Ubaldo Terzani horror show - Film (2009)

Ubaldo Terzani horror show
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 7/10/09 DAL BENEMERITO CAPANNELLE
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Capannelle 24/04/11 23:48 - 4399 commenti

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Bisogna aspettare un'ora di non-cinema, fatto di ritmo compassato, situazioni didascaliche e dialoghi puerili, per arrivare a qualcosa di divertente e cioè l'esplicitazione del giogo in cui lo scrittore affermato ha trascinato il giovane "regista intellettuale di sto ca...o". Ripeto, divertente e non pauroso. Qua e là i soliti incubi infilati a forza, un paio di effetti sanguinolenti (by Stivaletti) e le immancabili citazioni cinefile per arruffianarsi i patiti. Non male l'allucinato Sassanelli e le musiche.
MEMORABILE: Tutti i complimenti che lo scrittore rivolge al regista nel finale del film.

Manowar79 29/04/11 10:59 - 309 commenti

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A prescindere da quell'impostazione da fiction, che andrebbe rimossa una volta per tutte (e non mi riferisco soltanto ad Albanesi), mi trovo costretto a dover stroncare la terza prova di questo giovane regista la cui opera seconda, tutto sommato, non mi era dispiaciuta. Lo spunto metafilmico è buono, anche se la progressiva sudditanza del protagonista nei confronti del folle carisma di Terzani è materiale già visto, sia in forma di Cadillac che di 33 giri. Attori scadenti (la Gigante su tutti) e situazioni telefonatissime completano l'opera. Peccato.
MEMORABILE: Le citazioni: innumerevoli, esageratamente esplicite e forzate.

Mco 2/05/11 15:27 - 2324 commenti

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Il nostro Albanesi ci riprova, dopo il fortunato (fuori dai nostri confini di genere sempre più ristretti) Il bosco fuori. Qui ci si butta a capofitto in un contesto che fa tanto Lucio Fulci vecchia maniera con un folle assassino che attende le proprie vittime in quell'ambiente (la casa) che al contrario dovrebbe rappresentare la sicurezza. Bella prova per Sassanelli (anche se leggermente sopra le righe) e particina per la bella (e quasi sempre scalza) Gigante, che offre una prova da scream queen de noantri! Buon film e belle musiche.
MEMORABILE: In tv passano immagini tratte da Un gatto nel cervello di Lucio Fulci, gentilmente concesse da Curti-Minerva.

Ghostship 4/05/11 23:55 - 394 commenti

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Onesto film di genere che costituisce un volenteroso distinguo nel piatto panorama della produzioni nostrane. Il budget purtroppo è risicato, le prove attoriali sono quelle che sono (a me Sassanelli sta veramente simpatico, ma non può interpretare un personaggio come quello del film, se non stando sopra le righe di un paio di spanne). La crew di Albanesi è collaudata e merita solo incoraggiamenti, ma i margini di miglioramento sono enormi e devono essere rincorsi.

Greymouser 13/05/11 18:36 - 1458 commenti

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Mi era piaciuto molto Il bosco fuori, dove Albanesi mostrava piglio disinvolto e si manteneva lontano dal solito asfittico provincialismo di molti registi nostrani. Questo invece non mi ha convinto. Troppo schematica e prevedibile la storia, troppo forzate le citazioni a secchiate, troppo artificiose le recitazioni. Non tutto è colpa di Albanesi, sia ben chiaro: gli attori e le risorse che può avere quelle sono. Ma il talento c'è, anche se in questo caso la regia sa troppo di fiction televisiva. Aspettiamolo ancora ad una prossima prova.

Cotola 17/07/11 22:40 - 9013 commenti

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Inconsistente horror tricolore, privo di mordente e di attrattive. I demeriti vanno equamente spartiti: la regia è piatta e televisiva (Albanesi aveva fatto meglio nel più ruspante il bosco fuori che non era comunque un granché); la sceneggiatura è scadente, prevedibile (per una volta tutto è come sembra) con dialoghi spesso goffi. Tra gli attori Sassanelli se la cava, Soleri fa quel che può, mentre la Gigante non è pervenuta. L'unica cosa egregia sono gli splatterosi effetti speciali, ma non c'è da meravigliarsi visto che li firma Stivaletti.

