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Durata: 6 stagioni
Titolo originale: Peppa Pig
Anno: 2004
Genere: animazione (colore)
Regia: Vari
Note: Trasmesso da Rai Sat YoYo (Ottobre 2009).
LE LOCATION
TITOLO INSERITO IL GIORNO 10/11/09 DAL BENEMERITO MCO
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- Capolavoro assoluto (e ce ne sono pochi!):
Capannelle - Grande esempio di cinema:
Mco, Trivex, Ilcassiere, Pessoa - Quello che si dice un buon film:
Il Gobbo, 124c, Magnetti, Modo, Pigro, Galbo - Non male, dopotutto:
Giùan - Gravemente insufficiente!:
Piero68
Un prodotto graziosissimo per i bimbi piccoli, ma anche delizioso per quelli più grandicelli. Ogni episodio insegna qualcosa, soprattutto l'importanza del valore del nucleo familiare. Ogni breve frammento di 5 minuti si conclude sempre con una risata della famigliola di maialini! Bellissimo!
MEMORABILE: Il piccolo George e il suo dinosauro finto verde!
Grazioso cartoon zoomorfico di garbato umorismo e molto lieve nella componente pedagogica, anche perchè molto spesso gli episodi si concludono con salti e sguazzate nel fango ("Muddy puddles!"). Daddy pig idolo assoluto. Assolutamente da preferirsi il bell'inglese dell'originale rispetto al fiacco doppiaggio italiano.
È l'unico momento tv che faccio vedere alla mia piccolina. Adora la Peppa, sullo schermo e sui cartonati; quando comincia la sigla batte le mani e urla "Peppa!" Ma, incredibilmente, il mondo ideale della Peppa e della sua famiglia piace anche a mamma e papà! Vita tranquilla in mezzo al verde, una famiglia felice, tanti amici e una comunità unita e pacifica. Educativi i messaggi: dal telelavoro di Mamma Pig (in Italia se ne parla e basta) alla raccolta differenziata dei rifiuti, alla quale partecipano tutti, come in un bel gioco. W la Peppa ed il suo mondo!
Una delle rare serie di cartoni che non viene mai a noia, nella sua semplicità di disegno ma non di contenuto. Mentre gli altri oggi inseguono forme plastiche e verosimiglianti, questo evergreen si basa solo sulla simpatia e sul messaggio positivo, educativo. Su personaggi e situazioni che non sanno di artificioso, eccessivo o ruffiano. Del resto, gli inglesi sono maestri nel badare alla sostanza più che alla forma. E il riscontro presso i piccoli è assicurato.
MEMORABILE: Risate a crepapaelle tutti spanciati per terra; George che piange a catinelle.
Buona serie animata per bambini, in età pre-scolare, piena di storie brevi e look dei personaggi ridotto all'essenziale. Di certo, per un grande, i troppi grugniti della famiglia Pig possono un po' infastidire, ma per un bambino è più che adatto, visto che i personaggi sono tutti simpatici. Non è Barbapapà, ma si lascia guardare, anche perché alla famiglia dei maiali si aggiungono quelle delle pecore, dei cavalli e delle zebre. Alla fine 5 minuti ad episodio non sono poi così tanti, per un cartone chw vuole istruire più che irritare.
MEMORABILE: George Pig: "Dinosauro... Aaargh!"
Messi i Teletubbies nel casetto, ora i bimbi adorano Peppa Pig dimenticandosi in fretta dei pupazzi spaziali e storditi. Disegno e animazione sembrano subito molto semplici quasi infantili salvo poi rivelare una cura e uno studio approfonditi. Insomma il poco che c'è è fatto molto bene. E' un cartone originale, senza difetti rispetto al suo target. Segnalo la parlata che finisce con il verso del maiale o degli altri amici-animali e l'apogeo del divertimento con i protagonisti sdraiati a sbellicarsi.
Tutto questo marketing ce la farà odiare, ma va detto che Peppa Pig è un gran bel cartone animato. Straordinariamente semplice nelle trame e nei disegni è un cartone buonista ma senza essere ruffiano, facile ma senza essere stupido. Alcuni protagonisti di sesso maschile appaiono spesso un po' tonti (Papà Pig su tutti, ma anche Nonno Pig e Pedro Pony), ma tra tutto quello che passa in tv, per i bimbi di 2-3 anni Peppa è davvero uno dei programmi migliori. La versione in inglese è doppiata decisamente meglio.
Visto e rivisto per "cause maggiori" non posso che parlarne bene. Storie semplici ma ben dettagliate per tenere viva la poca attenzione che i bimbi piccoli riescono ad avere a 3 anni. Quindi episodi di soli 5 minuti con situazioni ben caratterizzate e luoghi sempre familiari. In italiano certe battute si perdono, ma la traduzione è comunque ben fatta.
