Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

L'avvertimento è un misterioso versamento sul conto del commissario Barresi (un Giuliano Gemma la cui voce ci fa capire perché quasi sempre finisce doppiato): 100 milioni per consigliargli di tenere la bocca chiusa quando si indagherà su un evento non ancora verificatosi. Poco dopo, la tragedia: il capo della mobile e un potente avvocato vengono massacrati in centrale durante l'interrogatorio. Il questore (Martin Balsam, doppiato da Ivo Garrani) e il commissario dovranno indagare sul caso, che subito si rivela complicatissimo e coinvolge i soliti alti papaveri del mondo finanziario, sorta di Intoccabili che manovrano doppi e tripli giochi in abbondanza. Barresi perde quasi...Leggi tutto subito la matassa, incappa in una serie di errori assortiti mentre intorno a lui la gente comincia a morire e i telefoni squillano per dar voce a minacce velate e consigli di stampo mafioso. Damiani è bravo soprattutto nel rendere credibile e realistico l'universo corrotto che circonda i protagonisti, staccandosi subito dai polizieschi di genere. Non sottovaluta l'aspetto spettacolare ma privilegia l'indagine e la psicologia complessa dei personaggi. Fatica a tenere le redini di una sceneggiatura particolarmente intricata, perde d’occhio la linearità e talvolta la chiarezza ma sa come mantenere sufficientemente alta la tensione. Gemma (peccato per la voce) sa dare al suo Barresi uno spessore non comune, Balsam gli tiene testa (quando c’è) con mestiere. Non il massimo quanto ad attenzione per i meccanismi narrativi, un po' sottotono scenografie e fotografia, musiche ininfluenti di Riz Ortolani. Imperfetto ma accattivante.

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Il Gobbo 23/06/08 23:03 - 3015 commenti

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Interessante poliziesco di Damiani, un po' più corrivo dei suoi classici sul piano della denuncia, ma condotto con solido mestiere e buon ritmo al servizio di una trama abbastanza originale e avvincente. Un ottimo Gemma porta sulle spalle buona parte del film, e nonostante l'autodoppiaggio con la sua famigerata voce fornisce una prova da incorniciare. Buono, e con una piccola chicca per appassionati, il breve cameo del mitico Giancarlo Fusco, che ruba la scena nella sequenza della conferenza-stampa.

Cotola 29/07/09 23:14 - 9009 commenti

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Discreto poliziesco firmato da Damiani che, se non regge troppo sul piano della denuncia sociale (a differenza di altri suoi lavori) e della verosimiglianza, riesce però a coinvolgere lo spettatore per la sua intera durata graze ai molti colpi di scena disseminati in esso (alcuni dei quali forse un po' eccessivi). Il regista ha fatto di meglio, ma questo è comunque un solido intrattenimento.

Tomastich 7/09/09 10:04 - 1255 commenti

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Una lenta ed enigmatica partita a scacchi fra lo Stato e le forze dell'ordine. Chi sarà più corrotto ? Manca sull'impronta "sprint" questo buon film di Damiano Damiani: infatti la lentezza è il peggior difetto del film, anche perché Gemma e Balsman sanno tenere la scena come dei vecchi leoni.

Ghostship 4/12/09 19:51 - 394 commenti

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Splendido film-denuncia di Damiani alla Damiani. Scene crude, personaggi viscidi, costruzione della trama impeccabile, coppia di attori protagonisti di grande spessore con contorno di caratteristi affiatati... Insomma, avrebbe meritato almeno di essere rieditato in dvd; cosa che, inspiegabilmente, a tutt'oggi non è avvenuta.

Homesick 12/05/10 18:03 - 5737 commenti

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Grandi preparativi per La piovra. Il potere tentacolare della mafia, le sue collusioni con l’alta finanza e il clima di diffidenza e sospetto che divide (e indebolisce) le forze dell’ordine scaturiscono da una sceneggiatura sempre più intricata e disorientante, agita da una molteplicità di figure ambigue e potenzialmente corrotte o corruttibili. Dal ferocissimo delitto in apertura al finto ottimismo dell’epilogo, la regia di Damiani si mantiene secca e professionale, dando massimo risalto alle schermaglie tra Gemma e Balsam e alle crisi della labile Trotter.

Nicola81 27/07/10 17:39 - 2840 commenti

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Per me uno film più riusciti di Damiani, che qui anticipa le tematiche de La piovra (connessioni tra criminalità organizzata, politica e alta finanza) ricalcando però lo schema del precedente Io ho paura: un uomo solo che lotta contro una potente organizzazione commettendo molti errori. Trama intricatissima (alla sceneggiatura collaborano Nicola Badalucco, Massimo De Rita e Dino Maiuri), ottima prova dei due protagonisti e girandola di colpi di scena non sempre credibili, ma la tensione regge fino al termine. Belle le musiche di Ortolani.
MEMORABILE: La strage alla centrale di polizia, la conferenza stampa e il finale ottimista ma non troppo...

Bruce 14/02/11 16:35 - 1007 commenti

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Lo penalizzano le tante cadute di ritmo, la mancanza di scene d'azione davvero incisive (tranne la prima), qualche forzatura e semplificazione nel delineare gli intrecci tra la malavita e i notabili. Si rischia così di perdere il filo e l'interesse. La classica occasione mancata, perché Damiani sia bravo e conosca bene la materia.

Uomomite 18/07/11 05:24 - 174 commenti

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Non sono mai stato esattamente un fan di Damiano Damiani ma devo ammettere che questo "L'avvertimento" è una pellicola avvincente e straniante. Si, straniante perchè quello che per novanta minuti è (sembra) un film-denuncia serio(so), con un indagine poliziesca ben congeniata (avvincente, per l'appunto), negli ultimi tre, si trasforma in qualcosa a metà tra il fumettone e la farsa. Il cambio di registro ti coglie davvero di sorpresa e il bridido trash è assicurato. Bravo Giuliano Gemma, bravissimo Guido Leontini.

Gestarsh99 11/04/12 14:33 - 1395 commenti

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Damiani prende il largo da una Sicilia già abbondantemente processata per riparare ancora una volta in area capitolina e calare mani e arnesi in quel poliziesco italico ormai prossimo alla sepoltura, rinvigorendolo come un Lazzaro biblico attraverso un curialesco intrico di risvolti illeciti e doppiogiochi opposti ed equivoci, non dissimili dalle stereoscopie sociali tipiche del suo cinema di denuncia (le infiltrazioni criminali, le "agevolazioni", le pressioni, i ricatti sotterranei ad hoc). Gemma non sgarra un'espressione ed è molto meno macchietta che nel palermitano Un uomo in ginocchio.
MEMORABILE: La pistolettata tracheo-mandibolare che stronca il commissario Laganà (Franco Odoardi).

Daidae 20/02/12 01:54 - 3169 commenti

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Damiani qui si stacca (ma non troppo) dal suo stile di denuncia per lasciare un po' di spazio ai canoni classici del poliziesco all'italiana, che proprio nell'80 era già morto. Ottimo cast: Gemma su tutti, bene Balsam, ottimo Leontini che pareva fatto apposta per le parti del cattivo. Da vedere.

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Nando 9/05/12 14:46 - 3810 commenti

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Damiani realizza un altro film sulla collusione dei poteri forti con le ingerenze mafiose. La narrazione è decisamente fluida e lineare, alterna momenti drammaticamente crudi ad altri ragionati ed esplicativi. Interpreti solidamente costruttivi e appropriata colonna sonora.

B. Legnani 17/07/12 22:51 - 5523 commenti

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Decorosa ma non indimenticabile opera di Damiani (**). La regìa è svelta e sicura, ma deve fare i conti con una sceneggiatura non troppo plausibile e con un cast di seconde linee spesso non all'altezza. Gemma (che si doppia da sè) funziona bene, mentre Balsam (voce di Ivo Garrani) non è certo al suo massimo, ma il carisma insito in alcune sue espressioni riesce a tenerlo in evidenza. Nella sballatissima conferenza-stampa, se non altro, c'è l'amabile Fusco. Tra gli invitati alla festa ci sono (rigorosamente non accreditati) gli immancabili Zanussi, la Canghiari, Perego ed Alias...

Galbo 27/09/12 19:18 - 12380 commenti

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Autore di alcuni buoni film sulla mafia, tra cui la prima serie della Piovra, Damiano Damiani anticipa qui proprio alcuni dei temi forti della celebre produzione televisiva. I rapporti tra finanza e criminalità organizzata e la corruzione del potere sono al centro di una vicenda che ha per protagonista un poliziotto della squadra mobile, non particolarmente originale ma ben raccontata, grazie all'ausilio di una buona sceneggiatura e all'incisiva prova del cast.

Ducaspezzi 27/09/12 18:32 - 222 commenti

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Damiani non è certo regista che rientri nelle tipicità esplicative del "poliziottesco" e questa pellicola lo conferma. Distante da certe programmatiche rozzezze e superficialità di quel fortunato genere italico, si attesta sempre con saldezza di metodo nel solco della denuncia, riuscendo non di meno ad attrarre sul piano del ritmo e del coinvolgimento narrativo, grazie anche alle caratterizzazioni ed ai discreti spunti psicologici. Il regista gestisce bene qualche foschia nell' intreccio, forse propria del clima dietrologico, per dir così.

Maik271 27/01/13 22:15 - 436 commenti

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Ottima trama con intreccio tra politica e finanza in un film ben girato e supportato da un eccellente cast in cui spiccano per bravura Martin Balsam e Giuliano Gemma. Per tutta la durata del film si mantiene alto l'interesse e questo è un gran pregio; per contro manca un po' di azione, se si esclude la bella esecuzione nella centrale di polizia. Consigliato a chi ama il genere.

Daniela 9/03/13 14:10 - 12625 commenti

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Un commissario indaga sull'omicidio di un collega, fra piste false, personaggi ambigui, minacce e corruzione. Poliziesco d'impegno civile che vuol mettere il dito sugli intrallazzi che coinvolgono i poteri forti, con una trama complessa ma piuttosto ben costruita, nonostante alcuni passaggi frettolosi o sequenze mal gestite. Poco indovinato invece il cast: Balsam (doppiato da Ivo Garrani) se la cava col mestiere ma Laura Trotter è pessima e Giuliano Gemma, che per l'occasione parla con la propria voce, appare legnoso, a tratti un po' stolido.

Manfrin 14/06/13 10:45 - 391 commenti

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Robusto film di denuncia su collusioni tra potere finanziario, politico e mafia. La coppia Gemma commissario e Balsam procuratore è azzeccata, così come l'equivoco che li accompagnerà sino al finale. Poche pause, ritmo da poliziesco supportato da un'attenta regia.

Trivex 22/10/13 14:53 - 1740 commenti

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Sarebbe stato notevole, se non fosse per l'eccesso di forza nella sceneggiatura, che spinge alcuni momenti oltremisura o quasi (compreso l'efficace e violentissimo massacro iniziale, però davvero improbabile nella sua ubicazione e nella dinamica). Comunque buono, grazie anche all'estro della coppia commissario-questore, sempre sul filo dell'incerto, sino al finale magistrale, potente e precursore di una dinamica giudiziaria che sarebbe stato opportuno sviluppare, magari in un altro film (sapranno i due "testimoni" sostenere le accuse fino in fondo?).
MEMORABILE: La festa finale; Il violentissimo massacro iniziale.

Fauno 19/01/14 18:46 - 2208 commenti

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Dei tanti bei film di Damiani questo è il migliore: tutto fila liscio, con una tensione che lascia sempre presagire una catastrofe imminente; non per niente il commissario Barresi vede perire miseramente molti fra i suoi collaboratori più stretti in una lotta impari contro i cosiddetti "geni della finanza", nemici quasi invisibili... Ma sarà proprio dopo un'ennesima batosta che si invertirà l'inerzia del film, sottolineando così di non sottavalutare la rinata tenacia di chi voleva mollare e d'improvviso si è accorto di non aver più nulla da perdere...
MEMORABILE: Le due incursioni: quella iniziale alla centrale e quella finale all'hotel, che è un vero trionfo!

