Pericolo dallo spazio - Film (1985)

Timidissimo rip-off da tinello, con "scienza" tutt'altro che gaia e dove la "fanta" sta tutt'al più nei bicchieri degli autori. Bloom non è Carpenter e non fa niente per nasconderlo, Spader – eroico e smargiasso - è l’archetipo dell'All-american boy "baby, ghe pensi mi", spalleggiato dall'aliena - perché per vestirti così devi aver gusti di un'altro pianeta - Bauer. Tutt'intorno piovono meteoriti di déjà vu e schitarrate pure '80s, giusto per il popolo di MTV. Solo per i veri seguaci del predecessore, quindi non per me.

L'avvicinamento tra due mondi completamente differenti secondo Bloom. Da una parte il giovane Spader e dall'altra la misteriosa Bauer; intorno a loro sale biliardo, videogiochi da bar e punk ossigenati. L'incontro e l'interconnessione aprirà la mente al primo e regalerà altresì qualche breve sollazzo d'amore. L'ambiente non tradisce gli anni in cui è girato e l'incrocio tra i triangoli (veicolanti il passaggio tra Terra e Spazio) spinge ad azzardare suggestioni salomoniche...

Curiosa storia d'amore tra un'aliena precipitata sulla terra e un umano; dovranno vedersela con killer intergalattici e con l'FBI in un lavoro in perfetto equilibrio tra love-story anni '80 e sci-fi a basso costo. Gli SPFX lasciano molto a desiderare, in compenso la OST è buona (specialmente le partiture atmosferiche) e il feeling tra i due protagonisti è realistico ed edificante; il film soffre di una certa sciatteria tipica dei tv-movie del periodo e Bloom non è mai stato un genio di regista, tuttavia si lascia vedere anche piacevolmente.