Beyond87 20/09/11 00:27 - 34 commenti

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Più compatto del precedente, soprattutto nella commistione dei generi, ma ancora una volta non ci siamo. Albanesi è un bravo regista ma solo per metà. È evidente un'ispirazione autobiografica, la rappresentazione di un giovane regista alle prese con produttori intransigenti. Ma l'intreccio sa di già visto, richiamandosi chiaramene al romanzo di formazione. L'epilogo è da manuale. Assai scontate anche le musiche: possibile che non si riesca ad uscire dai cliché?

Didda23 9/12/11 13:16 - 2426 commenti

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Albanesi mostra una buona predisposizione nell'uso dell'immagine: in effetti gioca molto bene con il mezzo, regalando allo spettatore delle inquadrature soddisfacenti. Purtroppo la resa visiva globale, inficiata molto probabilmente dal budget, è paragonabile a qualsiasi fiction nostrana. Se da un lato Sassanelli dimostra di possedere un certo spessore artistico, non si può dire altrettanto della Gigante (nulla da dire sulla bellezza). Manca assolutamente la tensione e lo sviluppo del plot è pressochè imbarazzante in termini di originalità.

Ryo 5/03/12 14:42 - 2169 commenti

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Un horror che di sicuro non ha la fotografia dalla sua parte. La prima cosa, disturbante, che salta subito all'occhio, è l'immagine sempre tutta a fuoco (tranne qualche volta), uno stile che può non piacere. Il meraviglioso trucco e lo splatter ad opera di Sergio Stivaletti risultano credibili nonostante l'illuminazione sia sempre molto accentuata per un horror. Sceneggiatura nella media, sarebbe stata meglio con dialoghi un po' più intelligenti. Discreto cast, anche se il protagonista ha sempre la stessa espressione.
MEMORABILE: Il protagonista ha sempre la stessa espressione, addirittura anche quando dorme mentre Terzani si diverte con la sua donna!

Undying 29/04/12 22:44 - 3807 commenti

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Non è facile imbastire un horror intelligente, che si mantiene sui binari del verosimile anche quando critica la situazione attuale delle produzioni italiane (l'interessante incipit con il produttore). Eppure Albanesi, stavolta lontano dalla visceralità dell'opera precedente, riesce a centrare il bersaglio. Lo fa con l'aiuto di uno strepitoso Paolo Sassanelli, attore destabilizzante per come si propone -una volta tanto- in malefica veste. Riuscito: per i colori, la tensione crescente, i riferimenti al cinema di genere, la soundtrack e l'esplosione splatter curata da un eccellente Stivaletti.

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Cinno88 1/06/12 20:45 - 5 commenti

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Seconda prova per Gabriele Albanesi e nuovo centro per questo autore, ormai confermato come l'alfiere del nuovo horror made in Italy. Stavolta la storia si fa più corposa e il lavoro sulla sceneggiatura più attento, grazie anche alla presenza di due ottimi attori come Sassanelli e Soleri. Unica nota dolente forse solo la Gigante, che spesso sembra smarrita. Ma grande finale tutto da gustare che va a chiudere una nuova opera matura e compatta.

Corinne 28/06/12 23:07 - 420 commenti

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Passino l'atmosfera e la fotografia da fiction, passi la recitazione mediocre (imbarazzante, nel caso della Gigante) e passi anche che quello che poteva essere raccontato in 40-50 minuti è stiracchiato per raggiungere la canonica ora e venti... Quello che non va è proprio la storia, mal raccontata e che lascia l'amaro in bocca a chi si aspettava un ultimissimo twist, anche banale. Sarei forse più indulgente nei confronti del regista se il suo Il bosco fuori non mi avesse invece piacevolmente impressionata.

Orson 9/08/12 15:20 - 120 commenti

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Coraggiosa opera seconda per Albanesi, che mette da parte gli estremismi splatter del Bosco fuori a favore di un approccio più meditato e riflessivo, più thriller che horror, più dialogico che d'azione. Il risultato può spiazzare, ma è assolutamente riuscito per come riesce a coinvolgere e ad avviluppare nella storia. I limiti del film sono solo nel budget: erano necessari attori di serie A e una fotografia superiore. Albanesi tuttavia si erge a intellettuale dell'horror e si mostra ben più maturo dei suoi epigoni (i frivoli Eaters e Paura 3d).
MEMORABILE: Il taglio della gamba nella vasca da bagno; Il finale antonioniano.