Motorship 27/03/14 22:34 - 585 commenti

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Buon film di Damiani che da una parte anticipa La piovra, dall'altra continua il discorso di denuncia verso la mafia e la sua collusione con lo stato iniziata già da qualche tempo addietro, anche se in maniera più smussata. Il film si avvale di un ritmo notevole e di una tensione presente fino alla fine e la sceneggiatura, sebbene presenti qualche eccesso, è abbastanza funzionale. Ottime prove di Gemma e Leontini, buona quella di Balsam. Finale ottimista ma che fa riflettere, ottima la colonna sonora di Ortolani.
MEMORABILE: Il massacro iniziale; La festa finale; L'omicidio di Franco Odoardi.

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Rufus68 12/04/16 23:23 - 3825 commenti

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L'inizio, scabro e brutale, è da manuale. Il finale, invece, troppo sbrigativo. La vicenda centrale è insidiata da toni troppo televisivi, concilianti. Eppure anche qui Damiani si conferma uno dei pochi autori a riflettere l'Italia nelle sue vicende più oscure. Se lo sviluppo del film concede all'inverosimiglianza, è indubbio che, a tratti, si respiri un'aria malsana, vischiosa, in cui tutto e tutti sembrano confondersi in una melassa di corruttele, tradimenti e doppi giochi. Lodevole.

Faggi 6/07/17 12:30 - 1549 commenti

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Non sono le prove generali per La piovra ma certi passaggi ne sembrano un preludio, sia nel racconto che nel tessuto delle immagini. Tutto il film è sulle spalle del personaggio interpretato da Gemma, capo della mobile alle prese col fango più lordante e con i serpenti più velenosi, ai quali si aggiunge (funzionando particolarmente) l'ambiguità del rapporto con i personaggi interpretati da Balsam e Trotter. Damiani dirige bene e, tolta qualche semplificazione che purtroppo a volte si affaccia nel suo cinema, ci consegna un discreto lavoro.

Ultimo 27/06/17 16:59 - 1653 commenti

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Discreto poliziesco di Damiani, regista che più volte si è cimentato nel genere (basti ricordare il successo della serie La piovra). Il film scorre senza particolari intoppi grazie a una buona struttura generale e una più che discreta prova degli interpreti (bravo su tutti Giuliano Gemma). La parte finale riserverà più di una sorpresa. Consigliato ai fan del genere poliziesco Anni 70.

Beffardo57 5/09/19 22:07 - 262 commenti

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Brutto e invecchiato male. Avrebbe potuto essere il racconto dello smarrimento di un inquirente in un labirinto di ambiguità e doppiezze. Invece la vicenda si sviluppa a stento con grevi riferimenti a fatti di cronaca del tempo e la conclusione è quanto mai posticcia e poco convincente. Mediocri gli interpreti, povera la messa in scena, insignificante anche la colonna sonora. Reperto archeologico tra i meno riusciti del cosiddetto cinema d'impegno sociale dell'epoca, non merita più di uno stentatissimo "sei politico". Evitabile.

Minitina80 12/03/20 19:22 - 2980 commenti

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Un buon lavoro per Damiani nel campo che più gli addice, il poliziesco, ma di quelli che trattano la corruzione tra i poteri istituzionali e la delinquenza. Per quanto appaia un po’ invecchiato nell’aspetto, il risultato è sufficiente. L’unica pecca è rappresentata da una sceneggiatura farraginosa a cui non è facile star dietro. La caratterizzazione dei personaggi secondari e ugualmente rilevanti ai fini dello sbrogliamento della matassa ne risente, perdendosi nel marasma fatto di doppio gioco e vicoli ciechi, annebbiando la visione d’insieme.

Alex1988 20/08/20 18:35 - 728 commenti

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Inizia bene, prosegue piuttosto male l'ennesimo film di Damiano Damiani, il cui soggetto riguarda le solite collusioni tra malavita e forze dell'ordine. La prima parte è abbastanza coinvolgente, con il commissario interpretato da Giuliano Gemma che si troverà aindagare sull'omicidio di un suo collega rifiutatosi di aver accettato una "mazzetta" da 200 milioni. Nella seconda parte il film si trascina un po' stancamente, però Damiani è regista di grande mestiere e sa come tenere alta l'attenzione. Così così.
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  • Discussione Gestarsh99 • 13/04/12 14:31
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Galbo ebbe a dire:
    Quasi certamente è lei ma se nel film fa solo questa comparsa accreditarla nel cast a mio personale parere è eccessivo.

