Alambrado - Film (1991)

Scozzese residente in Patagonia, Logan reagisce alle manovre speculative di una multinazionale proteggendo la sua proprietà in un recinto (alambrado appunto). Intanto la famiglia delira. primo film del regista senza patria che si fa forte del vuoto del deserto e della condanna implacabile del vento. Desolato e suggestivo riprende inesorabile e attonio lo svolgimento di un delirio. Un film di gran forza che lavora sul vuoto e su un microcosmo concentrazionario. Passato su Fuori orario in lingua originale.

Fascinoso e disturbante esordio al lungometraggio dell'apolide Marco Bechis: cileno d'origine, espulso dall'Argentina e infine approdato nel Belpaese. Storia di confine e di confini come il regista poi ci abituerà in futuro e come palesa il titolo (Alambrado: recinzione). Film che procede per ellissi e che punta sui sensi piuttosto che sulla razionalità, creando un'atmosfera decisamente insolita per il cinema cui ci siamo assuefatti: dominato da un folle vento che fa impazzir quanto la morbosa bellezza di Jacquelin Lustig. Mi ricordò L'inizio del cammino di Roeg.

All’estremo della Patagonia una famiglia si opporrà alla costruzione di un aeroporto. Bechis è interessato parzialmente alla storia e al suo svolgimento, lasciando intendere qualche passaggio e si concentra sulle condizioni ambientali. Il vento incessante regola e probabilmente fa impazzire chi lo subisce, la vita di chi ha scelto di vivere in recinti evitando il progresso e l’istruzione. Parte iniziale con più chiavi di lettura, poi si adagia e chiude con un cambio di direzione che poteva essere anche più cruento.

In una regione semideserta della Patagonia, un colono di origini scozzesi che vive in solitudine insieme ai due figli si oppone alla costruzione di un aeroporto turistico reclamando il possesso dell'unico terreno idoneo della zona... Bechis esordisce nel lungometraggio con un film duro e aspro come il paesaggio di questa terra ai confini del mondo battuta da un vento incessante che porta alla pazzia. Tra i pochi personaggi spicca quello conturbante e sensuale di Eva, bloccata in una eterna adolescenza dalla misantropia del padre e dall'amore incestuoso del fratello.