Qua la mano - Film (1980)

Qua la mano

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Commedia bifronte, divisa in due episodi affidati a Montesano (il primo) e Celentano (il secondo). In STO COSI’ COL PAPA Montesano, vetturino di Roma che si gioca buona parte dello stipendio in assurde scommesse con l'amico Mario Carotenuto, è stato battezzato dal Papa e si ostina a volerlo conoscere a ogni costo. Ci riuscirà, perché il Papa (Philippe Leroy) vuole imparare il romanesco e accetta di passare il tempo con lui. E’ l'episodio giustamente più breve, che non ha niente da dire e lo dice male, con un Montesano che si dibatte inutilmente tra un patetismo popolaresco sconsolante (nessuno vuol credere alle sue frequentazioni col Papa e la moglie Adriana...Leggi tutto Russo è convinta che lo tradisca) e un ricorso programmatico al dialetto romanesco. IL PRETE BALLERINO dura una ventina di minuti in più e almeno può contare sul carisma di Celentano e sulla presenza di Renzo Montagnani nel ruolo del sindaco (ma Don Camillo e Peppone non c'entrano, anche se il rapporto tra i due a volte può ricordare gli eroi di Guareschi). Celentano è prete a modo suo e il sabato sera fa le scappatelle in disco a scatenarsi in gran segreto. Nel frattempo lotta perché il suo grigio paesino posso avere qualche albero in più (ora ce n'è uno solo, striminzito). In disco conosce Lilli Carati e, pur evitandola, non riesce a confessarle la sua vera identità, anche se nel finale ballerà con lei (male, a dire il vero) in un concorso che premierà il comune. Una sceneggiatura povera ma articolata, che varia da una situazione all'altra lasciando libero Celentano di improvvisare a sprazzi. Quando lo fa si ride e Montagnani è una spalla di lusso. Debutto per Gigi (un reporter televisivo) e Andrea (il conduttore della gara di ballo in TV): piccole parti che preludono a una discreta carriera.

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TomasMilia 25/01/07 14:11 - 157 commenti

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Il film mi piace tantissimo. Forse la sceneggiatura non sarà ai massimi livelli, ma il clima della Roma più "popolare" che si respira nel primo episodio e quello più "guareschiano" nel secondo, rendono il film uno dei migliori prodotti di Festa Campanile. Stupende le musiche di Detto Mariano (presenti anche in Manolesta). Primo film a superare la soglia dei 10 miliardi e lo fa senza ricorrere alla volgarità. E’ proprio in questo che si riconosce lo stile di Festa Campanile. Montagnani è in ottima forma e ricorda molto Peppone, Celentano è un prete sui generis e ricorda Don Camillo.

Markus 28/05/08 12:56 - 3687 commenti

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Buona commedia a due episodi di taglio commerciale e "costruita" per sbancare il botteghino (cosa regolarmente verificatasi)! Il primo episodio è molto romano e, a mio avviso, lo possono apprezzare solo loro a pieno (essendo intriso di romanità), seppur Montesano diverta sempre; curioso (e pure bravo) Philippe Leroy nei panni del Papa. Molto meglio il secondo episodio, con il molleggiato prete-ballerino e la bella Carati, che qui ci regala un bel personaggio che tutti gli uomini vorrebbero conoscere in discoteca!

B. Legnani 31/05/08 16:10 - 5532 commenti

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L’episodio con Montesano si basa su una sola idea, ma è condotto bene, con un sobrio Leroy e il sempre godibile Carotenuto: peccato per qualche cosetta non necessaria. Più articolato quello con Celentano-Montagnani, il cui richiamo a Guareschi sfocia talora nel vero e proprio plagio: è sufficiente a sua volta, con qualche sbavatura nei monologhi al Cristo. Celentano è perfetto, come sempre quando la parte è ritagliata su di lui. Solo decorativa la Carati.
MEMORABILE: Primo episodio: "Questo e cu... asi un miracolo!" Secondo: "Mia moglie è un angelo!" "Beato te: la mia è ancora viva!"

Homesick 2/08/08 18:06 - 5737 commenti

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Tra sacro e profano, due spensierati episodi sull’amicizia. Il primo è tutto nelle mani del popolano Montesano e del papale Leroy: simpatico, nonostante qualche tonfo nel trash puro (la nausaeante grande abbuffata con tanto di flatulenze… sismiche). Il secondo, più efficace, vede la coppia Celentano-Montagnani fronteggiarsi bonariamente come Don Camillo e Peppone, attorniati dai validissimi caratteristi Bagno, Robutti, Emanuelli e una dolce Carati.
MEMORABILE: Il balletto di Celentano mentre prepara da mangiare: quasi un preludio della scena dello shaker in Grand Hotel Excelsior.

