Nessuno ci può fermare... - Film (1980)

Nessuno ci può fermare...

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Prima del successo internazionale di NON GUARDARMI: NON TI SENTO, la coppia Gene Wilder/Richard Pryor esisteva già come tale. Basta vedere questo STIR CRAZY per rendersene conto, una sorta di reinvenzione in chiave semiparodistica di FUGA PER LA VITTORIA, una commedia principalmente carceraria dove il regista Sidney Poitier cerca di sfruttare la vena comica di Gene Wilder espressa compiutamente solo nei capolavori di Mel Brooks. Wilder è un inguaribile ottimista che sfiora sovente la stupidità “gumpiana”...Leggi tutto, riportato alla realtà spesso solo grazie all'aiuto dell'inseparabile, e più concreto, Pryor. Da New York i nostri partiranno verso la California in cerca di fortuna, ma a Glenboro verranno, per un equivoco, sbattuti in prigione. Ed è da qui che il film, finalmente, abbandona (solo in parte purtroppo, perché la matrice resta la stessa) le gag esageratamente ingenue (e ben poco divertenti) cercando di assumere una sua fisionomia attraverso la storia: Wilder verrà scelto (viste le sue insospettabili doti) come sfidante al rodeo annuale tra prigioni contigue e con i compagni di braccio organizzerà la fuga. La regia di Poitier sembra davvero poco incline all'umorismo, pare ferma alla comicità fanciullesca delle mossette e delle trovate più volgari. Wilder e Pryor fanno quello che possono ed è solo grazie a loro se di tanto in tanto si ride. Ma la costante indecisione sul registro da seguire (verso la fine si vira decisamente in direzione del cinema d'avventura) penalizza un film già abbastanza danneggiato da una fotografia impastata e da una confezione modestissima. Comunque l'evasione è studiata in modo sufficientemente ricercato e non sono da disprezzare, qua e là, alcune intuizioni comiche. Certo un talento come quello di Wilder andrebbe sfruttato in ben altro modo. E’ però un fatto che siano stati in pochissimi registi a intuirlo, negli anni.

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Daniela 4/02/09 08:33 - 12622 commenti

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Commedia discontinua, che però può contare su una parte piuttosto divertente, di ambientazione carceraria, con tutti gli stereotipi del caso rivisti in chiave comica: direttore maniaco, secondini sadici, detenuti con terribili ceffi. Tutto il merito va a Gene Wilder, mite (fino ai confini dell'idiozia) ma con doti anche fisiche inaspettate, mentre Richard Pryor, nella parte del compare pusillanime ma più ragionevole, si limita a fare da spalla. Più convenzionale la parte finale con il tentativo di fuga in concomitanza con il rodeo.
MEMORABILE: Wilder, rinchiuso in una celletta piccolissima sotto il sole, si lamenta quando viene liberato perché stava per raggiungere l'illuminazione interiore.

Maxspur 16/09/13 11:31 - 89 commenti

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Il film ha avuto un ottimo successo in patria e di critica e di pubblico mentre in Italia è passato praticamente inosservato nonostante la "classe" dei due attori protagonisti. Prima parte molto divertente con Wilder e Pryor mattatori a tutto tondo; poi il film rallenta vistosamente assumendo toni da telefilm fino all'epilogo, tirato troppo per le lunghe. Ad ogni modo rimane un'ottima occasione, facilitata da un accurato doppiaggio, per vedere all'opera due tra i più talentuosi comici americani del tempo. Regia di Sidney Poitier.
MEMORABILE: Erba "AfroaJamaica" del'65 scambiata per origano e utilizzata per il pranzo.

Galbo 25/12/14 10:59 - 12380 commenti

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Commedia degli equivoci che inizia con il classico scambio di persona. I due protagonisti (che torneranno in coppia in altre commedie) sono bravi e simpatici ma la regia di Sidney Poitier non rende loro molto giustizia e così accanto alla godibile parte carceraria in altri momenti il ritmo viene un po' meno, specie nella prevedibile e fiacca parte finale. Mediocre.

Jandileida 25/10/21 23:20 - 1560 commenti

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Sidney Poitier sapeva andare a cena ma purtroppo aveva capito meno i meccanismi della commedia: l'ultima parte, quella dedicata al rodeo, è un trattato perfetto su come non chiudere un film che dovrebbe far ridere. Tra riempitivi da "Intervallo", controfigure che si vedono lontano tre miglia e un'assenza pressoché totale di dialoghi, si strabuzzano gli occhi mentre si sbadiglia con vigore. Peccato perché fino a lì il film strappava qualche risata, soprattutto grazie alla coppia protagonista e a qualche trovata divertente, pur nella sua ingenuità.

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  • Discussione Maxspur • 16/09/13 11:39
    Galoppino - 208 interventi
    Appena giunti nel carcere,i due protagonisti hanno a che fare con un carcerato di colore interpretato da Tony Burton conosciuto ai più per essere l'allenatore di Apollo Creed prima e di Rocky Balboa poi nella serie:"Rocky".
  • Curiosità Zender • 20/05/15 14:10
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

  • Curiosità Buiomega71 • 12/04/22 19:09
    Consigliere - 25933 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (Ciclo: "Drive out", domenica 9 novembre 1986) di Nessuno ci può fermare...

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