Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Sono in molti, tra i critici, ad aver sottolineato come LA BOUM (il titolo originale fa riferimento al nome francese con cui si definiscono le feste a sorpresa) non proponga poi molto di più rispetto ad altri film di adolescenti alle prese con i primi amori. Sbagliato, perché innanzitutto IL TEMPO DELLE MELE fotografa una precisa situazione sociale con una sincerità e una disinibizione del tutto nuove, riuscendo finalmente a cogliere l'esatto stato d'animo dei tredici-quattordicenni di fine Settanta. La scelta della splendida Sophie Marceau (ovvero, per la storia, Vic Beretton) come protagonista si dimostra perfetta, almeno quanto quella della coppia Claude Brasseur/Brigitte Fossey, genitori in una...Leggi tutto famiglia a tre ricca di contrasti ma anche di forti sentimenti. Non è un caso insomma se il film ha davvero segnato un'epoca mietendo successi strepitosi non solo in patria ma anche da noi. La canzone trainante (l'immortale, dolcissima “Reality” di Vladimir Cosma cantata da Richard Sanderson) è il simbolo stesso di quanto nel film ogni componente sia stata scelta con attenzione raggiungendo un amalgama unico, che s’è poi incredibilmente ripetuto nel seguito, realizzato dalle stesse persone e che col primo capitolo si fonde alla perfezione creando in pratica un dittico indissolubile, nella memoria di chi in quegli anni viveva le stesse esperienze di Vic. Non è tanto la regia del buon Claude Pinoteau a fare la differenza, quanto la scelta del cast e la sceneggiatura. Come film in sé avrà insomma anche dei difetti, ma il feeling è senza dubbio quello giusto e per la prima volta il mondo degli adolescenti viene dipinto come esattamente è, senza filtri inibitori o storpiature dovute alla poca appartenenza degli autori allo stesso. Da non dimenticare il pregevole tocco ironico della sceneggiatura.

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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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Deepred89 17/05/07 21:06 - 3706 commenti

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Film leggero e piacevole. La regia si mantiene su discreti livelli e il cast è buono, con la Marceau e Brasseur in testa. La sceneggiatura è sicuramente banale, ma alcuni tocchi di ironia la rendono comunque godibile. Immortale la colonna sonora. Sicuramente non un capolavoro ma nel suo genere è un capostipite.

Venticello 18/06/07 14:08 - 63 commenti

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Lo vidi in sala all'età dei protagonisti e spesso sognai di poter vivere la scena del walkman alla festa. Insomma, per l'epoca un vero cult di noi ragazzini tra le medie e il liceo. Rivisto l'altra sera, risulta quasi commovente per ingenuità pensando alle nuove generazioni. La cosa più devastante personalmente è come mi sia accorto di essere passato in tutti questi anni dal punto di vista dell'adolescente a quello del genitore. Chissà fra qualche anno come mi comporterò con i miei figli adolescenti? Immortale colonna sonora.

Homesick 1/08/07 08:39 - 5737 commenti

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Efferevescente e leggerissimo, ricupera l'esuberanza pre-sessantottina rivestendola di quella eleganza tipicamente francese, ben resa dai due attori principali (i versatili Marceau e Brasseur). Nonostante qualche ingenuità nella sceneggiatura, il film regge bene e non concede troppo a banalità e sdolcinatezze varie. Divertenti i numeri della bisnonna tutto pepe. Celeberrimo il main-theme della colonna sonora di Cosma.

Capannelle 11/04/08 23:10 - 4411 commenti

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Sicuramente ha avuto più clamore del dovuto. Rimane un film adolescenziale ma sarebbe ingiusto non riconoscerne i meriti. I personaggi sono ben assortiti (su tutti la Marceau e la nonna). Poi una musica invitante (anzi, un cult del genere) e una discreta regia.