Hackett 29/08/12 07:49 - 1865 commenti

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Albanesi ha il pregio di persistere lungo la via dell'horror e migliora un po' rispetto al suo film precedente ricercando stavolta una trama con un minimo di intreccio e un racconto fatto più di attesa che di splatter fine a se stesso. Purtroppo a tradirlo ancora sono gli aspetti eccessivamente televisivi della recitazione e dei mezzi tecnici, la brama di arrivare a qualche effettaccio e la poca cura per i dettagli. Il rischio di rimanere una promessa non mantenuta dell'horror è concreto.

Kazanian 5/10/12 18:58 - 48 commenti

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Interessante horror del giovane Albanesi, con una prima parte abbastanza intrigante, che non annoia nonostante sia un po' piatta. Il cast, con Sassanelli e Soleri fa venire in mente l'ispettore Coliandro durante la visione e per questo la scelta di due altri attori forse avrebbe giovato ulteriormente al film. Però il risultato è convincente.

Von Leppe 31/12/12 23:27 - 1259 commenti

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Divertente il rapporto tra il giovane regista e lo scrittore Ubaldo Terzani: ricorda quello di Carlo Verdone e l'architetto Manuel Fantoni in Borotalco, almeno nella prima parte del film. Ottimi gli effetti speciali di Sergio Stivaletti (la scene propriamente horror e splatter sono la parte migliore del film), mentre la fotografia è la cosa peggiore: fredda, poco cinematografica, non crea nessuna atmosfera, tranne in alcuni esterni nebbiosi in campagna e dentro il casolare. Buone le musiche.

Pinhead80 23/04/13 14:29 - 4720 commenti

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Una cosa è certa: Albanesi si è guardato molto del cinema horror che conta, da Carpenter ad Argento fino a Fulci. Lo dimostrano i riferimenti continui alle opere di questi grandi registi. Il film è piacevole e le atmosfere buone. Il personaggio caratterizzato da Sassanelli ruba lo schermo agli altri protagonisti ed è la calamita diabolica che permette allo spettatore di guardare il film con un certo interesse. Il cinema horror italiano è vivo.

Puppigallo 6/02/14 15:56 - 5259 commenti

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Mediocre pellicola, dove l'alone di mistero che avvolge il singolare scrittore si dissipa piuttosto rapidamente a causa di una recitazione troppo forzata e di una penuria di idee, che finisce per minare la narrazione. E non bastano certo i flash horrorifici, nonostante la fattura degli effetti sia buona. In più, i personaggi di contorno sono grezzi, caricaturali, su tutti, l'altro giovane sceneggiatore, in competizione col protagonista (un'improponibile macchietta). Il finale poi, se non è telefonato, poco ci manca. Dalla sua ha il fatto che si riesca a vedere senza penare eccessivamente.
MEMORABILE: Lo scrittore considera Clive Barker un mediocre, anche perchè non segue il suo particolare "processo creativo".

Andypanda 8/12/15 19:54 - 29 commenti

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Io dico che Gabriele Albanesi ha del talento. E' vero, questo sembra più un prodotto televisivo che un'opera cinematografica (in effetti gli attori vengono dalla tv), ma tutto sommato si lascia guardare. Il mefistofelico Terzani (Paolo Sassanelli) ha il giusto carisma, Soleri è ben calato nella parte e la Gigante ci mette la bella presenza. La storia non è originalissima, ma è raccontata bene e gli effetti speciali sono buoni.

Trivex 9/07/18 10:27 - 1740 commenti

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Poco predisposto alla visione causa il brutto precedente lavoro, assisto invece a un film complessivamente buono e dotato di elementi che non possono che appagare l'appassionato "di genere". Albanesi fa indossare magliette di "festivalHorror" al protagonista e poi lo immerge in una dimensione alterata, eccessiva e pericolosa. Dalla "purezza" dell'horror dei "ragazzi" alla morbosità di quello dei "vecchi" che frequentano festini con attricette e produttori senza scrupoli e morale. Poi alla fine la degenerazione si farà assoluta.
MEMORABILE: Il "vecchio" e la sua voce suadente; Il finale, forse troppo sopra le righe ma sicuramente efficace.

