La città dei morti - Film (1960)

La città dei morti
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Forse Hitchcock non lo sapeva, ma pochi mesi prima del suo PSYCO in Inghilterra c'era già chi impostava la propria storia allo stesso modo: “Quando mai si è vista la protagonista che muore a metà film?”, amava ricordare il Maestro... Ecco dove si era vista: si chiama Nan Barlow, la Marion Crane della situazione, ed è una bionda studentessa che si reca nel paesino sperduto di Whitewood a cercar tracce dell'antica stregoneria che lì si praticava. Appena arrivata, di notte, nella nebbia, prende alloggio al Bates Motel scoprendo che si chiama invece Taverna del Corvo, ma è una locanda altrettanto...Leggi tutto spettrale... Ad accogliere la giovane non il buon Norman ma l'antica strega che avevamo visto bruciare nel prologo, evidentemente reincarnatasi. Chi tra lei e lo psicopatico hitchcockiano è il più pericoloso? Difficile dirlo, visto che entrambi si rendono responsabili della coltellata assassina. Il fratello della ragazza scomparsa, non avendo più notizie della sorella, raggiunge a sua volta il paese maledetto e indaga, mentre il professore (Lee) che aveva raccontato alla poveretta del posto, si scopre avere legami non così indiretti con Whitewood. Tutto immerso in un'atmosfera cupa, in una notte senza fine che la splendida fotografia in bianco e nero di Desmond Dickinson esalta evidenziando la fitta, bassa nebbia che avvolge le strade deserte del paese, THE CITY OF THE DEAD rivela sì la sua natura di film girato quasi tutto in studio (i soliti Shepperton), ma sa sfruttare bene i contrasti di luce e le poche scenografie dando vita a un horror in piena regola, classico e affascinante. Certo, si dirà, in fondo è la solita storia della strega che manda maledizioni a chi la brucia e si reincarna 300 anni dopo con le conseguenze del caso, ma va detto che le buone interpretazioni, con la megera dallo sguardo acuto che ha il volto e la flemma di Patricia Jessel, e soprattutto la corretta regia di uno specialista come John Moxey, permettono al film di condurre in porto la storia discretamente convogliandola nello spettacolare finale al cimitero (che a dire il vero solo i virtuosi chiaroscuri della fotografia impediscono appaia un po' tanto ridicolo). Christopher Lee non si vede molto ma ha un ruolo importante nella vicenda e surclassa gli altri in carisma. Non mancano il prete cieco, la governante muta, l'accompagnatore fantasma e altri personaggi tipici che invitano chiunque si diriga verso Whitewood a rinunciarvi. Nessuno li ascolterà, ovvio. Per l'epoca un buon horror, oggi inevitabilmente datato e statico, prodotto da quei Rosenberg e Subotsky che di lì a breve fonderanno la Amicus.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 9/10/09 DAL BENEMERITO CIAVAZZARO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 12/11/15
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Ciavazzaro 9/10/09 11:39 - 4770 commenti

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Non è ancora una produzione Amicus ma è quasi come lo fosse; è una bella storia di streghe e riti satanici girata in un ottimo bianco e nero e con le inquietanti scenografie del villaggio di Whitewood sempre immerso nella nebbia. Moxey confeziona un ottimo horror. Perfetta la Jessel strega, c'è il buon Lee. Sicuramente da guardare.
MEMORABILE: I monaci, il sacrificio.

Digital 13/08/11 14:45 - 1257 commenti

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Una studentessa si reca in un villaggio del New England per compiere alcune ricerche riguardanti la stregoneria ma dovrà guardarsi le spalle da una setta satanica. Horror ammantato da una notevole atmosfera lugubre e che non manca di creare tensione. Beneficiando di una regia capace e di un buon cast, il film, nonostante pecchi di una vicenda risaputa, può dirsi ampiamente riuscito. Bello il finale, con l'immancabile rogo purificatore.

