Cuori - Film (2006)

Di certo non è la prima volta che un drammatico è sviluppato attraverso il combaciarsi delle singole storie di singoli personaggi, accomunati da contesti e sentimenti; questa volta però i cosiddetti "incastri" sono fatti a regola d'arte ed il comune divisore è la solitudine e la malinconia di persone schiave del momento più triste della loro esistenza. Interpretazioni ottime, fluidità narrativa eccellente; tutto è costruito su dialoghi per nulla pretenziosi, ma di sicuro in grado di catturare lo spettatore.

Un ex militare e la fidanzata, un agente immobiliare timido e gentile che convive con la sorella molto più giovane ed inquieta, un barista triste oppresso da un padre infermo e irascibile, un'impiegata che sotto i modi bigotti cova l'anima (ed il corpo) di una pornostar: sono i personaggi di una commedia umana malinconica, venata da piccoli tocchi umoristici, di amori che finiscono oppure non iniziano neppure, frasi non dette, incontri mancati. Coadiuvato dai suoi attori abituali, Resnais tesse un'opera lieve, impalpabile come i fiocchi di neve

In una Parigi innevata, si incrociano le storie di un gruppo composito di personaggi. Alain Resnais dirige uno dei suoi film più riusciti con un encomiabile tocco di leggerezza, adottando una cifra narrativa all'insegna del malcelato amore per i propri personaggi. Colpisce la notevole fluidità del racconto che ben si presta a raccontare gli interventi del caso e il mistero delle coincidenze realizzate o mancate. Ottima prova degli attori. Da vedere.

Film di intersezioni tra adulti raccontando illusioni, frustrazioni, incompatibilità o la semplice ricerca d'amore. Resnais giostra molto bene le varie sottotrame evitando l'effetto teatrale negli interni e dando il suo tocco di leggera malinconia. Le complicanze amorose sono comunque all'acqua di rose e solo la Morante appare slegata rispetto al resto del cast. Anche le chiusure sono morbide.