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Gabigol 6/02/19 14:10 - 571 commenti

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Nessuna rinascita del cinema italiano di genere, che parrebbe morto e sepolto; semplicemente un film piacevole, indirizzato agli amanti dell'horror vecchio stampo (Argento e Fulci citati a raffica). Si vivacchia con l'evidente ristrettezza di budget e l'incostanza attoriale, ove solamente Sassanelli, pur sopra le righe, convince con il sorriso sornione. Forse occasione sprecata, nonostante un paio di stilettate verso il sistema vengano elargite dallo stesso Albanesi per la mancata collaborazione con Eraldo Baldini e difficoltà varie.
MEMORABILE: Tutte le sequenze gore firmate da Stivaletti; "Regista intellettuale di stocazzo!"; Il dialogo al bar tra produttore e protagonista.

Anthonyvm 9/02/19 18:55 - 5640 commenti

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Dopo il volenteroso ma brutto Il bosco fuori, Albanesi ci riprova con un horror metacinematografico più ambizioso, ma poco riuscito. Il punto di partenza era piuttosto interessante, anche se non molto originale (la seduzione del male, lo scrittore maledetto), le frequenti citazioni al cinema di genere sono divertenti, purtroppo però l'economia della realizzazione e lo script banale che non riesce a slegarsi dai luoghi comuni (e non sa neanche piazzare qualche salvifico colpo di scena) affondano l'insieme. Un po' noioso, ma meglio dell'esordio.
MEMORABILE: La ragazza del protagonista gli strappa via il labbro inferiore in un bacio gore; Terzani che seduce il ragazzo; Il finale artigianalmente splatter.

Magerehein 12/02/22 11:57 - 986 commenti

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Insipido horror italiano. Ok, era necessario del tempo per far adattare il protagonista (qui poco espressivo, e passa pure buona parte del film in stato di incoscienza...) alla compagnia di Sassanelli (inizialmente mefistofelico, ma poi scade nel macchiettistico), ma l'opera impiega davvero troppo a decollare. Gli effetti gore di Stivaletti sono sempre validi, ma sono preceduti da diverse situazioni dimenticabili (la discoteca) o pretestuose (fedele, la fidanzata del protagonista...) che paiono messe lì giusto per fare minutaggio. Nel complesso mediocre.
MEMORABILE: "Regista intellettuale di stoc***o!"; La stilografica nell'occhio.
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  • Discussione Undying • 2/02/10 00:57
    Risorse umane - 7574 interventi
    Brainiac ebbe a dire:
    Sembrerebbe molto divertente, anche se detesto le storie su scrittori-registi maledetti che a quanto pare vanno molto di moda...

    Il tema è un classico, e come avrai notato rientra nello stile del promettente Albanesi, regista di nuova generazione in grado di coniugare vecchie tendenze "di genere" con uno stile moderno e dinamico: si spera che i produttori possano riporre sempre più attenzione a questi nuovi autori (vedi anche il debutto di Campanini) in modo tale che gli stessi possano accedere ai mezzi necessari per realizzare un film competitivo e di qualità.
    La grinta, il coraggio e la conoscenza del mezzo cinematografico non gli mancano di certo...
    Ultima modifica: 2/02/10 01:01 da Undying
  • Discussione Brainiac • 2/02/10 01:07
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    Undying ebbe a dire:
    Brainiac ebbe a dire:
    Sembrerebbe molto divertente, anche se detesto le storie su scrittori-registi maledetti che a quanto pare vanno molto di moda...

    Il tema è un classico, e come avrai notato rientra nello stile del promettente Albanesi, regista di nuova generazione
    La grinta, il coraggio e la conoscenza del mezzo cinematografico non gli mancano di certo...