Renato 10/12/08 15:41 - 1648 commenti

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Tutto sommato mediocre il primo episodio col vetturino Montesano, salvo forse la scena dei tortellini. Molto meglio il segmento celentanesco, anche se le scene danzanti sono a volte un po' lunghe da reggere. Ma tutti i momenti con Robutti, Emanuelli e (soprattutto) Montagnani valgono davvero la visione, per il clima goliardico fra i quattro amici. Comunque Celentano come prete, ballerino o meno, era davvero improbabile.

Pigro 19/01/09 08:18 - 9666 commenti

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Due episodi comico-religiosi con Montesano vetturino romano amico del Papa e con Celentano prete ballerino. Film basato non certo sulle due storie, che hanno una bella idea di partenza ma poi si sviluppano in maniera piatta, e tantomeno sulla regia insulsa e poco comica, ma sul carisma attorale dei due protagonisti. Però l'episodio di Montesano fa troppo affidamento sul romanesco come leva per la risata; quello di Celentano sulla sua figura svitata (il ballo in chiesa è divertente): qua e là spunti carini, ma niente più. Insomma, evitabile.

G.Godardi 14/06/09 15:58 - 950 commenti

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A meno che non siate fan incalliti di Montesano, saltate pure tranquillamente il primo inutile episodio, che va avanti per inerzia. Bravo comunque Leroy. Il piatto forte è ovviamente Adriano in una storia divertente che è un mix tra Don Camillo, Amici miei e La febbre del sabato sera. Celentano è al top e la colonna sonora dance sul tarocco andante è gradevole. Beh, poi ci sono anche Montagnani e le scollature della Carati sul finale. Buona la confezione. Peccato che dia l'impressione di essere un film breve a cui se n'è appiccicato con lo sputo un altro. Occhio a Gigi e Andrea!

R.f.e. 15/06/09 19:31 - 816 commenti

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Francamente preferisco il secondo episodio, piacevolissimo (e considerate che generalmente detesto Celentano, se si esclude Serafino e per l'appunto questo episodio qui), quantunque anche quello con Montesano, un po' leggerino, non è del tutto disprezzabile. Tornando a "Il prete ballerino", concordo che sia parecchio "guareschiano" e ricordi moltissimo i battibecchi fra Peppone e don Camillo. Eccellente e affiatato il gruppetto degli attori "di contorno".

Stubby 31/07/09 15:46 - 1147 commenti

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Pellicola suddivisa in due episodi: il primo con Montesano, piuttosto anonimo e banale, praticamente di una noia mortale (ho pure fatto la rima), si salva solo il grande Philippe Leroy; il secondo con Celentano è forse più riuscito grazie all'istrionismo del molleggiato, ma anche questo (sulla falsa riga di Don Camillo e Peppone) non è certo memorabile.
MEMORABILE: La partita a carte con la pipì nel bicchiere (2° episodio).

Ianrufus 23/07/09 00:09 - 139 commenti

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Visto al cinema Reposi di Torino, sala affollata, la gente in piedi e seduta sui gradini; forse era davvero quello il cinema popolare... Montesano è al suo meglio ma è il secondo a viaggiare a mille grazie ad un grande Montagnani, qui come non mai in grado di ricordarci tutto quello che avrebbe potuto dare alla commedia italiana di serie "A". La Carati, ai tempi compagna del regista, flirtava già con l'eroina e Celentano tentò di "redimerla" inutilmente: a breve sarebbero arrivati i soft e non soft porno sino alle comunità per disontossicarsi.
MEMORABILE: I balletti di Celentano con la Carati, impacciata e tenera, per sempre nei cuori degli appassionati di cinema italiano.

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Ciavazzaro 23/07/09 11:26 - 4770 commenti

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Se il primo episodio con la buona coppia Montesano-Leroy (papa) funziona più che discretamente, il secondo episodio con Celentano a mio avviso è terribile. Come al solito Celentano non recita. Meglio quindi la visione del primo con Montesano che dà lezioni di romanesco al santo padre, o i momenti con Carotenuto.