    IMDB scheda anche le comparsate senza credits dei caratteristi generici.
    Poi, come ho già sottolineato in precedenza, si tratta di un'interprete assurta a vera e propria icona proverbiale di donna vessata e "sull'orlo di una crisi di nervi". Quindi una sua importanza non secondaria nel Cinema italiano se l'è guadagnata con tutte le scarpe. Un suo gettone di presenza è quantomai d'obbligo.

    Poi è chiaro che la decisione di inserirne o meno il nome spetta sempre a Zender, non essendoci univocità sull'esattezza della sua identità.
  • Musiche Lucius • 15/07/12 16:32
    Scrivano - 9063 interventi
    Il brano "L'avvertimento" (Titoli)
    è incluso nell'lp
    Le colonne sonore di RIZ ORTOLANI
    per i film inchiesta di
    DAMIANO DAMIANI.
  • Discussione Homesick • 11/11/12 08:45
    Scrivano - 1364 interventi
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    Il fotogramma chiaramente proviene dalla copia del film in mio possesso (in rete non si trova nulla a tal proposito).
    Nessuno, prima del sottoscritto, aveva mai notato questa sua brevissima comparsata. Ricordiamoci poi che siamo in un film del 1980, anno precedente al suo exploit nei 3 film italiani interpretati nel 1981 (tra l'altro gli ultimi della sua breve carriera, stando sempre ad IMDB).

    Che sia lei personalmente ci metto mani, piedi e chiappe sul fuoco, poi naturalmente decidi tu, di conferme inoppugnabili non ne ho, posso solo postare alcuni suoi primi piani tratti da
    Bianco, rosso e verdone:




    Vedo solo ora questo post su Irina Sanpiter. Anche secondo me potrebbe essere lei, a giudicare da mento e capelli.
  • Discussione Gestarsh99 • 12/11/12 19:13
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    @ Motorship:

    Di quest'altra comparsata non accreditata che ne pensi?
  • Discussione Motorship • 13/11/12 18:20
    Fotocopista - 269 interventi
    Sembra lei, anche se in questo film sembra più paffuta rispetto a "Rosso bianco e verdone".
    I lineamenti e le caratteristiche fisognomiche corrispondono: ha i capelli ricci castani, ha gli occhi verdi con quel taglio li e lo stesso mento. A meno di somiglianze tra attrici in determinati periodi storici, potrebbe essere lei sicuramente. Il film è dell'80, ma non so se è stato girato nell'80 o nel 79,in quanto il film di Verdone è uscito nelle sale nel gennaio 1981 e girato nell'autunno 1980 (come disse lo stesso Verdone in una sua intervista) e dato che nel fotogramma tratto da questo film di Damiani era più paffuta rispetto a "Rosso bianco e verdone", diciamo che qui sta il dubbio.
    Ecco cos'è.
  • Discussione Motorship • 13/11/12 18:22
    Fotocopista - 269 interventi
    Ora che ci ho visto meglio sono sicuro che sia lei!
  • Discussione Irys • 1/06/16 18:52
    Disoccupato - 2 interventi
    Ciao a tutti, di recente ho visto il film e nella scena del ricevimento di nozze mi è sembrato di riconoscere un giovanissimo Alberto Angela,nel ruolo di un cameriere. Viene ripreso 2, 3 volte. È possibile che sia lui?
  • Discussione Zender • 3/06/16 19:46
    Capo scrivano - 47729 interventi
    Non lo so, bisognerebbe vedere il fotogramma...
  • Discussione Irys • 7/06/16 21:02
    Disoccupato - 2 interventi
    @Zender tu hai modo di rivederlo?
  • Discussione Zender • 8/06/16 07:44
    Capo scrivano - 47729 interventi
    Non ho il film.