    Infatti, credo che il bosco-fuori-di-testa fosse un film per quanto sgangherato, dotato di grande personalità.
    C'era qualcosa di malsano nell'atmosfera della pellicola che lo rendeva più interessante del formalmente-ineccepibile Imago mortis, ad esempio.
    Ultima modifica: 2/02/10 01:08 da Brainiac
  • Discussione Buck ii • 16/02/10 17:57
    Galoppino - 1 interventi
    Brainiac ebbe a dire:
    Undying ebbe a dire:
    Brainiac ebbe a dire:
    Sembrerebbe molto divertente, anche se detesto le storie su scrittori-registi maledetti che a quanto pare vanno molto di moda...

    Il tema è un classico, e come avrai notato rientra nello stile del promettente Albanesi, regista di nuova generazione
    La grinta, il coraggio e la conoscenza del mezzo cinematografico non gli mancano di certo...


    Infatti, credo che il bosco-fuori-di-testa fosse un film per quanto sgangherato, dotato di grande personalità.
    C'era qualcosa di malsano nell'atmosfera della pellicola che lo rendeva più interessante del formalmente-ineccepibile Imago mortis, ad esempio.


    Concordo pienamente soprattutto per quanto riguarda l'ultima parte anche se non sono proprio d'accordo sul termine "Sgangherato" per il film "Il bosco fuori" che ritengo essere importante nel rilancio del cinema di genere Italiano, schiacciato purtroppo dagli spagnoli che, sfornano horror-film di genere a tonnellate (con risultati alquanto deludenti) mentre basta un nostro "Il bosco fuori" a far capire che ci siamo sempre e che il nostro nell'horror è un marchio che vale ancora.
    Ciao!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
  • Homevideo Buiomega71 • 5/04/11 21:54
    Consigliere - 25944 interventi
    Dal 18/05/2011 in dvd, per la vendita, da Mhe/Minerva.
  • Discussione Manowar79 • 29/04/11 11:05
    Pulizia ai piani - 93 interventi
    Buck ii ebbe a dire:
    non sono proprio d'accordo sul termine "Sgangherato" per il film "Il bosco fuori" che ritengo essere importante nel rilancio del cinema di genere Italiano

    sono perfettamente d'accordo su questo punto: anche perchè, "Il Bosco fuori" è tanto un clone-movie quanto lo erano gli horror italiani anni 70 nei confronti de "Lo squalo" e dell'"Esorcista", non ce lo dimentichiamo! Poi, che sia un film tecnicamente paragonabile ad una fiction da tv regionale è un altro discorso.
  • Homevideo Gestarsh99 • 16/05/11 00:20
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile anche in edizione Blu-Ray Disc per Minerva:



    DATI TECNICI

    * Lingue Italiano
    * Schermo Anamorfico 1080p High Definition
    * Audio Dolby Digital 5.1 True Hd
  • Homevideo Undying • 29/04/12 22:33
    Risorse umane - 7574 interventi
    In DVD per Minerva.
    Versione ineccepibile, con il film proposto in widescreen anamorfico e con poderoso audio dolby 5.1.
    Come ogni prodotto italiano recente, il suono in presa diretta presenta talvolta qualche difetto, soprattutto quando subentra la colonna sonora (davvero eccellente, e in stile anni Ottanta) curata dal bravo Valerio Lundini.
    Minerva Video dimostra, ancora una volta, di credere nei prodotti che distribuisce e si prodiga in edizioni davvero eccellenti, a cominciare dai bellissimi menù animati, per proseguire con un reparto extra a cui non manca nulla: si comincia con un backstage di 34 minuti, per proseguire con il corto di Albanesi dal titolo Braccati (23 minuti); e poi il provino di Laura Gigante (3 minuti) e due trailers.
    Ma la vera chicca è il lungo e interessante audiocommento, nel quale Albanesi rivela alcune curiosità sul film, incalzato dal critico/sceneggiatore/scrittore Antonio Tentori (presente in un divertente cameo pure nel film).
    DVD da possedere, in quanto valido esemplare delle attuali potenzialità del cinema horror/thriller italiano.
    Un consiglio: se lo comprate, piazzatelo al fianco dell'edizione RaroVideo di Un gatto nel cervello.

