D'amore si muore - Film (1972)

D'amore si muore
Media utenti
Anno: 1972
Genere: drammatico (colore)
Note: Dall'omonimo lavoro teatrale di Giuseppe Patroni Griffi.
Lo trovi su

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONCineprospettive

TITOLO INSERITO IL GIORNO 13/12/09 DAL BENEMERITO KATIEBROOK
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Katiebrook 13/12/09 23:52 - 5 commenti

I gusti di Katiebrook

L'opera prima e unica dell'assistente regista di Pier Paolo Pasolini in Medea e di Giuseppe Patroni Griffi in Addio fratello crudele, è un drammone tanto enfatico nella recitazione quanto retorico nei dialoghi che mette in scena due pseudo intellettuali, melomani, privi d'ideali, alle prese con dive e divette dello star system. La mancanza d'ironia d'entrambi avrà il sopravvento sulla loro vita sentimentale. Per dirla con Pasolini: "le persone serie sono ridicole". Lino Capolicchio è bravo ma patetico.
MEMORABILE: Il secchio d'acqua che Luc Merenda getta in faccia a Milva.

Fauno 4/01/10 09:44 - 2206 commenti

I gusti di Fauno

Sei personaggi inconsistenti e odiosi e qui l'autore è presente. A Capolicchio mi è venuto da dire "sbrigati a suicidarti o prendo io un lanciafiamme". Dopo 10 parole di ogni dialogo mi innervosivo, perdevo il filo e dovevo tornar da capo, così 80 minuti mi son sembrati 4 ore... Una lobotomia da arteriosclerosi, una paranoia di film fastidiosissima. Si salva a malapena Milva, col suo fisico statuario e la sua verve all'inizio, ma ben presto pure lei affonda nello squallore.
MEMORABILE: L'incontro con Milva all'inizio e la scena della stazione quando Capolicchio rompe le balle con la filosofia perfino dal treno e Graziosi non capisce

Ronax 22/03/10 00:49 - 1244 commenti

I gusti di Ronax

Se già Patroni Griffi scambiava il cinema con il teatro, l'allievo Carunchio, alle prese con un vecchio testo del maestro superficialmente riattualizzato, esaspera questa propensione costringendo Capolicchio & Co. a mimare angosce e passioni fasulle con imbarazzante artificiosità. Non mancano inquadrature di una qualche suggestione, la musica di Morricone accompagna suadente la bella fotografia di Pogany, Milva e la Asti sono simpatiche, la Mangano magnetica e la Casini sempre stimolante, ma la sostanza del film è e resta soltanto noia.
MEMORABILE: La Casini aspirante attrice fa il suo esordio nel cinema con una scena erotica in coppia con Luc Merenda sulla ruota volante.

Homesick 8/05/15 08:42 - 5737 commenti

I gusti di Homesick

Ingabbiato nella sua struttura teatrale stagna, si consuma lento e vacuo in logorroici dialoghi intellettualoidi, traboccanti un'artificiosità che sembra quella di molto cinema d'autore italiano del giorno d'oggi. Gli interpreti hanno il nome e i numeri e Milva importa il suo charme da gran signora del palcoscenico, ma vengono anch'essi costretti a recitazioni così enfatiche e studiate da suonare fasulle, al pari delle psicologie dei loro personaggi. A guadagnarsi i meriti è solo l'abilità fotografica di Gábor Pogány, riflessa sul volto degli attori.
MEMORABILE: L'approccio di Milva a Capolicchio; Merenda e la Casini (e le mutande di quest'ultima) sulla ruota volante.

Markus 9/11/15 10:56 - 3680 commenti

I gusti di Markus

La struttura teatrale/romanzesca s’intuisce soprattutto dalla quantità industriale di straziati monologhi sull'amore (se così si può definire) lasciati a Capolicchio che, se da un lato persevera nel suo ruolo di sempre, dall'altra è naturalmente sminuito con involontaria comicità generata dall'improbabilità delle situazioni. Trascinati in questa ingessata melodrammaticità, tutta una serie di nomi altisonanti (Milva, Mangano) e di bellocci (Casini, Merenda). Sono da evidenziare le buone musiche e una particolare cura nelle mode di quegli anni.

Etico 4/12/15 10:39 - 9 commenti

I gusti di Etico

All’inizio del film l’uomo è già defunto: per lei arde e si consuma, annichilendo contro gli scogli del suo frigido egoismo. Lei non è donna incapace nella carne; il deserto è nel suo cuore che non coglie il valore di un logos che su altre sarebbe più potente d’un incantesimo. Contagiato irrimediabilmente dal germe del dissidio atroce e disperato il povero innamorato giovane spasima, balbetta, si tortura. Avendo per ultimo sollievo le veementi note del “Trovatore” risolverà il suo male con il gesto estremo. Eros si congiunge a Thánatos.
MEMORABILE: Il viso dell'uomo contro lo specchio nel bagno del treno sulle ultime note del Trovatore.

Saintgifts 30/11/15 13:21 - 4098 commenti

I gusti di Saintgifts

Un punto di merito il film ce l'ha: aver formato un cast molto originale. Tutto però finisce qui e anche la peculiarità del cast finisce per rivolgersi contro le interpretazioni, che vedono, in diversi casi, fronteggiarsi attori incompatibili tra loro. Se si aggiunge a questo l'impianto teatrale del film, con dialoghi che arrivano a essere insopportabili, allora è inevitabile il disastro totale, o quasi. Niente di nuovo anche sul fronte dell'originalità; il senso di noia prevale facilmente su melense digressioni sentimentali.

Marcolino1 31/03/17 18:24 - 553 commenti

I gusti di Marcolino1

L'appartamento vuoto richiama la Petra von Kant fassbinderiana e Capolicchio al telefono è simulacro della Magnani in L'amore di Rossellini: emulazioni non degne dei maestri. Merenda, parodiando Morissey (Trash, Flesh, Calore), è la brutta copia di Dallesandro, superstar di "Shit", sequel del trittico sopracitato, emblema delle bassezze del cinema, coronate da una Asti svampita e due impresari efebici. Alleggeriscono il macigno teatral-sentimentale la vamp dal rosso crine qui dirompente come nella sanremese "Uomini addosso" e il "Trovatore" di Rossini.
MEMORABILE: La seduzione sulla giostra: gli slip-trofeo sfilati, gettati dall'alto e recuperati dai bimbi; Il buco nello stomaco, con un malizioso doppio senso.

Rufus68 8/06/18 22:52 - 3819 commenti

I gusti di Rufus68

Dialoghi intellettualoidi e artificiosi sino al ridicolo bloccano le recitazioni in un teatrino da parodia bergmaniana. Nonostante tali pecche, che affonderebbero qualsiasi corazzata, i volti agiscono: Casini, Milva (amabilmente fuori registro), Mangano, Capolicchio ancorano tale pretenzioso melodramma (c'è pure Verdi nel calderone) alla nostra attenzione; anzi, dopo un poco, più le battute divengono gratuite ed enfatiche e più ci si diverte. Nostalgia dei bei tempi o sottile masochismo?

Luc Merenda HA RECITATO ANCHE IN...

Spazio vuotoLocandina Milano trema: la polizia vuole giustiziaSpazio vuotoLocandina I corpi presentano tracce di violenza carnaleSpazio vuotoLocandina Il poliziotto è marcioSpazio vuotoLocandina La città sconvolta: caccia spietata ai rapitori
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.