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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Bellico di (fasulla) ambientazione africana, parte da un racconto breve di Menahem Golan (nientemeno!) per sviluppare una sceneggiatura a quattro scritta, oltre che dal regista Armando Crispino, anche da Stefano Strucchi, Lucio Battistrada e da un giovanissimo Dario Argento. Il commandos del titolo è americano e in piena Seconda Guerra Mondiale (ottobre 1942, per la precisione) ha il compito di sostituirsi, in un'oasi libica che provvede alle risorse idriche per un raggio di centinaia di chilometri, al Regio Esercito Italiano che la occupa. Fingendosi italiani, il manipolo di oriundi dovranno saper ingannare chi transiterà nella zona in attesa di essere raggiunti dal battaglione statunitense...Leggi tutto in procinto di sbarcare sulle coste nordafricane. Addestrati dal sergente Sullivan (Van Cleef), gli uomini del commando studiano le tradizioni e le usanze del Belpaese facendo leva sulle radici dei loro genitori e si preparano a compiere la missione ideata dal Capitano Valli (Kelly), il quale non potendo aspettare la guarigione del tenente deputato a guidarla, lo sostituisce con un Sullivan non certo entusiasta. Paracadutati nei dintorni, i nostri riescono nell'intento eliminando buona parte dei soldati italiani a difesa del sito preparandosi a recitare la "commedia" di fronte alle guarnigioni dell'Asse che lì faranno sosta. Dei loro predecessori sono rimasti in pochi: oltre al furbo tenente Tommasini (Masè) e i suoi uomini, che studiano come tornare liberi, c'è anche la prostituta Adriana (Tolo, unica donna del folto cast). Crispino, che certo non ha per le mani un soggetto trascendentale, dirige con indubbia sapienza registica, mostrando bella mano nella messa in scena e gestendo discretamente la tensione, che si fa sentire grazie al costante rischio del commando americano di essere scoperto da chi è in visita all'oasi. Senza andar troppo per il sottile nel disegno dei personaggi (dal solito, inflessibile e roccioso Van Cleef a un Albertini cui spetta il ruolo di guascone del gruppo), il film sfrutta bene la location desertica (ricreata in Italia per praticità) e procede attraverso discreti dialoghi, qualche piccola idea e l'inevitabile contorno di scontri a fuoco che però - girati senza particolare estro - rappresentano la parte meno interessante. Più curioso il rapporto che lega i soldati delle opposte fazioni, con inattesi scambi di favori e una reciproca cortesia cameratesca che permette di giocare con il mutare dei sentimenti (soprattutto nell'epilogo, significativo e commovente) e di rendere piuttosto bene il clima bellico nei suoi risvolti anche meno scontati. A convincere meno è invece l'azione, debole e saltuariamente interrotta da flashback di guerre precedenti che lasciano il tempo che trovano. Appesantisce il film piuttosto che scuoterlo, e dal momento che la durata raggiunge quasi le due ore il difetto si sente. Ottimo comunque l'intero reparto attoriale, che promuove a (quasi) protagonisti volti minori del nostro cinema che hanno le qualità per emergere anche in ruoli più impegnativi. Fa poi sorridere vedere Albertini, Staccioli, Pelligra e gli altri nel ruolo di americani che disprezzano le nostre usanze (“Non c'è neanche una Coca Cola qui!”), arruolati solo perché “si vede dalle facce che hanno origini italiane”. Nel complesso COMMANDOS, al di là di una buona confezione (scintillante la fotografia di Benito Frattari) mostra comunque i limiti classici di buona parte dei film di guerra di quegli anni, non è molto agile né ironico come vorrebbe e necessitava probabilmente di una decisa sfoltita.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 29/10/09 DAL BENEMERITO GURU POI DAVINOTTATO IL GIORNO 3/07/21
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Guru 7/07/10 17:34 - 348 commenti

I gusti di Guru

Un film noioso: niente elogi, ma critiche. La recitazione di Marilù Tolo e di Giampiero Albertini ai limiti della sufficienza. La poca fluidità del film non rispecchia gli anni ai quali vuole ispirarsi (Africa 1942), soprattutto per i luoghi scelti e per il tipo di azioni pensate. L'umanità del protagonista (Lee Van Cleef) emerge solo dopo la morte di un suo soldato. L'attore Lee Van Cleef, come nei western, caratterizza ma non colma il grande vuoto della recitazione degli altri colleghi. Una comparsa del tutto originale è l'ex ballerino Gianni Brezza.

Jurgen77 16/11/12 11:33 - 629 commenti

I gusti di Jurgen77

Un discreto film italiano di guerra. Trama improbabile, ma ben girato. Ambientazioni classiche desertiche. Per i cultori sottolineo che il film è stato scritto da un certo Menahem Golan che negli anni 80 fonderà la mitica casa di produzione cinematografica Golan/Globus e lancerà una serie di "mostri sacri" dell'azione made in USA. Godibile con un bel grado di tensione.

Myvincent 21/04/22 19:12 - 3741 commenti

I gusti di Myvincent

Un vero imbroglio fenotipico: tedeschi con la faccia da americani contro americani che si spacciano per italiani, in Libia, durante la Seconda Guerra Mondiale che ha un’atmosfera atemporale. Basterebbe questo per farne un film che disorienta e rende disattenti se non fosse in parte per Lee Van Cleef, su cui si regge il suo valore aggiunto. L’ultima parte dà fondo alle munizioni e alle vite di vincitori e vinti. Ma oramai la frittata è fatta.

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  • Homevideo Patrick78 • 21/04/10 15:35
    Magazziniere - 545 interventi
    Disponibile in DVD IMPORT dalla Repubblica Ceca etichetta RITKA.Una bella occasione per vedere uno dei più validi Macaroni-Combat.
  • Discussione Jurgen77 • 19/11/12 14:03
    Servizio caffè - 63 interventi
    Le scene della battaglia finale di questo film, con la distruzione del campo, sono poi riciclate da Umberto Lenzi, nel film: "il grande attacco".
    Ultima modifica: 19/11/12 14:22 da Zender
  • Discussione Zender • 19/11/12 14:22
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Qui sarebbe bene vedere i fotogrammi.
  • Discussione Jurgen77 • 28/11/12 12:01
    Servizio caffè - 63 interventi
    Vedrò di metterli comunque è la scena nel quale viene distrutto il serbatoio dell'acqua che allaga il terreno ed il carro armato (in "Commandos"). Identica ne "Il grande attacco" di Lenzi durante l'assalto dei carri armati alleati al fortino tedesco.
  • Discussione Lucius • 12/12/13 15:58
    Scrivano - 9051 interventi
    Co-sceneggiato da Dario Argento.
    Fonte: Art of darkness.
  • Discussione Zender • 12/12/13 18:11
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Scusa Lucius, ma nello speciale sono già tutti riportati come sceneggiati da Argento. Se apri la lista li vedi tutti elencati quelli sceneggiati da Argento.
  • Discussione Lucius • 13/12/13 01:08
    Scrivano - 9051 interventi
    Era per le note della scheda, ho visto che in tanti film lo hai riportato.
  • Discussione Zender • 13/12/13 07:46
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Ok, ma non capissco la fonte, se già è scritto nello speciale.
  • Discussione Lucius • 13/12/13 12:16
    Scrivano - 9051 interventi
    La fonte è il libro-bibbia su Argento Art of darkness.
  • Curiosità Zender • 4/08/16 15:33
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film: