Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Questa gradevole commedia di Giulio Paradisi va assolutamente divisa a metà. La prima parte è geniale, folgorante, con gli attori caricatissimi al servizio di una sceneggiatura furba (merito dei soliti Benvenuti e De Bernardi): Dorelli nel ruolo di autore teatrale fallito ha modo di dimostrare tutte le sue sottovalutate potenzialità d’attore, Sandra Milo è coraggiosa nel prendere in giro se stessa calcando la mano sul suo fastidiosissimo falsetto, Enrico Maria Salerno è perfetto nella parte del subdolo doppiogiochista mentre Renato Pozzetto è Addirittura superbo, in quella dell'ufficiale giudiziario. I suoi interventi (non così brevi come si potrebbe supporre dai titoli di testa) vanno annoverati...Leggi tutto tra i migliori di sempre del comico lombardo: la sua volgarità programmatica, il rivoltante cinismo e la spudorata protervia rendono il suo personaggio assolutamente indimenticabile e trova in Dorelli la spalla ideale. Purtroppo, dall'entrata in scena di Zeudi Araya in poi, il film comincia lentamente a perder colpi e a delinearsi come l'ennesima commedia dei buoni sentimenti, quasi favolistica nei suoi intendimenti. E ben presto rimarrà il solo Dorelli a tener testa alle ingenue follie della colf Tesoro (Zeudi Araya), con un inevitabile collasso d’originalità (anche se, va ripetuto, Dorelli interpreta il suo personaggio con gran mestiere e discreto humour). L'ultimo spettacolo teatrale si rivelerà ovviamente un inaspettato successo, donando felicità a tutti. Un vago richiamo a PER FAVORE NON TOCCATE LE VECCHIETTE di Mel Brooks, con molta follia in meno e più rispetto per le tradizioni. Ma Pozzetto va assolutamente visto.

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TomasMilia 6/02/07 15:32 - 157 commenti

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Il film è ben confezionato, però alla lunga stucca un po’ il troppo buonismo portato dall’ingresso in scena di Zeudi Araya (bellissima). La prima ora si vede volentieri, soprattutto grazie allo strepitoso personaggio di Pozzetto, cinico, maligno e supponente (una sorta di Matthau italiano). Poi, quando Dorelli scopre che i culi di bottiglia della collana della Araya sono diamanti veri, il film ha la sua svolta. In negativo però. Dorelli è elegante come al solito mentre la Milo è auto-ironica.

Markus 19/10/08 16:31 - 3690 commenti

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Un tipico esempio di commedia sofisticata all'italiana, che si contraddistingue dalle altre per una maggior considerazione da parte della critica spocchiosa di quegli anni. Ottimo il cast, all'interno del quale ricordo un Pozzetto stranamente refrattario ai suoi soliti tormentoni e che ben si amalgama al clima pacato delle "sofisticate". Dorelli, come al solito, nel genere primeggia...

Gugly 25/04/09 19:50 - 1188 commenti

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Un tentativo raro di commedia sofisticata. Praticamente una Mary Poppins di colore ribalta la vita di uno scrittore fallito. Morale facile e zuccherosa, ma il film è godibile, anche per merito di Dorelli a proprio agio nelle parti non uralte, di una autoironica Sandra Milo e di un Pozzetto carogna come pochi. Unica nota stonata il parrucchino orribile di Enrico Maria Salerno, ma il resto, soundtrack ruffiana ma gradevole compresa, funziona. Rasserenante.
MEMORABILE: tutte le volte che compare la Milo.

Galbo 25/08/09 07:15 - 12399 commenti

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Alla fine degli Anni Settanta impera in Italia la moda della colf di origine esotica: in questo caso è la splendida Zeudi Araya che nemmeno a farlo apposta è miliardaria e di sangue reale in grado di cambiare la vita del commediografo da cui è a servizio. Sorta di Mary Poppins all'italiana, il film non appare totalmente riuscito a causa di una sceneggiatura di non eccelsa qualità. Ci sono comunque momenti divertenti grazie anche alla buona prova del cast, in cui si segnalano Dorelli e Pozzetto.

Rambo90 20/09/11 20:05 - 7702 commenti

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L'inizio è davvero divertente, pieno di ritmo e con battute di buon livello; purtroppo nella seconda parte c'è una svolta sentimentale che banalizza e rallenta il tutto. Comunque rimane una buona prova del cast, dove sono soprattutto le incursioni di Pozzetto (tre in tutto) a restare impresse. Dorelli come sempre è bravo a tenere in piedi la situazione anche quando diventa troppo zuccherosa.

Albstef90 10/01/14 17:30 - 78 commenti

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Non male! Il film è costruito dignitosamente e messo in scena con cura. Buona la direzione degli interpreti da parte di Giulio Paradisi e gradevolissima prova per Johnny Dorelli. Cè una parte anche per un simpaticissimo (anche se "carogna" mel film) Renato Pozzetto. Dialoghi e situazioni davvero azzeccate, il tutto accompagnato da una colonna sonora soft a firma Detto Mariano. Fotografia elegantissima e molto seventy. Quando vi capita, non lo perdete!
MEMORABILE: Il personaggio di Johnny Dorelli; Pozzetto ufficiale giudiziario!

Yamagong 1/11/14 01:09 - 274 commenti

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Lei: bellissima, coltissima e per di più ammantata di fascino esotico (e la Araya qui è semplicemente splendida!). Lui: uno scrittore insicuro, sbandato e inetto. Basta questa semplice premessa e da qui a scivolare nel buonismo più stucchevole e sdolcinato si fa in un lampo! Meno male che c'è Dorelli, che stempera il tutto con il suo aplombe meneghino. Si aggiungano inoltre un Pozzetto molto a suo agio nella parte della carogna e una Milo piacevolmente autoironica. Detto Mariano alle musiche è una garanzia. Scipito, ma se non avete pretese...

Homesick 1/11/14 16:47 - 5737 commenti

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Sin dallo stomachevole tormentone "Tesoro mio" ripetuto sin dai titoli di testa per l'intera durata, il destino di questa commedia di Paradisi è di infradiciarsi delle melensaggini di una fiaba per adulti con il suo fardello di ovvietà sul logorio della vita nel mondo cosiddetto civilizzato. Va meglio sul versante interpretativo, grazie ai duetti - frizzanti ma sempre composti - tra Dorelli e Pozzetto e ai secchi interventi della Milo e di Salerno.
MEMORABILE: Dorelli alle prese con Pozzetto, ufficiale giudiziario specializzato in sequestri in casa di intellettuali.

Zender 18/08/15 19:00 - 315 commenti

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Vittima ignara di un clima da Non toccate le vecchiette orchestrato di nascosto dal suo infido avvocato (Salerno), autore fallito doc (Dorelli) si strugge nella depressione finché un raggio di sole nero (Araya) filtra ad irradiare la sua magnifica villa nel verde. Un Dorelli garbato, un po' sperduto, finisce col sottomettersi a un travolgente Pozzetto di programmatica volgarità e quasi pure alla solarità di Zeudi. Si sorride con un Paradisi lieve, innamorato dei colori e della radiosa bellezza di Zeudi. Salerno impeccabile, la Milo ci sta (anche con lui, si scopre).
MEMORABILE: Pozzetto in ogni suo intervento, lampante esempio della capacità unica dell'attore d'inventare battute.

Saintgifts 17/10/15 01:09 - 4098 commenti

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La cosa più notevole di questa commedia è la radiosa bellezza di Zeudi Araya. Il cast è quello giusto, con una Sandra Milo che dimostra la sua bravura anche in ruoli leggeri, ma la storia è fiacca e poco divertente, nonostante gli interventi di un Pozzetto in un ruolo a lui adatto ma dalle gag oltremodo prevedibili. La regia di Paradisi non è delle migliori, con movimenti della mdp datati e fastidiosi. Favola nella favola con l'evidente scopo di esibire una Zeudi dai magici occhi, ma anche brava e simpatica.
MEMORABILE: Zeudi obbedisce e si toglie la camicetta.

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Alex75 20/10/15 09:21 - 880 commenti

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Garbata commedia che scorre piacevolmente, sia pure con qualche svenevolezza. Eppure, malgrado il cast di classe con attori in parte e lo spunto di costume (la moda delle colf straniere), il film non offre momenti particolarmente memorabili; il migliore è Pozzetto in un inconsueto ruolo da fetente, ma si vede poco. Merita comunque una visione, anche per la presenza, sempre notevole, della signora Cristaldi (Zeudi Araya).

Paulaster 24/11/16 11:30 - 4427 commenti

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Commedia garbata che fa fallire volutamente opere intellettualoidi per far apprezzare più ordinari sentimenti esotici. Cast ben assortito in cui Dorelli instilla umanità e la Milo fa il suo; alla Araya basta il sorriso. Inizio più agguerrito con Pozzetto che regala le uniche parti scorrette; si procede poi con un mieloso sèguito che fa perdere i toni svagati. Anche il finale ne rimane invischiato come a dare una piccola morale: sognate l'impossibile!
MEMORABILE: La sberla di Dorelli a Pozzetto.

Gabrius79 13/09/18 18:47 - 1427 commenti

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Commediola semi-sofisticata che si avvale di un bel gruppo di bravi attori sprecati però per una pellicola scarsamente coinvolgente. Va detto che comunque la prima parte inizia piuttosto bene, a fronte di una seconda che annoia non poco. Reparto maschile in forma con un Dorelli adattissimo al ruolo e un Pozzetto meno stralunato del solito. Spiritosa la Milo a fronte di una bellissima Araya che rimane impressa per le sue grazie esotiche.

Michdasv 3/02/21 11:39 - 117 commenti

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Non è una "commedia" bensì una favola magica, come ce ne saranno altre con Pozzetto e altri negli stessi anni. Tutto quel che ha a che fare con la colf è magico: molto più Mary Poppins di quel che potrebbe sembrare. Molto ben fatto il Consiglio di Amministrazione che constata il "guaio" creato dalla nuova vena del protagonista. Bravissima e bellissima Araya, autoironica e splendida Milo, volpesco Salerno, stupendamente ingenuo Dorelli, irritante come non mai Pozzetto soprattutto nella scena del pignoramento. Delizioso il viaggio nel paradiso esotico. Film rilassante.
MEMORABILE: La Milo che dà ordini alla Araya a proposito di camicette; Il paradiso esotico; Dorelli "Scrutiamo lo scr..."; Pozzetto che esegue un pignoramento.

Il ferrini 6/06/21 05:15 - 2360 commenti

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Dorelli si conferma attore estremamente dotato per la commedia, anche quando ha accanto partner poco duttili come la Milo, qui chiamata a parodiare se stessa. Pozzetto interviene in sole tre scene ma è travolgente: le risate più grasse si devono certamente a lui. Il film è ben diretto e soprattutto nella prima parte viaggia spedito, poi qualche lungaggine lo fa rallentare e la storia romantica con Tesoro (Araya) non convince del tutto, però nel complesso intrattiene più che degnamente e la canzone resta in testa per un bel po'. Un buon film.