Galbo 15/04/08 19:02 - 12393 commenti

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A distanza di parecchi anni dalla sua realizzazione, si può considerare un ritratto piuttosto riuscito (benchè edulcorato) della realtà adolescenziale. Commedia piuttosto furba ma indubbiamente ben realizzata, girata su una sceneggiatura ben scritta e con personaggi che "bucano" lo schermo per simpatia, il film non è certamente un capolavoro ma opera senz'altro godibile che resiste alla prova del tempo.

Ciavazzaro 14/09/08 13:33 - 4770 commenti

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Orrendo. Sicuramente un titolo di culto per i giovani degli anni '80, ma oggi questo film sentimentale appare terribilmente invecchiato, inguardabile (e non perché io sia della generazione '90, dal momento che apprezzo molto gli 80's). Resta simpatica la nonna della protagonista.

Lele Emo 14/09/08 15:39 - 184 commenti

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Immortale. Spaccato sull'adolescenza sì ma anche sui contesti sociali. Visto oggi genera una riflessione pesante, soprattutto quando si vede che il peccato più grave commesso dal padre è quello di avere l'amante e che le festicciole dell'epoca concedevano come maggior trasgressione "la sigaretta". È certamente addolcito, ma rimane un cult, per aver colto un momento magico della nostra storia contemporanea, quando un pizzico di umana sensibilità c'era ancora e la voglia di riscatto scalava le marce su qualsiasi altro aspetto della quotidianità.

Lovejoy 15/09/08 18:03 - 1823 commenti

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Un film entrato di prepotenza nella storia del cinema sentimentale, non fosse altro per la celeberrima canzone di Richard Sanderson "Reality". La pellicola è poca cosa, nonostante gli interpreti all'altezza della situazione (bravo e simpatico Brasseur) e qualche gag a segno. Ma rivisto oggi è meno appassionante di quel che si crede. Un filo superiore al secondo capitolo, comunque.

Pigro 21/09/08 09:32 - 9666 commenti

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Ragazzina di fronte ai primi innamoramenti con compagni di scuola, mentre i genitori sono in crisi sentimentale. Il film è furbetto, ma anche sincero nella descrizione delle torme di adolescenti che si gettano spasmodicamente in feste e discoteche. Un bel mix per teenager sognatrici, che non dimentica la realtà. La spietata ironia dell’ultima scena, che spiazza un lieto fine che comunque nessuno spettatore avrebbe aspettato, dà il giusto segno della leggerezza non superficiale di questo film.

Markus 12/02/09 12:47 - 3687 commenti

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Uno dei pochi film francesi che hanno fatto breccia in Italia, ma in questo caso anche dovunque. “Il tempo delle mele”, così è stato curiosamente rititolato quello che nel mondo è uscito come “La boum”. Geniale sceneggiatura, che abbozza al sentimentalismo adolescenziale (perfettamente incarnato dalla debuttante Sophie Maerceau, che in questo film ha trovato la sua fortuna ma anche il suo limite). Cast di contorno perfetto nel quale spicca il simpatico Brasseur, talvolta prestato al nostro cinema popolare.

Brigitte Fossey HA RECITATO ANCHE IN...

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Belfagor 4/12/09 13:01 - 2690 commenti

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Film leggero, che magari per noi degli anni '90 ha poco da dire ma che conserva comunque un fascino ironico e al giorno d'oggi quasi ingenuo. Probabilmente ciò è dovuto ad una fine sensibilità che non scade nel sentimentalismo (vedi anche il finale). La storia è molto semplice, ma gli attori la portano bene in scena. Ottima per il ruolo la Marceau, molto bravi Brasseur e la Fossey nel ruolo dei genitori (anche se il personaggio migliore rimane la simpatica bisnonna interpretata dalla Grey).
MEMORABILE: "Reality" al mangianastri e molte battute azzeccate di Denise Grey.