    Sotto: Menù DVD

    Ultima modifica: 14/05/12 00:11 da Undying
  • Curiosità Undying • 30/04/12 00:55
    Risorse umane - 7574 interventi
    Nelle fauci dell'orrore.
    Genesi e citazioni di Ubaldo Terzani Horror Show

    Il personaggio di Giuseppe Soleri, giovane regista alla ricerca di un buon soggetto horror, è autobiografico e, in qualche misura, rappresenta lo stesso Gabriele Albanesi.
    Prima de Il bosco fuori, il giovane cineasta aveva tentato di portare sullo schermo un film avvalendosi del supporto dello scrittore Eraldo Baldini.
    Da questa esperienza il regista trae ispirazione per imbastire il rapporto scrittore/regista in qualche modo simile a quello già analizzato da Sacchetti/Bava ne Il maestro del terrore.

    Per i cinefili visionare un'opera come questa rappresenta una vera e propria sfida.
    Albanesi ha disseminato nel film riferimenti a molteplici pellicole, non solo horror.
    Alcuni sono evidenti e lapalissiani, altri suggeriti o nascosti.
    Vediamone alcuni:

    - le magliette indossate da Alessio (Giuseppe Soleri), evocanti nell'ordine: PesarHorrorFest, FulciLives (opera del critico Chas Balun), RaroVideo, Operazione Paura, Tutti i colori del buio, Joe D'Amato Horror Festival;

    - i manifesti alle pareti: cominciando con un ritratto di Sergio Leone per poi lasciare spazio a Opera, Virus, 2019 Dopo la caduta di New York, Il Boss, Gli amici di Nick Hezard, Nude per l'assassino, Il gatto a nove code, Uomini si nasce poliziotti si muore e soprattutto l'edizione internazionale di Deliria (Aquarius);

    - nei sogni/incubi del protagonista il killer veste come quello di Sei donne per l'assassino;

    - l'omaggio a Tenebre e Inferno, con primo piano dei caratteri nella lettura di un testo di Ubaldo Terzani;

    - Laura Gigante e Giuseppe Soleri leggono i testi dello scrittore mentre sul televisore scorrono le immagini di Un gatto nel cervello, film sceneggiato da Antonio Tentori



    - il finale gore/splatter, ambientato nella cantina dello scrittore, è stato realizzato nel laboratorio di Sergio Stivaletti, dove l'effettista aveva a suo tempo girato alcune scene di M.d.C. - Maschera di Cera;

    - al party, girato in casa di Jonathan Zarantonello (assente in quanto impegnato sul set di The Butterfly Room!) sono presenti Antonio Tentori e Luigi Pastore, quest'ultimo con la telecamera utilizzata dal killer in Come una crisalide



    - il finale in cantina, e in genere la struttura narrativa con esplosione splatter in chiusa, omaggia il fulciano Quella villa accanto al cimitero;

    - Alessio al bar discute con un regista, sullo sfondo è presente uno dei Manetti Bros. (coinvolti nella produzione del film)



    - molto interessante, inoltre, il riferimento che Paolo Sassanelli (Ubaldo Terzani nel film) fa quando interpellato se trae ispirazione per i suoi testi da esami autoptici replica:
    "Sedute di autopsia? Questi sono espedientucci che io lascio volentieri agli scrittori mediocri, come Clive Barker. Non c'è bisogno di assistere a sedute di autopsia per conoscere l'orrore. L'orrore sta dentro di te, è giù in fondo dentro di te che devi guardare... per tirarlo fuori."
  • Homevideo Orson • 9/08/12 15:24
    Galoppino - 2 interventi
    Undying, perchè vi hai trovato analogie con Occhi di cristallo? Io non ne ho viste...
  • Discussione Undying • 19/08/12 03:47
    Risorse umane - 7574 interventi
    Orson ebbe a dire nella SEZIONE HOME-VIDEO:
    Undying, perchè vi hai trovato analogie con Occhi di cristallo? Io non ne ho viste...

    Mentre per Il maestro del terrore, Il seme della follia ed Un gatto nel cervello i riferimenti sono immediati e di tipo visivo-narrativo, ho fatto un accostamento tra questo film e Occhi di cristallo per l'utilizzo della colonna sonora.