Cangaceiro 6/09/09 09:37 - 982 commenti

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Commedia double face, ben bilanciata, benché i due episodi siano abbastanza diversi (anche come durata). Delicato il primo, in cui risalta la semplice e genuina romanità di Montesano, contenuto ma bravo. Mi piace pensare che Wojtyla prese ispirazione da qui per pronunciare il suo celebre breve discorso in romanesco... Nel secondo c'è il particolare incontro tra il Celentano-movie classico, con una ragazzina che s'invaghisce di lui e un'atmosfera mutuata da Guareschi e da Amici miei. Il molleggiato è irresistibile, col suo linguaggio del corpo.
MEMORABILE: La scena dei cappelletti di Montesano. Celentano che cucina ballando.

John trent 3/06/10 19:06 - 326 commenti

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Due episodi a carattere religioso. Nel primo un delicato e spiantato Montesano, vetturino con la fissa del Papa, ispira tanta tenerezza e riuscirà ad affacciarsi in finestra col Pontefice (un ottimo philippe Leroy) vincendo una memorabile scommessa. Nel secondo il prete ballerino Celentano conquista una bellissima Lilli Carati in discoteca e partecipa ad una gara di ballo che mette in palio alberi da piantare. Entrambi gli episodi non sono folgoranti ma si lasciano vedere senza impegno. I protagonisti hanno fatto e faranno di meglio. Discreto.
MEMORABILE: Il balletto di Celentano mentre prepara da mangiare.

Mark70 23/04/11 18:58 - 118 commenti

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Due episodi piuttosto leggerini: il primo è forse il migliore: l'amicizia tra un Montesano vetturino e il papa (Philippe Leroy perfetto nella parte) è una storia simpatica, non si ride un granchè ma è gradevole. Il secondo, con Celentano prete ballerino che parla con il crocifisso come Don Camillo è invece piuttosto noiosa; Celentano fa le sue solite mossette e faccette e, nonostante alcuni bravi caratteristi, la storia non decolla. Nel complesso mediocre, ma si può vedere.

Graf 1/05/12 03:07 - 708 commenti

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Festa Campanile girava film tanto amati dal pubblico quanto avversati dalla critica. Questo ne è un gustoso esempio. Il primo episodio è uno scherzo buffo alla Belli ma con una notevole atmosfera crepuscolare adatta al rapporto del vetturino Montesano con il Pontefice; il secondo si basa su una trovata paradossale e affronta il delicato tema del prete oggetto dei desideri amorosi di una ragazza in una cornice provinciale, riadattando, in chiave eccentrica ed ecologista, la figura di Don Camillo. Storie insolite raccontate con un pizzico di poesia.
MEMORABILE: Il vetturino romano Orazio quando si affaccia "in finestra" col Papa esprime bene il rapporto di Roma con un passato che confluisce nel presente.

Galbo 4/05/12 06:10 - 12392 commenti

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Film ad episodi "targato" Festa Campanile che ha per protagonisti due star del cinema di cassetta degli anni '80. Produzione abbastanza gradevole con il primo episodio piu' riuscito del secondo grazie soprattutto alla buona interazione tra Montesano e Leroy nei panni del papa. Nel secondo episodio, Celentano "gigioneggia" un po' troppo, eccessivamente assecondato dalla regia e dalla mancanza di una storia valida. Nel complesso godibile.

Piero68 1/10/12 10:39 - 2957 commenti

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Sulla scia della moda del momento l'ennesimo film ad espisodi. Questa volta il trait-d'union è la Chiesa. Il Papa nel primo episodio, un prete "alternativo" nel secondo (ma siamo veramente a livelli bassi). Montesano si aggrappa solo al dialetto e Celentano come al solito recita sempre allo stesso modo. Il problema inoltre è che manca una sceneggiatura convincente e forse le parti migliori le regalano le seconde linee: Carotenuto nel primo e Montagnani nel secondo.

Mco 8/11/12 11:45 - 2327 commenti

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Negli anni Ottanta andava di moda mettere insieme due nomi altisonanti della comicità nostrana ma non farli incontrare. Qui Montesano è il solito mesto lavoratore con una moglie bella che ama scommettere un po' su tutto, addirittura sul Sommo Pontefice. Si deve amare l'attore romano per carpirne l'anima, immersa come sempre in un contesto wannabe dal forte retrogusto amarognolo. La parte concessa a Celentano è piuttosto debole (nella consistenza, pur essendo maggiore in ampiezza) e porta a ridere col gontagocce. Ottimo invece Montagnani.