Vstringer 2/01/10 20:04 - 349 commenti

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Un'icona del riflusso eighties, questo film di ragazzini apolitici e di genitori in crisi sentimentale, ritratto edulcorato dei tredicenni dell'epoca, forse un po' datato con gli occhi di oggi. Però anche un classico, a modo suo, leggero ma pepato quanto basta, con finezza d'Oltralpe e lampi di tenerezza: papà Brasseur, la frizzante bisnonna Grey, ed un ottimo cast di supporto assicurano un tasso di brio superiore alla media. Ci si diverte senza sbracare. Sophie Marceau 15enne all'esordio è già bellissima e recita tutto sommato dignitosamente.

Giacomovie 6/06/10 14:26 - 1398 commenti

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Con un leitmotiv di culto ed il fascino acerbo della Marceau il film resiste ancora nel mito dei teenager. In questo è aiutato anche da una qualità delle immagini che superava gli standard del periodo e che lo rende ancora gradevole alla visione. Un po' meno attrattiva risulta, invece, la trama, incentrata sul contrasto tra i primi pruriti adolescenziali e gli attriti genitoriali. Il ritmo è scorrevole ma disturba il frenetico accavallarsi di piccole sequenze. E si cerca di accattivarsi la simpatia del pubblico con certi ammiccamenti scenici. **!

Stefania 16/07/10 21:53 - 1599 commenti

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Stessi anni: Vic e Christiane F., tempo delle mele e tempo delle pere, due facce della realtà adolescenziale, sicuramente due facce del disimpegno, del riflusso, tra autodistruttività e perbenismo... Noi ragazzetti delle medie eravamo affascinati da entrambe queste icone! Questo film lo adoro, ha dialoghi ottimi, ha il ritmo frizzante e veloce che è il ritmo della vita e del cuore di un'adolescente, tra entusiasmi improvvisi e fugaci tristezze. Finale giustamente non risolutivo, siamo nella felice dimensione dell'effimero! Leggero ma sagace.

Lucius 9/09/10 01:56 - 3015 commenti

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I primi turbamenti dell'adolescenza, il primo amore che non si scorda mai, in questa tenera e riuscita pellicola che ha emozionato milioni di spettatori, riscuotendo un inaspettato enorme successo. Delicato ritratto adolescenziale che si apre sui banchi di scuola per proseguire nel giorno del compleanno della quattordicenne protagonista, con sequenze capaci di commuovere ancor oggi. Cult la scena delle cuffiette in discoteca. Indimenticabile.

Disorder 24/10/10 16:49 - 1416 commenti

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Buon film adolescenziale, deve lo status di cult al fatto di essere uscito in un momento ben preciso: l'inizio degli anni 80. La stagione della contestazione è morta e sepolta, la famiglia tradizionale scricchiola e questi nuovi giovani hanno poche alternative: adeguarsi e vivere spensieratamente come fa la nostra Vic, oppure rifiutare totalmente la realtà e autodistruggersi come faceva la coetanea Christiane F ne I ragazzi dello Zoo di Berlino. Due facce della stessa moneta, due simboli del nuovo corso e del riflusso. Non perfetto, ma importante.
MEMORABILE: La scena delle cuffiette alla festa; l'arzilla bisnonna di Vic che sfreccia in Renault 5.

Myvincent 7/03/11 18:22 - 3741 commenti

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Prototipo del filone adolescent-movie, il film ebbe un impatto di pubblico e un risvolto sociale davvero imponente all'inizio degli anni 80. Personaggi giusti (del resto scovati e scelti dopo snervanti, lunghissimi provini), tempi azzeccati e una colonna sonora altrettanto incisiva. Ma quando si parla di giovani in erba si rischia sempre di essere convenzionali e di non andare veramente nel profondo. Anche qui.

Domino86 7/03/11 10:26 - 607 commenti

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Il film è diventato un classico nel suo genere (la commedia sentimentale giovanile), la maggior parte di noi conosce o, almeno una volta, ha fatto riferimento alla pellicola e alla sua colonna sonora. Tuttavia posso anche dire che, proprio per questo motivo, mi aspettavo qualcosa di più (forse le mie aspettative erano troppo alte). Fantastica la bisnonna.

