Iron Maiden: Flight 666 - Film (2009)

Documentario sull'ultimo tour di una delle band heavy metal più importanti e famose: "Somewhere back in time". Il dietro le quinte è sfizioso e non stanca. Le loro esibizioni, inutile dirlo, sono bellissime. Certo, l'ultimo album rispetto ai primi è medioce, ma questo "Flight 666" è da vedere, anche per sentire i vecchi pezzi.

Un buon resoconto di quanto prodotto nell'arco dei migliori anni della band inglese. Le migliori canzoni e le migliori perfomance nel lungo tour che li ha visti protagonisti nel resto dei continenti (Usa, Asia, Oceania). Niente da obiettare, se non l'evidenza di un totale cambiamento fra i giovani Irons e gli ormai ricchissimi e vecchi Irons. Da notare Dickinson che guida il boeing.

Ritorno al passato per i cari Maiden che stavolta prendono l'aereo, l'Ed force one (!) pilotato dall'iperattivo Dickinson, e portano il loro show a spasso per 5 continenti in poco più di un mese e mezzo proponendo le vecchie canzoni che li hanno resi un'icona indistruttibile della musica heavy. Stuzzichevoli i dietro le quinte ed ottime le riprese live dei concerti. Anche invecchiati ed inevitabilmente imborghesiti, i 6 londinesi mantengono una sorta di purezza e di gentilezza di fondo (vedi Harris che firma un autografo ad un assalitore).

Doppio dvd celebrativo per una delle tournee più costose di tutti i tempi, che vede gli Iron Maiden alle prese con la rivisitazione del loro leggendario World Slavery Tour. La band concentra tutte le sue ultime forze musicali e sceniche, esibendo un prodotto eccellente sia dal punto di vista documentaristico che prettamente "live", valorizzato da un Bruce Dickinson instancabile trascinatore di folle e autentico professionista. Unico rammarico: dopo quest'ultima tempesta, è davvero arrivata la quiete. Conclusivo.

Documentario che immortala il tour del 2008 dei Maiden, noto per l'enorme quantità di chilometri percorsi in poco più di un mese a bordo del loro aereo privato e per aver toccato alcuni posti esotici finora inesplorati dalla band. Nonostante l'età le esibizioni live sono di buona qualità e anche Dickinson, seppur non perfetto, ha ancora voce da vendere; belle anche le scenografie e i tanti estratti dal classico "Powerslave". Dietro le quinte simpatici seppur non eclatanti, ma bella la semplicità che traspare nonostante i milioni di euro in banca.

L'estenuante tour del 2008 viene qui ripreso con dovizia di particolari. Oltre ai contenuti prettamente musicali, ci sono i membri dei Maiden che vengono “indagati” nella loro privacy; Dopo tanti anni (seppur con qualche acciacco), convincono sempre e suscitano lo stesso entusiasmo dei tempi migliori. Positivamente mi ha colpito l'intatta freschezza di Murray. Da ricordare una piccola apparizione della leggenda del tennis Pat Cash.

Il concerto ci restituisce un gruppo in piena forma in grado di riproporre una selezione di brani del loro miglior periodo. Ogni brano è ripreso da una città differente in cui si ripete uno spettacolo grandioso e imponente esente da qualsiasi critica sensata. Qualche appunto, invece, sul documentario la cui impostazione non risulta impeccabile. Intercalarlo ripetutamente con i primi secondi di ogni brano presente nel dvd del concerto è un’inutile ripetizione che spezza eccessivamente la visione. Nel complesso un buon prodotto.