Eat - Corto (1963)

Primo piano di un uomo su una sedia a dondolo che per 40 minuti mangia qualcosa; unica variazione il passaggio di un gatto. Difficile dare giudizi su un film sperimentale, tantopiù se indirizzato a sostenere la nascente pop art. Comunque, a parte l'intento programmatico, il film è di assoluta inutilità (senza parlare della noia e della sciatteria tecnica: ma quelle sono volute), e non serve neanche a focalizzare l'attenzione su qualcosa di inusuale vista l'assenza di qualsiasi inventiva sia nell'oggetto delle riprese che nel decorso del film.

Curioso questo film sperimentale, che nonostante tutto si lascia guardare. La domanda sorge spontanea: "Cosa starà mangiando?". Certo è un filmato difficile da recensire ma il b/n affascina e il tutto, con i dovuti tagli, si potrebbe tranquillamente inglobare in un lungometraggio. Bello il gatto.

Dobbiamo sempre tenere e a mente che buona parte dei film di Warhol (a detta dello stesso) dovevano starsene semplicemente in sottofondo, affinché le persone potessero continuare a conversare o a fare altro, senza che l'immagine cambiasse granché. Qui uno dei "factoryani" (sfattoriani sarebbe più adatto) altro non fa che mangiare (un fungo?) davanti a una cinepresa dove un gatto fa capolino ogni tanto. Audio assente. Dunque consiglio la visione agli amanti delle sperimentazioni perché più che di un film trattasi di 45 minuti provocatori.