Trivex 4/03/11 18:05 - 1744 commenti

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Visto per la prima volta una domenica pomeriggio, in piedi, al cinema: al ritorno ero perso nelle nebbie del sentimento. Rivisto ieri sera, ho trovato più simpatica la parte del rapporto tra i genitori rispetto a quella dell'adolescente inquieta e variabile. Senza andare oltre, si può dire che il film meriterebbe due pallini e mezzo, ma ne prende uno in più a causa del mito e del fascino giovanilistico, propiziatore dei primi flirt... quelli "seri".
MEMORABILE: La gamba ingessata! Il finale disarmante...

Nando 10/05/12 00:16 - 3814 commenti

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Un boom all'epoca, con la ninfetta Marceau intrigante interprete della intraprendente Vic. Certo, visto con gli occhi attuali appare infingardo e alliccato con una narrazione sdolcinata degli adolescenti. La colonna sonora fece epoca, ma la sua ipocrisia francese appare detestabile.

Claude Pinoteau HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina L'uomo che non seppe tacereSpazio vuotoLocandina Il tempo delle mele 2Spazio vuotoLocandina Il tempo delle mele 3Spazio vuotoLocandina Lo schiaffo

Luchi78 11/05/12 10:27 - 1521 commenti

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Beata innocenza! Spopolava tra gli adolescenti negli anni '80, oggi li farebbe ridere per l'eccessiva pudicizia. Mentre Sophie Marceau si gode la sua "Dreams are my reality" tutt'attorno le si muove un contorno di ottimi personaggi, spesso comici e sarcastici, adeguatamente scelti all'epoca per sviluppare una sceneggiatura che non è incentrata solo su una storiella adolescenziale. Godibile soprattutto il divertente Claude Brasseur, protagonista di divertenti situazioni. Ancora godibile nonostante gli attacchi del tempo.

Zender 17/08/12 09:45 - 315 commenti

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I primi amori d'una splendida tredicenne e i non sempre idilliaci rapporti tra i due genitori: un doppio binario (con larga preferenza di quello adolescenziale) che Pinoteau segue con brio, freschezza e spigliatezza. Attori al meglio delle loro possibilità, un'aderenza magnifica alla realtà del tempo, alle interrelazioni tra i sessi e una grande abilità nel descrivere un personaggio potenzialmente squallido come quello della bisnonna. Successo epocale e manifesto di una generazione. Sentimento, ironia e una "Reality" che ancora mette i brividi.
MEMORABILE: Cinema & patatine; Macchina da distruggere per proteggere l'alibi; Il finale beffardo, che non ti aspetti.

Fabbiu 11/11/12 15:44 - 2145 commenti

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Protagonista prossima ai quattordici anni, genitori in crisi e nonna libertina: situazioni prevedibili e furbe per un film che sembra cucito su misura per promuovere il singolo di Sanderson; ma allo stesso tempo la regia si snoda bene senza risultare mai bloccata in messaggi fini a se stessi, grazie alle buone interpretazioni (scoperta di Sophie Marceau) e simpatici personaggi; in piu occasioni c'è da storcere il naso, ma qualche scena è molto rappresentativa (il walkman, e in particolare il finale). Comunque meglio dei vari Moccia d'oggi.

Didda23 11/03/13 20:46 - 2426 commenti

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L'immedesimazione è fatto scontato anche se presenta un gap generazionale, perchè i primi impulsi, le prime feste e le prime bugie fanno parte dell'esistenza di qualsiasi essere umano. La sceneggiatura ha il gran pregio di descrivere con frizzantezza molte delle situazioni tipiche adolescenziali senza mai scadere nella lacrima facile. Scolastica la regia di Pinoteau, che svolge il proprio dovere senza affanno coaudiuvato da un cast brillante nel quale spicca l'indimenticabile Sophie. Il main theme è immortale, ma che scatole se riprosto 25 volte!

