Il bandito corso - Film (2004)

Ad un detective privato parigino viene affidato l'incarico di rintracciare in Corsica un certo Ange Leoni, per notificargli una grossa eredità. Ma il tipo è un bandito e l'affare una trappola della polizia. Grosso successo in patria, questa commedia d'azione prodotta da Clavier, imperniata sulla stessa coppia de I visitatori, si risolve in una satira molto bonaria della mentalità isolana. Qualche situazione carina c'è, ma il ritmo è piuttosto altalenante, l'epilogo fiacco. Fuorviante la locandina italiana.

Commedia umoristica francese che nel dileggiare i luoghi comuni sulla Corsica e la sua gente finisce per essere un omaggio a questa splendida isola che di francese ha poco o nulla. Bella e sensuale la Murino, al solito bravo e simpatico Jean Reno nei panni del burbero bandito Leoni. Scorrevole e con alcuni momenti davvero divertenti. Si lascia vedere.

Qualche anno prima di Giù al nord, un'altra commedia francese che ironizza sulle differenze regionali, prendendo in questo caso di mira la Corsica. A ben vedere le bellezze dell'isola rappresentano una delle poche note piacevoli in un film per il resto deludente. La satira resta in superficie, la vicenda poco interessante e gli attori (Jean Reno in primis) poco incisivi. Mediocre.

Un detective parigino che deve svolgere una missione in Corsica forse può essere pragonato a un investigatore milanese che si reca per lavoro in Sicilia, o in Sardegna se si preferisce. Un'isola che fa parte di una nazione è una nazione a se stante. Questo è ciò che più emerge in questa commedia, per la verità molto leggera e dal ritmo non travolgente, dove la storia passa in secondo piano rispetto alla descrizione della gente corsa e delle sue usanze. Forse in lingua originale qualche passaggio è più apprezzabile.