano - 47806 interventi
    Hai un fotogramma che provi la cosa Rare?
  • Discussione Buiomega71 • 26/01/14 11:09
    Consigliere - 26006 interventi
    Raremirko ebbe a dire:
    Il nome del film che viene proiettato all'interno del cinema che ad un certo punto viene inqudrato è Summer of fear, sempre di Craven

    Sì, vero, confermo, quando Jeff East e Susan Buckner vanno al cinema.
  • Discussione Ciavazzaro • 1/09/15 23:11
    Scrivano - 5591 interventi
    L'ho visto ieri,inizialmente senza ricordare che fosse di Craven,per cui ho fatto un involontario omaggio al buon Wes.

    Mi è piaciuto assai,un film veramente interessante,inquietante,con omicidi che mi hanno ricordato molto le atmosfere dei gialli italiani (i cruenti delitti all'arma bianca,però non splatter).
    Il cast è veramente ottimo,oltre al sempre grande Borgnine,vorrei segnalare la Nettleton,veramente superba.

    Ma quello che ritengo un peccato mortale è quell'orrendo finale.
    Quando l'ho visto non potevo crederci,come rovinare un film praticamente perfetto

    SPOILER

    Ma andiamo l'apparizione finale di Incubus è quanto di più pacchiano mai portato sullo schermo

    FINE SPOILER

    Un finale che vuole solo risultare schock ,ma che risulta ridicolo a voler essere generoso.
    Io poi personalmente odio questo tipo di finale nel genere horror,raramente funziona,posso pensare solo a pochissimi casi dove un finale del genere funziona:
    SLEEPAWAY CAMP,VENERDI 13,UN RANTOLO NEL BUIO.

    Infatti mi chiedevo come Craven dopo aver creato una piccola perla avesse potuto concepire un finale del genere,che manco Ed Wood o Milligan.
    L'unica consolazione è stata scoprire che il compianto non aveva nulla a che fare con questo finale,sono stati infatti i produttori a volere questo finale,girato mesi dopo la fine delle riprese e da un altro regista.

    Leggo che in Inghilterra questo finale è stato eliminato,sono stati decisamente più intelligenti.
  • Discussione Rebis • 2/09/15 01:23
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Craven ha sempre avuto problemi con i finali dei suoi film, anche quello di Nightmare fu imposto dalla produzione (e azzeccato, è il caso di dirlo). Non è detto però che quelli pensati dal regista fossero migliori: ho trovato deludenti quelli de Il serpente e l'arcobaleno e La casa nera. Anche quello di Sotto Shock non era un granché... nello specifico sarei curioso di sapere che idea avesse avuto Craven, e vorrei vedere quello UK a questo punto! Ne sai qualcosa Ciava? A me comunque l'esorbitanza di questo finale imposto non era dispiaciuta :D
    Ultima modifica: 2/09/15 11:25 da Rebis
  • Discussione Buiomega71 • 2/09/15 19:10
    Consigliere - 26006 interventi
    Concordo quasi in tutto, Ciava...

    Benedizione Mortale e forse il Craven a qui sono più affezionato (e quello che amo di più), vuoi perchè , in parte, rispecchia il suo passato , cresciuto in un ambiente non dissimile da quello descritto nel film, vuoi perchè in nuce c'è quello che diventerà il suo capolavoro (Maren Jendsen nella vasca da bagno con il serpentello che và a infilarsi lì, il finale aperto-che al contrario di te adoro alla follia-, gli omaggi a UN RANTOLO NEL BUIO nella scioccante rivelazione finale)

    Se però si fa mente locale i finali con colpo d'ala alla Carrie sono anche un marchio di fabbrica craveniano (benchè, forse, imposti), penso a questo, a quello di Nightmare, di Dovevi Essere Morta, di Sonno di Ghiaccio, di Summer Of Fear

    Benchè io preferisca i finali schock , come quello di Benedizione Mortale, appunto, mi lasciano perplessi i suoi "happy end" (come ben sottolinea Rebis) dei suoi altri capolavori (non sono esenti nemmeno gli Scream sotto questo punto di vista, anche se il terzo ha una chiusa finale che rimanda al Craven "end open")

    Chi ha sempre accusato Wes di genio e sregolatezza (forse non a torto), chi invece (come il sottoscritto) a parte due o tre titoli davvero poco riusciti, ama l'opera craveniana in toto al di là dei finali (im)possibili

    "MARTHA...ATTENTA...INCUBUSSSSSSS" E semplicemente geniale!

    I miei sinceri apprezzamenti Ciava, che hai omaggiato il maestro proprio con uno dei suoi film che amo di più
    Ultima modifica: 2/09/15 20:32 da Buiomega71
  • Discussione Ciavazzaro • 9/10/15 23:35
    Scrivano - 5591 interventi
    Per Rebis

    Scusa se ti rispondo solo ora,mi ero dimenticato..

    Il finale della versione inglese,non è alternativo,da quel che ho letto,semplicemente taglia il finale "horror" che a me non piace,facendolo finire subito dopo la scoperta dell'omicida (il finale originale ideato da Craven.)