B. Legnani 6/09/13 22:52 - 5532 commenti

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La tentazione potrebbe essere quella di partire dalla "stupidità" dei 13-14enni, ma la constatazione che gli adulti, pure nel film, essendo più grandi, possono praticare stupidità più grandi, fa evitare il rischio. Film furbo ma azzeccato, con un Brasseur che conferma la sua bravura in più di un registro. Funzionano meno bene l'inverosimile - benché simpatica - nonna sprint e (forse) qualche attor giovane. Dico "forse" perché l'impaccio è pure parte dell'età. In fin dei conti, il "buono" ci sta.

Gabrius79 12/10/13 18:03 - 1427 commenti

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Piacevole e gustosa commedia francese rimasta (così come la canzone Reality e il titolo italiano diventato luogo comune) nella memoria di molti per la freschezza che riesce a regalare. Bene la giovane Marceau, ma i migliori rimangono sicuramente Claude Brasseur (molto bravo), Brigitte Fossey (bella e brava) e Denise Gray (impareggiabile e saggia nonna da antologia). C'è spazio per sorrisi e qualche lacrimuccia. Da rivedere.

Piero68 18/08/15 15:59 - 2957 commenti

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Cult adolescenziale assoluto per gli anni 80, complice anche la canzone di Sanderson, che divenne praticamente sinonimo di innamoramento. E' ovvio che la pellicola non ha retto al confronto con i tempi. Troppe diversità tra i 14enni di oggi e quelli di 35 anni fa. Storia leggera e frivola come del resto lo sono tutti i personaggi. Marceau, "vera" tredicenne all'epoca, fu la scelta vincente di Pinoteau, che seppe cogliere nell'esordiente tutte le sfumature necessarie a ricoprire il ruolo. Bravi anche Brasseur e la Fossey, credibili genitori.

Parsifal68 16/11/15 11:01 - 607 commenti

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Brividi adolescenziali e prime pene d'amore della tredicenne Vic, splendidamente interpretata da Sophie Marceau qui alla sua primissima prova d'attrice. Il film ha il pregio di essere veritiero perché raccontato con delicatezza, forse con qualche momento che poco centra con la storia, ma che nel complesso si lascia guardare con tenerezza per un periodo in cui gli adolescenti ancora si riunivano nelle feste casalinghe senza chiudersi nell'odierna solitudine hi-tech. Brasseur e la Fossey straordinari interpreti di "contorno". Cult.
MEMORABILE: La famosissima scena del lento ballato sulle note di "Reality".

Ginestra 22/01/18 10:59 - 53 commenti

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Film unico e indimenticabile per tutte le adolescenti. Oggi è anche un simbolo di stile per i vestiti Anni 80, le feste in casa (non esistono più) e la libertà (pure scomparsa) dei ragazzi di stare per conto loro senza telefonini né social distraenti. Insomma, da far vedere ai figli adolescenti per poi commentare "Ai nostri tempi..." con qualche giusta ragione. Sophie Marceau perfetta nella parte della lolita vitale. Tutti i personaggi in parte e dialoghi molto curati.
MEMORABILE: La scena del cambio di abito per la festa; La festa; La distruzione in profumeria.

Paulaster 25/01/19 11:57 - 4419 commenti

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Primi turbamenti sentimentali per una tredicenne. Tutto all'acqua di rose tra bacini, festine e pattini a rotelle. Per dare sostanza si affianca la crisi matrimoniale adulta ai consigli della nonnina moderna. Regia scolastica con ralenti degni di un fotoromanzo dove spicca la freschezza della Marceau. Finale in stile battistiano onesto e tragico per chi lo subisce ("un sorriso e ho visto la mia fine sul tuo viso"). Grande traino dalla canzone "Reality" e boom di incassi.
MEMORABILE: Lo scherzo del popcorn al cinema; La distruzione della profumeria; Il rock nelle cuffiette.