Von Leppe 23/06/18 19:05 - 1262 commenti

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Malgrado si noti la povertà dei mezzi in questa produzione inglese, la ricostruzione e l'atmosfera del villaggio del New England, Whitewood, sono davvero riusciti, con le vecchie e poche case in legno che emergono dalla nebbia e dall'oscurità. Ottimi anche gli ingredienti della trama, che comprende streghe e messe nere. Il prologo, in cui spicca Patricia Jessel nel ruolo della strega (davvero azzeccata), è notevole, mentre andando avanti con la storia il film perde qualche colpo.

Rufus68 1/02/19 20:45 - 3842 commenti

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Un piccolo horror abile a fare del budget ridotto un punto di forza: chiaroscuri e brume evocano felicemente un mondo "altro" dove vigono regole demoniche contrarie e ultraterrene. Purtroppo la sceneggiatura non è mai all'altezza: non c'è vera progressione drammatica e i pochi snodi della trama rimangono prevedibili. Notevoli, invece, i protagonisti: da Lee, col suo profilo severo e aristocratico, a una convincente Jessel (di rilievo l'assonanza con Jezebel).

Mco 17/08/20 17:38 - 2327 commenti

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Christopher Lee riesce a lasciare il segno anche se sullo schermo compare per pochi minuti, premessa che viene rispettata pure nel film de quo. Qui la vera protagonista non ha un'identità attoriale, è la stregoneria. Essa ammorba la scena sin dall'incipit, potente ed efficace, transustanzia a bruma lungo la strada che conduce al villaggio di Whitewood ed esplode nell'infuocato epilogo. La St. John è graziosissima nella sua sprovvedutezza, la Jessel fascinosamente minacciosa. L'opera di Moxey perde nel tragitto un po' della sua carica esplosiva ma resta ugualmente più che discreta.
MEMORABILE: La maledizione lanciata sul fuoco della pira.

Trivex 14/04/21 14:45 - 1744 commenti

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Dipinto in un ottimo b/n, è un formale horror d’altri tempi, ben realizzato e interpretato. La cittadina misteriosa è sempre avvolta in un manto nebbioso che emana un freddo sentore di mistero e di morte. Non sembrano cedere nemmeno alla luce diurna, le tenebre della strega. Secco e nerboruto è il passaggio dal luminoso mondo dei vivi, con i suoi drink e le sue feste, a quello dei morti, ove alberga esclusivamente la tetra malvagità di una figlia del demonio che ambisce esclusivamente a perpetuare se stessa. A tratti un po’ verboso, ma sarà un piacere per gli specialisti del genere.
MEMORABILE: L'autostoppista misterioso; La nebbia perpetua; L'ottimo finale "infuocato".

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  • Homevideo Ciavazzaro • 10/10/09 12:20
    Scrivano - 5591 interventi
    La versione americana intitolata Horror Hotel dura 2 minuti in meno della versione originale intitolata City of the dead tagliando scene dal prologo.

    Fonte:Imdb
  • Homevideo Digital • 17/05/12 09:57
    Portaborse - 3997 interventi
    Dvd della Cult Media disponibile dal 11/07/2012.
    Spero che non sia una bufala, perchè il solitamente affidabile Terminal Video non sbaglia, ma ad esempio, l'altro giorno aveva messo "Il mostro del museo delle cere", ma ieri è sparito in favore del film di John Llewellyn Moxey : non che mi dispiaccia perchè come si evince dal mio commento, l'ho trovato assai bello, però ecco, se usciva anche quello di Bud Townsend, ero più contento. :D
    Ultima modifica: 17/05/12 10:00 da Digital
  • Homevideo Zender • 17/05/12 15:27
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Sarebbe fantastico: ricercatissimo come film, questo! E' tanto che vorrei vederlo.
  • Homevideo Digital • 19/06/12 10:38
    Portaborse - 3997 interventi
    Il dvd è stato purtroppo rinviato a data da destinarsi.
    Che si siano accorti dell'irreperibilità della traccia italiana ?
    Delusione!