Rambo90 16/12/13 16:42 - 7697 commenti

I gusti di Rambo90

Due episodi leggeri ma non disprezzabili: il primo forse è migliore perché ha per protagonista un Montesano spumeggiante e i suoi duetti con Leroy son simpatici. L'episodio con Celentano è piuttosto lento, nonostante le buone idee e non decolla mai, ma ha bei duetti con Montagnani e qualche guizzo quando Adriano improvvisa. Le scene di ballo invece sono assai brutte. Vedibile.

Alex1988 5/07/15 20:05 - 728 commenti

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Grande successo al botteghino nella stagione '79-'80 (a dire il vero, immeritato). Si tratta di una delle prime operazioni che avvicina due star del cinema italiano "popolare" (in questo caso Montesano e Celentano) in due episodi diversi, dalle storie molto esili, accessibili a un vasto pubblico. Il pregio del film è di non ricorrere, una volta tanto, alla volgarità.

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Fabbiu 6/11/15 22:16 - 2145 commenti

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Sinceramente il primo episodio con Montesano mi sembra più riuscito e interessante, anche se il soggetto è ai minimi termini: qualche bella battuta del bravo attore e una interpretazione nei suoi standard, valida, a dare uno spessore "umano" al personaggio e al tenore del racconto; per quanto più "arricchito", invece, il secondo episodio con Celentano sembra qualcosa di riciclato, in cui l'attore avrà la sua solita occasione di dare un messaggio ecologico e di ballare un po'; nemmeno i noti comprimari hanno ruoli degni di nota.
MEMORABILE: "Siamo l'unico comune d'Italia con un albero solo!".

Il ferrini 3/03/16 23:15 - 2358 commenti

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Chi scrive è particolarmente legato a questa pellicola poiché rappresenta il primo film che ha visto al cinema. Ciò detto, siamo di fronte a un'operazione piuttosto in voga in quegli anni, il film a episodi. Tema: la religione. Entrambe le storie sono simpatiche: "Papa" Philippe Leroy è insolitamente credibile e la Carati dimostra d'aver talento anche senza spogliarsi. Fra i due protagonisti ne esce vincitore senza dubbio il molleggiato, sia quando circondato da amici alla Monicelli che poi, quando si tratta di ballare. Intrattiene.

Maxx g 4/07/16 10:19 - 635 commenti

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Film a due episodi (come si usava allora), rimane uno spettacolo godibile. Personalmente ho preferito l'episodio con Celentano, anche se come al solito l'attore/cantante pare andare a braccio. Montesano si sforza ma l'episodio pare trascinarsi fin troppo. Meglio la storia del prete ballerino, dove oltre al Molleggiato ci sono Montagnani e due ottimi caratteristi come Enzo Robutti e Dino Emanuelli (già visto nei primi due Fantozzi). Nel complesso un film che merita di essere visto, per una serata senza impegno.

Modo 8/02/19 18:59 - 949 commenti

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Tipico film a episodi di moda negli anni '80 targato Pasquale Festa Campanile. Meglio l'episodio della coppia Celentano/Montagnani, con il primo nella parte di un prete ballerino molto "audace". Richiami evidenti e abbastanza azzardati al Don Camillo di Guareschi. Montesano fa il suo ma non entusiasma particolarmente. Il film non sarà certo ricordato per la sua riuscita o per le risate, che si contano sulle dita di una mano.

Alex75 11/07/19 18:28 - 880 commenti

I gusti di Alex75

Due episodi senza pretese, collegati dal filo conduttore della religione. Il primo, pur con uno spunto originale e intriso di romanità con Montesano nel suo ambiente, scorre senza annoiare, ma senza neppure entusiasmare. Il secondo, malgrado lo scarso impegno creativo, mostra più brio grazie a Celentano che fa il Molleggiato in ambiente bucolico ben accoppiato alla bella Carati e attorniato da brillanti comprimari (sui quali svetta l’ottimo Montagnani).
MEMORABILE: Il balletto di Celentano mentre cucina; La partita a carte.

Paulaster 23/11/20 10:03 - 4419 commenti

I gusti di Paulaster

Doppio episodio di carattere comico-religioso. Il primo con Montesano è abbastanza piatto nel ritmo e senza spunti divertenti. Sembra più un inno alla romanità con personaggi che richiamano ancora le scommesse in stile Febbre da cavallo (un caso la sfida tra i due vetturini?). Il secondo con Celentano è godibile per la sua verve da molleggiato e per gli scherzi con il sindaco Montagnani. Indubbi i riferimenti a Guareschi. La Carati non balla come Lola Falana ma riesce a farsi un minimo notare.
MEMORABILE: Alla finestra col Papa; Le chiavi roventi; "Lo sapevo che ti chiamavi Scusa".