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Claudius 13/10/19 09:37 - 543 commenti

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Memorabile film (e straordinario successo di pubblico, ancora oggi) sui primi turbamenti dell'adolescenza che ha segnato un'epoca (le luci colorate, i genitori sotto casa, il tema portante. Ulteriore valore aggiunto lo danno il cast (non solo la tenerissima Marceau, ma anche Brasseur e la Grey) e la location parigina. Emblematico il finale di un film che si rivede sempre volentieri.
MEMORABILE: "Ma che cos'ha?" "Tredici anni"; La scena delle cuffie; Il cambio d'abito.

Noodles 1/04/20 17:53 - 2228 commenti

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Inutile dissertare sulla tecnica (comunque buona). Il film è abilissimo a risvegliare in noi le nostalgie che tutti abbiamo per l'adolescenza e la gioventù. I primi amori, le prime feste, le prime uscite e, perché no, le prime delusioni. Un'età strana, l'adolescenza, sintetizzata perfettamente dalla scena finale. Il "Tempo delle mele" è questo. Un film semplice ma che meglio di tutti ha parlato e di noi. Con un'ottima confezione. E con una Sophie Marceau che ancora fa sognare.

Camibella 3/09/20 12:50 - 277 commenti

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Commedia tenera e delicata imperniata sulle pene d'amore della tredicenne Vic, ben interpretata dall'esordiente Sophie Marceau. Il tempo però è tiranno ed è strano vedere oggi le feste in casa con i genitori costretti a sloggiare o altre facezie adolescenziali tipiche degli inizi anni '80. Notevoli le interpretazioni dei bravi Brasseur e Fossey nonché della nonnina (anzi bisnonnina) sprint Denise Grey. passabile il sequel.
MEMORABILE: Vic e Mathieu ballano il lento sulle note di "Reality".

Michdasv 3/07/21 13:35 - 117 commenti

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Una incantevole e già bravissima Sophie Marceau rischia di distrarre dal vero argomento del film, che non è la generazione dei figli tredicenni ma quella dei genitori, ciascuno a metà strada tra divorzio, mezza età, traumi sessantottini, liberalismo, conservatorismo e dubbi d'ogni genere. Bravissima, sebbene inevitabilmente in ombra, l'amica Pénélope (Sheila O'Connor). Film distante anni luce dalle produzioni statunitensi per l'evidente distanza che c'è tra europei e americani nel concepire e rappresentare l'adolescenza. Bellissimo. Da guardare mille volte.
MEMORABILE: I padri sotto la casa dove si svolge la Boum.

Dzekobsc16 10/08/22 10:59 - 46 commenti

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Doveroso inserire questo film tra le cento pellicole da vedere almeno una volta nella vita. Non è un capolavoro assoluto, i difetti ci sono, sia chiaro - trama semplice semplice, regia non proprio straordinaria - eppure, quando tutto termina, in bocca resta il buon sapore di un gioiellino che ha fatto scuola. Sophie Marceau brava e di una bellezza innocente, Brasseur e Fossey genitori simpatici e profondi, mentre il contesto è ben ricostruito. Poi, quando parte "Reality", ci si lascia trascinare dalla melodia e si torna tutti un po' ragazzi. Candido.
MEMORABILE: L'interpretazione spontanea di Sophie Marceau, perfetta nei panni di Vic; "Reality" di Richard Sanderson.

