Pelle di bandito - Film (1969)

Pelle di bandito

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONLE LOCATION

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Barbagia, terra consacrata al banditismo per tradizione. Qui, tra gli assolati e brulli paesaggi sardi, è ambientato un film povero ma non trascurabile, che più di molti altri sa raccontare la vita di chi ha scelto di fare il bandito nascondendosi al mondo, contando sul fatto che la legge lassù arriva a fatica. Nessun riferimento a fatti realmente accaduti, ma la storia di Mariano (Ugo Cardea) è semplicemente quella di mille banditi che hanno vissuto in Barbagia. Evaso dal carcere assieme a Pedro, un amico spagnolo (Giuliano Disperati), Mariano si rifugia sui monti dedicandosi all'attività banditesca, sequestrando e scappando assieme ai suoi, diventando in breve una sorta di simbolo della lotta...Leggi tutto alla legalità, intervistato e ricercato con una taglia da dieci milioni sulla testa! Un film condotto da Piero Livi con rigore esemplare, qualche rara concessione alla ricercatezza (la fuga dal carcere ripresa dal basso, la mdp addosso allo spagnolo che si aggira solitario tra i massi...) ma soprattutto la capacità di donare alla vicenda un alto grado di credibilità. Cardea, col suo volto impassibile e pulito, lo sguardo intelligente, riflessivo, è l'interprete ideale per non portare il film verso una deriva action che non avrebbe avuto alcun senso, per mantenere un'eleganza formale che il bel bianco e nero di Aristide Massaccesi aiuta a rafforzare. Senza colpire particolarmente, senza scene madri o concessioni alla spettacolarizzazione, il sardo Livi confeziona un buon dramma, che sente vicino e derivato innegabilmente dalla sua conoscenza del territorio e del fenomeno. Non troppo diverso da altri film sul tema ma sincero e in fin dei conti godibile.

Chiudi
TITOLO INSERITO IL GIORNO 23/11/09 DAL BENEMERITO FAUNO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 9/08/12
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Fauno 23/11/09 11:48 - 2212 commenti

I gusti di Fauno

Non particolarmente entusiasmante, ma interessante, specie perché descrive la presa di coscienza dei pastori sardi, le cui difficoltà di pagare affitti troppo alti ai proprietari dei pascoli montani li porta dapprima ad organizzarsi in faide, per scalare poi ai sequestri di persona. Focalizza anche la tendenza dello stato a risolvere il tutto mandando l'esercito e peggiorando la situazione. Buona l'interpretazione di Disperati.
MEMORABILE: Coinvolgente l'uso delle bombe a mano. Quando si vuole uscire da una miseria del genere non si guarda in faccia a nessuno...

Cotola 9/08/10 19:57 - 9043 commenti

I gusti di Cotola

Bel film drammatico che cerca di analizzare la nascita del banditismo in Sardegna. Non tutto è messo perfettamente a fuoco ma il regista ha il merito di mantenere una grande sobrietà evitando di spettacolarizzare l'argomento e non facendo dei banditi eroi romantici nè giustifica le loro azioni poichè spinti ad agire in quel modo da una povertà estrema. Esegeticamente incompiuto ma tuttavia interessante e discreto nei risultati.

Pessoa 30/01/17 19:00 - 2476 commenti

I gusti di Pessoa

Gran bel film di Livi sul "Re del Supramonte" Graziano Mesina e il suo compagno Miguel Atienza (i nomi sono stati cambiati). Realizzato qualche mese prima del più celebre Barbagia di Lizzani (che dal film di Livi ha attinto a man bassa), mantiene una cifra stilistica superiore, restando la testimonianza più attendibile del passaggio del banditismo dall'abigeato ai sequestri di persona. Location reali e fedeltà nel rendere i costumi barbaricini conferiscono al film credibilità. Belle le scene d'azione, anche se il budbget limitato si vede tutto.
MEMORABILE: Il canto tradizionale dei banditi dopo il flamenco di Atienza; I dialoghi del film, molto belli e curati.

Noodles 20/02/24 08:48 - 2227 commenti

I gusti di Noodles

Bel film sul banditismo sardo in genere, ma che si concentra sulle vicende di Graziano Mesina e Miguel Atienza, pur usando altri nomi. Il film getta un'occhiata non solo esteriore al mondo dei banditi, ma anche interiore, cercando di esplorare l'animo dei due protagonisti. E lo fa con uno stile secco, senza fronzoli, con due grandi meriti: evita di scadere nel macchiettismo folkloristico e di forzare il lato vernacolare. Il film che ne esce fuori è comunque veritiero e crudo. Piero Livi si conferma un buon regista, capace come pochi di raccontare la Sardegna. Buono.
MEMORABILE: Mariano De Linna/Graziano Mesina al vecchio stadio Amsicora di Cagliari a tifare per i rossoblù di Gigi Riva.

POTRESTI TROVARE INTERESSANTI ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Dove volano i corvi d'argentoSpazio vuotoLocandina Sos Laribiancos - I dimenticatiSpazio vuotoLocandina Ronda nocturnaSpazio vuotoLocandina Flashbacks of a fool
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.