Pessoa 13/05/21 09:53 - 2476 commenti

I gusti di Pessoa

Fiacca commedia di Festa Campanile (che ha fatto sicuramente di meglio), si regge essenzialmente sul talento di protagonisti e comprimari di lusso, non potendo contare su una sceneggiatura adeguata. Il primo episodio è abbastanza derivativo e piuttosto lento, salvabile solo per qualche duetto Montesano-Carotenuto mentre il secondo si basa su uno spunto più originale con Celentano molto in parte che s'intende alla grande con Montagnani e Robutti, entrambi molto in forma, ma troppi momenti morti rendono la visione a tratti quasi noiosa. Potrebbe piacere agli appassionati del genere.

Motorship 15/05/21 17:58 - 585 commenti

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Due discreti episodi leggeri a carattere religioso. Il primo con Montesano parte bene, grazie anche all'apporto del grande Mario Carotenuto, ma poi, dopo l'incontro con il Papa (un bravissimo Leroy), c'è un leggero calo, anche se si rimane nel godibile. Meglio l'episodio con Celentano, grazie anche al supporto di validi comprimari come Renzo Montagnani, Enzo Robutti, Dino Emanuelli (divertentissimi gli scherzi tra di loro) e la splendida Lilli Carati con un personaggio assai piacevole (e balla anche molto bene). Bella la OST di Detto Mariano, soprattutto nel secondo episodio.
MEMORABILE: Lo scherzo delle chiavi roventi a Montagnani; La scena ad inizio del secondo episodio dell'incontro di pugilato tra Celentano e Montagnani.
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  • Discussione Geppo • 27/05/08 18:23
    Call center Davinotti - 4285 interventi
    Markus ebbe a dire:
    Geppo ebbe a dire:
    Grazie Markus.....
    per le ottime info.


    figurati Geppo! se vuoi, quando scendi in Italia, ti porto in quei posti...sono davvero vicini a casa mia!



    CERTO!!!! non vedo l'ora!
  • Musiche Zender • 13/06/08 07:49
    Capo scrivano - 1 interventi
    La canzone omonima (si noti peraltro l'errore ripetuto con l'accento sulla A di QUA sul retro del cd) è contenuta in un cd ormai fuori catalogo ("Il cinema di Adriano") e pressoché introvabile che raccoglie alcune tra le più significative canzoni composte da Celentano per i suoi film. Eccone la copertina e il retro grazie alla solita, insostituibile, Geppo collection from Germany.

    Ultima modifica: 13/06/08 15:58 da Zender
  • Musiche Geppo • 4/01/10 17:15
    Call center Davinotti - 4285 interventi
    Ecco il 45 giri originale Clan Celentano di "Qua la mano".

    Ultima modifica: 5/01/10 09:26 da Zender
  • Musiche John trent • 2/11/10 21:59
    Custode notturno - 526 interventi
    rarissima!

    http://www.youtube.com/watch?v=Ihe31GUlum4
  • Homevideo Xtron • 28/05/12 21:53
    Servizio caffè - 2149 interventi
    Il dvd Filmauro ha una durata di 1h58m30s

    Ultima modifica: 29/05/12 08:13 da Zender
  • Musiche John trent • 29/07/12 13:16
    Custode notturno - 526 interventi
    Rimossa da youtube, ho provveduto a caricarla di nuovo...

    http://www.youtube.com/watch?v=4oxMMnX-R3M
  • Musiche Ramino • 21/11/13 14:01
    Galoppino - 31 interventi
    La canzone di sottofondo quando Celentano balla in cucina si chiama Rise eseguita da Herb Alpert.
  • Discussione Zender • 22/10/14 08:00
    Capo scrivano - 1 interventi
    Graf, ho spostato il tuo ricordo assieme agli altri; come già detto il primo sceglie il film e si sta su quello, altrimenti ci riempiamo di post identici su mille film diversi.
  • Discussione Graf • 22/10/14 22:29
    Fotocopista - 908 interventi
    Mi adeguo.
    Ultima modifica: 22/10/14 22:30 da Graf
  • Discussione Alex75 • 9/08/19 17:44
    Call center Davinotti - 709 interventi
    A titolo di curiosa coincidenza, questo è il secondo e ultimo film a episodi in cui recita Lilli Carati. Anche in Di che segno sei? recitò in un episodio con Celentano sul tema del ballo.