La bocca del lupo - Documentario (2009)

La bocca del lupo

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 22/11/09 DAL BENEMERITO REBIS
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Rebis 4/03/10 20:51 - 2337 commenti

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Da lungi lui torna da lei, addentro al tempo dell'assenza, nelle fauci, ancora, di una Genova abissale, profonda, infestatissima. Marcello osserva dai margini della città e del ricordo i suoi uomini fatti donne, incapaci di domare anche sé stessi; poi sprofonda, adagio, trasognato e acceso, nel dedalo dei vicoli lavati dal mare, consumati dalla salsedine; attonito innanzi ai barbagli e alla mollezza dei corpi, s'immerge nei sedimenti d'amore, e scopre il languore amaro della memoria, l'adempimento acre del desiderio. Marcello evoca dichiarando l'essenza e avvince senza tradirne il Segreto.

Capannelle 17/12/10 09:54 - 4411 commenti

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Premesso che film così non sono mai inutili, devo anche dire che, a fronte di una critica entusiasta, il racconto mi ha coinvolto solo in parte. La prima parte infatti, pur valida nel costruire l'atmosfera con singolari racconti epistolari e immagini d'epoca, si trascina troppo a lungo e non decolla. Particolari, da moderno neorealismo, i tratti somatici e caratteriali dei due protagonisti.

Cotola 9/03/12 23:41 - 9043 commenti

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Un amore sconfinato e struggente, raccontato con grande pudore; lo splendido e vivido ritratto di una città lacerata, cambiata ma ancora bellissima. Il risultato è un notevole documentario che avvince e convince, appagando da un lato l'occhio e dall' altro il cuore. Marcello, all'esordio, dirige con grande piglio e capacità: ha talento da vendere. Speriamo lo possa confermare anche nelle opere successive. Giusto e coraggioso premio al 27° Torino film festival.

Pigro 28/05/12 10:47 - 9666 commenti

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Ci sono due film in questa docufiction: l’amore ruspante e tenero tra un ex galeotto e una trans; e la storia di Genova, tra immagini di repertorio e attuali. Il tentativo è forse quello di creare una sorta di poema su due livelli, un po’ alla Gaudino, grazie a una forte tensione poetico-visiva. Ma mettere insieme i due film (pur belli e intensi entrambi) suona artificioso, e tutto si mescola in un impressionismo estetizzante che, pur dando la sensazione di profondità, non approfondisce nulla. Peccato: le premesse erano ottime.

Galbo 5/11/12 05:52 - 12392 commenti

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Due piani di lettura (la storia della città e quella di due emarginati che mostrano un forte legame reciproco), si intrecciano e si intersecano in questo film decisamente significativo e personale di Pietro Marcello. Autore di un cinema pasoliniano che va controcorrente, a dispetto di mode e stili cinematografici e merita rispetto a priori, anche se il film mostra qualche limite nel volere amalgamare le due parti del racconto in maniera talvolta artificiosa.

Paulaster 9/06/17 10:27 - 4417 commenti

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Ingredienti da film vero e proprio dentro la testimonianza di una coppia. Un ex galeotto e una trans: faccia da malavita lui, come ambiente la Genova dei vicoli tra le prostitute. La storia colpisce per i contenuti amorevoli di chi ha vissuto la cella e la tossicodipendenza ma è rimasto fedele nel tempo. Immagini dei cambiamenti della città che rafforzano l'idea di un mondo finito per sempre senza portare malinconia. Filmato con rispetto e senza occhio giudicante.
MEMORABILE: Al bar col tossico.

Pinhead80 11/12/20 17:55 - 4758 commenti

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Il documentario di Pietro Marcello è un inno all'amore che riesce ad emergere in un contesto violento e desolante come il carcere e che sconfigge ogni tipo di dipendenza. L'inconfondibile aria di Genova, del centro storico e dei suoi vicoli si respira grazie alle immagini che raccontano di una città che non c'è più e di un'altra che si fa fatica a riconoscere. L'amore tra i due protagonisti è di una bellezza e di una sincerità sconvolgente e Marcello riesce a cogliere nelle loro parole l'essenza di questo splendore. Imperdibile per chi anela a una seconda possibilità nella vita.

Bubobubo 10/01/21 14:20 - 1847 commenti

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Enzo (Motta) ha appena finito di scontare una lunga pena detentiva nel penitenziario di Genova: ad aspettarlo a casa, dopo un tortuoso viaggio di ritorno in cui memorie autobiografiche si innestano su una narrazione metafiction con al centro la storia della città, la compagna Mary (Monaco), ex eroinomane transgender conosciuta tempo addietro in carcere. Un po' confuso formalmente, ma delicatissimo nell'approccio e del tutto credibile nella restituzione verista delle complessità caratteriali dei personaggi, il doc ibrido di Marcello vale una visione anche solo per i 10' conclusivi.
MEMORABILE: Gli ultimi 10', con la doppia intervista di Enzo e Mary a cuore aperto.

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  • Discussione Cotola • 22/11/09 13:53
    Consigliere avanzato - 3844 interventi
    La pellicola ha vinto il premio per il miglior film del Torino Film Festival. In ventisette edizioni non aveva mai vinto un film italiano. Era comunque tra i favoriti assieme a "Santina". Tuttavia ho sentito alcuni commenti dei festivalieri ben poco lusinghieri. Speriamo trovi una distribuzione così da poterlo andare a vedere.
  • Discussione Zender • 22/11/09 14:02
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Speriamo non si tratti del solito raccomandato...
  • Discussione Rebis • 4/03/10 20:43
    Compilatore d’emergenza - 4420 interventi
    Il film è bellissimo. Se l'hanno raccomandato hanno fatto proprio bene ;)

    Sulla scheda va corretto il genere: trattasi di documentario.
  • Curiosità Rebis • 4/03/10 20:49
    Compilatore d’emergenza - 4420 interventi
    Il titolo riprende quello del romanzo verista scritto da Remigio Zena (alias Gaspare Invrea) nel 1890. Allude al luogo in cui finiscono i reietti della società senza alcuna possibilità di riscatto.
  • Discussione Brainiac • 4/03/10 20:55
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    Argomento del documentario?
    Ultima modifica: 4/03/10 20:57 da Brainiac
  • Discussione Rebis • 4/03/10 20:59
    Compilatore d’emergenza - 4420 interventi
    E' la storia d'amore tra un galeotto e un transessuale: lui torna a Genova dopo 14 anni di carcere, lei lo aspetta. I personaggi (veri) sono pretesto e paradigma insieme per affondare nella memoria, nelle contraddizioni, nella bellezza del labirinto genovese....
    Ultima modifica: 4/03/10 21:01 da Rebis
  • Discussione Rebis • 7/03/10 12:15
    Compilatore d’emergenza - 4420 interventi
    Rebis ebbe a dire:

    Sulla scheda va corretto il genere: trattasi di documentario.
  • Discussione Zender • 7/03/10 12:32
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Ah, ecco per cosa mi chiamavi! Avevo letto il tuo ultimo messaggio e non capivo cosa volessi comunicarmi :) Corretto, scusa.
  • Discussione Cotola • 7/05/10 20:34
    Consigliere avanzato - 3844 interventi
    David di Donatello come miglior documentario