I brevi episodi mostrano momenti della giornata della vispa maialina, attorniata da fratellino, genitori, nonni e amichetti. Corti fulminanti, dal disegno elementare ma efficace, caratterizzati da risate argentine che accompagnano le scoperte di Peppa. Una serie fresca e piacevole, che mette al centro, con intento didattico non pesante, valori importanti per il suo pubblico di riferimento (molto infantile), come la famiglia e l’amicizia, gioiosamente condivisibili. La protagonista vince in simpatia, e gli altri personaggi in tenerezza.
Il mondo di Peppa è quello in cui i bambini si sforzano ogni giorno di diventare grandi, raccontato con un linguaggio semplice e un tratto essenziale ma mai banale che i piccoli adorano. La sceneggiatura si impegna a esaltare i valori veri senza pedanterie colmando i vuoti pedagogici che il poco tempo dei genitori spesso lascia. Ad ogni puntata ci troviamo ad assomigliare a quegli animali che giocano a fare gli esseri umani e la cosa sovente ci fa produrre un incontrollato grugnito di soddisfazione. Uno dei pochi cartoni davvero educativi.
MEMORABILE: Le vacanze in Italia...
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Nonostante il successo tributatogli trovo Peppa Pig uno dei peggiori cartoon in circolazione. Anche volendo escludere la polemica annosa sul fatto che la forma della testa e del naso dei "Pig" richiami vagamente le fattezze di un fallo, la monotonia nei dialoghi, le storie senza un minimo di aspetto educativo e/o costruttivo unite a una semplicità del prodotto disarmante, rendono questo cartoon, almeno ai miei occhi, non solo odioso ma in alcuni aspetti persino altamente diseducativo, visto il target cui è indirizzato.
Celebre serie animata britannica rivolta a bambini, in età prescolare e non. Le avventure della simpatica maialina, della sua famiglia e dei suoi amici servono a veicolare messaggi educativi ma sono nel contempo godibili per il ritmo, l’umorismo semplice e il tratto grafico volutamente essenziale ma gradevole. Risaltano valori come l’amicizia e la forza del nucleo familiare e i singoli episodi hanno la durata adatta per non annoiare la giovane audience. Buono per il target a cui è rivolto.
Tormentone genitoriale se ce n'è uno per chiunque abbia figli da dici anni in giù, la serie prodotta dalla Astley Baker imperversa con la sua reiterata programmazione e le sue propaggini endemiche, talora "delinquenziali" (vedasi gadget di ogni maniera e sorta). Molto accattivante il disegno e diversi i "character" di contorno riusciti (Mr Potato, la multitasking Signora Coniglio, Freddy la volpe e suo padre). I plots però son inesorabilmente ripetitivi e "regolati", come fastidiosa la traslazione suina della famiglia da Mulino Bianco. Porci con le ali!
MEMORABILE: Torment.
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- Ieri sera, all'appuntamento serale con la Peppa, si è consumato un dramma.
Puntate nuove(o comunque mai viste su YoYo), con nuove voci per tutti i personaggi! :(
A parte la Peppa, la bella voce di PapàPig, con la sua curiosa risata, è stata sostituita con una MOLTO meno efficace.
Non ci sono parole... - Senza voler fare polemica e senza voler giudicare nessuno però sono rimasto molto colpito da come persone adulte e mature possano esprimere un così alto tasso di gradimento per questo cartoon.
Come ho già detto nel commento, anche senza entrare nel discorso della grafica e di come ricordi certe forme a me sembra (ma a dire il vero non solo a me ma anche a psicologi e pedagoghi di cui ho letto commenti in merito) che Peppa Pig sia pieno di messaggi diseducativi. Non solo al livello inconscio e/o subliminale ma anche diretti ed espliciti.
Qualche esempio: la disubbidienza dei figli, la ridicolizzazione della figura genitoriale, la giustificazione di comportamenti inurbani come rutti, sporcizia e simili. A questo vanno ad aggiungersi ad esempio, la ripetitività dei dialoghi e dei concetti e l'estrema semplificazione nella rappresentazione del mondo e del vivere quotidiano che annulla completamente qualsiasi forma o concetto di pluralità e/o diversità. Una sola famiglia per genere con la composizione familiare uguale per tutti, una sola scuola, un solo tipo di auto ecc. ecc.
Per concludere, mi sembra l'antitesi di quello che dovrebbe rappresentare un cartoon per un bimbo in età prescolare: un mezzo che serve a divertire ma soprattutto un mezzo che stimoli il bimbo al ragionamento, al confronto e all'apprendimento. PP invece fa il contrario: massifica, annulla il concetto di personalità e induce una sorta di automatismo nel pensiero e nei gesti.
Forse sarò esagerato, ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensate in merito. - Ciao Piero, avendogli dato il massimo dei voti confermo di vederla all'opposto.