Reeves 26/10/21 16:56 - 2228 commenti

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Debole commedia che schiera un ottimo cast attoriale ma che alla fine risulta troppo indecisa tra il tono sofisticato di alcune scene e l'apologo antirazzista di altre. Peccato perché gli attori sono in gran forma e Sandra Milo li domina prendendo un po' anche in giro il personaggio per il quale è nota. Tante buone intenzioni da parte del regista, ma il risultato non è all'altezza.
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  • Homevideo Zender • 17/06/08 11:45
    Capo scrivano - 47802 interventi
    In uscita il 25 giugno 2008 per la Cecchi Gori in edizione restaurata e rimasterizzata (Ristampa della collana Cristaldi Film)!
    Audio: Ita.mono
    Video: 16:9/Ws + extra
  • Discussione Gugly • 26/04/09 11:47
    Portaborse - 4710 interventi
    Mi accorgo adesso che nella recensione ho tralasciato la bellissima Zeudi Araya; che dire...bellissima, ma più che altro, essendo pure doppiata, è il deus wx machina della vicenda.
  • Discussione Franz • 10/08/09 10:37
    Galoppino - 222 interventi
    sai, non credo che in questo film Zeudi Araya sia doppiata (probabile abbia ri-doppiato se stessa in fase di montaggio del film, questo sì): se ci fai caso, parla un buffo italiano con leggera cadenza romana (mi è capitato di ascoltarla in qualche intervista anche recente, e ha sempre questo modo di parlare, il che - credo - rafforza la mia opinione :) ).
  • Discussione Gugly • 10/08/09 23:29
    Portaborse - 4710 interventi
    ok, grazie mille :)

    per il resto confermo il mio parere
  • Homevideo Xtron • 4/07/12 15:58
    Servizio caffè - 2151 interventi
    Il dvd Cristaldi ha una durata di 1h43m40s

    Ultima modifica: 4/07/12 19:18 da Zender
  • Curiosità Zender • 18/08/15 18:03
    Capo scrivano - 47802 interventi
    Grazie ai credits dei titoli di coda scopriamo che il gatto inquadrato più volte nel film si chiama Mugugnini. Curioso che sia la stessa parola che sempre Zeudi Araya (nel ruolo dell'indigena) utilizzava in Il signor Robinson (1976) per dire "scusa" ("mugugnini pietra"... prima di sbatterla in testa a Villaggio).

  • Musiche Zender • 18/08/15 18:22
    Capo scrivano - 47802 interventi
    La canzone-tormentone "Tesoromio", che nel film si sente innumerevoli volte, è di Detto-Logan ed è cantata da Buz Butler.
  • Musiche Amarcord • 4/01/18 16:38
    Disoccupato - 86 interventi
    Curiosamente, nella scena in cui Zeudi Araya si reca in albergo, il commento sonoro è affidato al brano "More" (dal film "Mondo Cane") di Riz Ortolani, sebbene le musiche del film siano di Detto Mariano.
  • Discussione Michdasv • 3/02/21 11:28
    Galoppino - 285 interventi
    Pozzetto interpreta un Ufficiali Giudiziario mentre effettua un Pignoramento Mobiliare, come disposto pochi anni prima dal DPR 602/1973, Sezione II - Disposizioni particolari in materia di espropriazione mobiliare, articolo 62. Disposizioni particolari sui beni pignorabili.
    In maniera imprecisa, dal film sembrerebbe che Dorelli possa rendere impignorabili gli oggetti che sta “indossando” (tra cui il giradischi e la macchina per scrivere), mentre ai sensi del comma 4 dell’art. 514 del codice di procedura civile (espressamente ricordato dal suddetto DPR) erano (e sono tuttora) impignorabili tra le altre cose soprattutto “gli strumenti, gli oggetti e i libri indispensabili per l'esercizio della professione, dell'arte o del mestiere del debitore” – che, nel caso di specie, è pur sempre quello di “sceneggiatore teatrale”, sebbene di scarso successo. Quindi la macchina per scrivere gli sarebbe rimasta, anche se non l’avesse tenuta teneva sottobraccio; mentre il giradischi sarebbe stato pignorato, anche se lo indossava (ad essere pignoli, un ufficiale giudiziario potrebbe pignorare un rolex anche se indossato).
     L’effetto comico, comunque, è esilarante.
  • Discussione Michdasv • 3/02/21 11:46
    Galoppino - 285 interventi
    D'accordo che questo è un capolavoro del sottogenere "Commedia Sofisticata", ma l'ingrediente magico è basilare per tutta la durata del film e accade solo qui (non in Anatra all'Arancia o negli altri).
    Mi domando se non sia da accostare ad altre "favole magiche", come Mia Moglie è una Strega, o a telefilm americani del decennio precedente come Jinny e Strega per Amore