Androv 17/07/23 12:53 - 195 commenti

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Film all'epoca snobbato e spacciato come commediaccia adolescenziale, è più profondo di quanto sembri, analizzando l'animo dei giovani dei primi anni 80, molto diversi dai genitori, e le prime devastazioni sociali prodotte dalla "normalizzazione" del divorzio. I ragazzi e gli adulti sono bravissimi, la Marceau è una star nata. Il brano "Reality" ha fatto sognare una generazione e, rivisto oggi, il film rende ancora molto bene, lasciando intendere un concept e una realizzazione moderni, nonostante il basso budget.
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  • Discussione Zender • 7/10/12 10:06
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Per quanto mi riguarda un grandissimo della commedia (almeno per quanto riguarda i primi due tempi delle mele). Non lo facevo così anziano. Mi aspetto invece che Markus lo ricordi qui per il numero 3 e completi l'omaggio :)
    Ultima modifica: 8/10/12 08:40 da Zender
  • Discussione Markus • 8/10/12 09:05
    Scrivano - 4775 interventi
    E’ morto Pinoteau? Mi dispiace davvero…
    Anch'io sinceramente non me lo facevo così anziano. Noi italiani lo conosciamo solo per Il tempo delle mele (compreso il n.3 da me tanto amato).
  • Curiosità Buiomega71 • 11/09/17 18:59
    Consigliere - 25998 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71 il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima visione Tv (domenica 14 dicembre 1986) di Il tempo delle mele:

  • Curiosità Samuel1979 • 1/09/18 10:29
    Addetto riparazione hardware - 4188 interventi
    Sulla parete della redazione in cui lavora Françoise Beretton (Fossey) campeggia l'immagine del libro "Deux pour vaincre" (1979), di Eugene Riguidel e Gilles Gahinet:

  • Curiosità Lucius • 18/01/19 09:42
    Scrivano - 9051 interventi
    Direttamente dall'archivio cartaceo Lucius, il flano originale del film:

  • Homevideo Carlitos • 20/01/20 14:52
    Galoppino - 80 interventi
    L’edizione dvd Dnc e la vhs General presentano due differenza.
    - Nel DVD troviamo i titolo di testa normali. Mentre nella vhs General sono stati sostituiti da titoli Italiani in carattere verde (probabilmente il master utilizzato è quello realizzato per i cinema).
    - C’è una battuta che manca nel DVD Dnc : quando l’amica di Sophie a inizio film, osservando il professore di tedesco esclama “Sembra King Kong”.
    Nella Vhs General è presente questa battuta mentre nel DVD si sente solo “King Kong” e poi stacco su inquadratura del professore della lavagna. Confermate anche voi o è il mio dvd che salta ?
  • Discussione Zender • 3/07/21 17:26
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Michdasv, nel commento scrivi:

    Bravissima, sebbene inevitabilmente in ombra, l'amica Françoise (Brigitte Fossey)

    Françoise (Brigitte Fossey) è la madre di Vic, a chi ti riferisci?
  • Discussione Michdasv • 4/07/21 11:45
    Galoppino - 285 interventi
    Zender ebbe a dire: 
    Michdasv, nel commento scrivi:

    Bravissima, sebbene inevitabilmente in ombra, l'amica Françoise (Brigitte Fossey)

    Françoise (Brigitte Fossey) è la madre di Vic, a chi ti riferisci?
    scusa mi sono confuso a causa di una Françoise della vita reale. Intendevo dire che è bravissima e molto spontanea, pur non essendo bella come Sophie Marceau, l'allora tredicenne Sheila O'Connor, che interpretava l'amica Pénélope. Nel dvd (edizione 2005) le fanno alcune interviste abbastanza interessanti (dvd reclamizzato appunto con la scritta "Oltre 90 minuti di contenuti speciali" tra cui spicca la sezione "Special: il tempo delle mele e i suoi Protagonisti" (ma siccome nel frattempo la Marceau aveva altro da fare, la maggior parte delle interviste sono alla O'Connor)

  • Discussione Zender • 4/07/21 18:33
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Ok, così torna, corretto grazie.
  • Musiche Lucius • 28/11/22 11:54
    Scrivano - 9051 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa Collezione Lucius, il 45 giri originale:

    [img size=300]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images63/reality.jpg[/img]
    Ultima modifica: 28/11/22 14:14 da Zender