Dovessi rivotarlo oggi gli toglierei un pallino e aggiusterei la prima frase (alla lunga stanca) ma il resto lo confermerei perchè è divertente e contiene messaggi positivi: i figli vengono responsabilizzati a prendersi cura a vicenda, educati al riciclo dai nonni, il papà aiuta nelle faccende domestiche, c'è la donna pompiere ecc.
Certo è tutto uniformato e non c'è profondità di pensiero ma penso sia in linea col target. E in era di personaggi gommosi e iperrealistici made in usa ho apprezzato un cartone disegnato vecchio stile ma frizzante nel ritmo e doppiato alla grande.
Rutti e fango per me sono una innocente sdrammatizzazione (del resto maiali sono e già quello educa alla diversità) che crea complicità e non un incitamento a mancare di rispetto. Condivido che oggi sono tempi dove mancano senso dell'autorità e di responsabilità ma se gli alunni si permettono di prendere a testate le maestre non è per quanto vedono alla tv ma perchè i loro genitori 1) non li seguono 2) sono loro stessi degli animali.
PS dovessi indicare una serie che ho odiato è la Zebra Zou perchè lì i "messaggi positivi" sono talmente tanti e stereotipati, l'ottimismo di facciata, che fanno venir voglia di sterminarli.Ultima modifica: 8/11/18 21:20 da Capannelle - Peppa Pig è Peppa Pig.
Come altri prodotti del genere, a mio avviso, vanno un po' presi per quello che sono.
Personalmente (da genitore, mia figlia ha quasi 8 anni) non credo che i cartoni animati,così come altre forme di comunicazione per bambini, se assunti con la presenza di adulti accompagnatori, possano nuocere a nessuno.
Noi siamo cresciuti accompagnati da cartoni animati violenti (robot guerrieri) ed ai miei tempi (ho quasi 50 anni) andavo al cinema con i miei a vedere pellicole si non vietate (ovviamente) ma non propriamente per fanciulli e sinceramente credo di aver avuto una infanzia davvero serena e poi di essermi formato come persona educata ed istruita.
Nel caso particolare, non è la prima volta che sento critiche del genere nei confronti della Peppa.
Critiche legittime, ovviamente; ma da me non condivise.
Il mondo è diverso da un cartone animato e sono sicuro che mia figlia lo abbia perfettamente compreso. - Già giudicare una serie di cartoni animati per bimbi di età prescolare appare riduttivo, poi altresì innescare una polemica sulla diseducadività dello stesso risulta patetico.....in alternativa si cambia canale e si evita il giudizio.....mia figlia quasi 2 anni lo adora e, purtroppo, talvolta mi tocca vederlo ma per amor patrio non mi permetterei mai di giudicarlo nel Davinotti che si occupa di cinema con la C maiuscola non di bazzecole con maiali cartonati.
- Non avrà cambiato la storia del cinema, ma ha un suo posto non disprezzabile nelle piccole storie domestiche familiari, senza contare il notevole merchandising che si è sviluppato intorno alla serie. Per contingenti motivi familiari ne ho visto parecchie puntate e l’ho sempre trovato simpatico e ben fatto nel suo essere volutamente naïf. Sul valore pedagogico non mi pronuncio ma non credo sia meritevole di essere tacciato come diseducativo, anzi.....
- Capannelle ebbe a dire:
Ciao Piero, avendogli dato il massimo dei voti confermo di vederla all'opposto.
Dovessi rivotarlo oggi gli toglierei un pallino e aggiusterei la prima frase (alla lunga stanca) ma il resto lo confermerei perchè è divertente e contiene messaggi positivi: i figli vengono responsabilizzati a prendersi cura a vicenda, educati al riciclo dai nonni, il papà aiuta nelle faccende domestiche, c'è la donna pompiere ecc.
Certo è tutto uniformato e non c'è profondità di pensiero ma penso sia in linea col target. E in era di personaggi gommosi e iperrealistici made in usa ho apprezzato un cartone disegnato vecchio stile ma frizzante nel ritmo e doppiato alla grande.
Rutti e fango per me sono una innocente sdrammatizzazione (del resto maiali sono e già quello educa alla diversità) che crea complicità e non un incitamento a mancare di rispetto. Condivido che oggi sono tempi dove mancano senso dell'autorità e di responsabilità ma se gli alunni si permettono di prendere a testate le maestre non è per quanto vedono alla tv ma perchè i loro genitori 1) non li seguono 2) sono loro stessi degli animali.
PS dovessi indicare una serie che ho odiato è la Zebra Zou perchè lì i "messaggi positivi" sono talmente tanti e stereotipati, l'ottimismo di facciata, che fanno venir voglia di sterminarli.
Sono totalmente d’accordo, specie per i punti 1 e 2.....
