Doc West - Miniserie TV (2009)

È ufficiale: il western all'italiana è morto! "Doc west" non è che uno stanco tv movie in due parti che, più che ricordare Lo chiamavano Trinità, ricorda Don Matteo, anche se l'intento dei due registi, Giulio Base e Terence Hill, era quello di riunire entrambi i personaggi in uno solo. Lento, interpretato da attori internazionali noti (Paul Sorvino e Ornella Muti) e meno noti, "Doc West" è la storia di un ex-medico alcolizzato (Terence Hill), esperto giocatore di poker. Doppiato male.

Girato in un ranch a Santa Fe, in New Messico, Doc West è un divertente e spensierato western all'italiana. Nonostante l'impostazione televisiva nonché il regista e l'attore principale (il Terence Hill di Trinità) provengano dalla pessima fiction televisiva Don Matteo, la pellicola si sviluppa in modo dignitoso, nonostante la lontananza dai grandi spaghetti-western sia notevole. Restano comunque una buona ambientazione, un gran cast (c'è anche Paul Sorvino, ultimamente relegato a fiction tv italiane) e una buona regia. A tratti lento e noioso.

Tra le tante fiction tv girate ultimamente, Hill tenta di riesumare lo spaghetti western. Intenzioni lodevoli che purtroppo devono fare i conti con una sceneggiatura (una rimasticatura di Per un pugno di dollari e Trinità) mielosa al limite del parrocchiale (chissà se avrà influito in questo la regia di Base?). La confezione è buona e curata ma non basta a salvare lo spettatore da un senso di noia continuo. Il finale lacrimevole del primo episodio poi è davvero insopportabile. Come la voce di Terence Hill.

Francamente non si sperava in un'improbabile resurrezione del western all'italiana, che era davvero quello che dice un intervistato di Totò ciak, ma ci si augurava che perlomeno si mirasse a un target (che pure esisterebbe) un po' più qualificato di quello "familiare" cui ormai si propone roba che negli anni della mia infanzia avrei visto sulla tv dei ragazzi. Invece nisba, una credibile ricostruzione di ambienti e begli spazi sprecatI al servizio dei soliti sentimenti, che come diceva Longanesi tendono al sentimentale. Amen, alleluja e così sia.

Schifezza. Terence Hill, la cui carriera a mio avviso è finita già da parecchio (eh sì, Don Matteo proprio non glielo perdono), fa un patetico ritorno al genere che lo ha reso famoso (e nel quale un tempo era pure bravo). Film-tv davvero orribile; la Muti funge da manichino.

Meglio che la coppia Spencer-Hill dopo i flop de I delitti del cuoco e Doc West si goda il meritato riposo: il film infatti si sviluppa piuttosto male, con un Terence Hill non più in forma come 30 anni fa e con il ritmo che latita. Nel complesso, consiglio vivamente di evitarlo.

Tentativo non riuscito di riesumare il western all'italiana, Doc West è un film televisivo imperniato intorno alla misteriosa (ma in fondo rassicurante) figura di un cowboy. Realizzato con una certa cura (per ambientazione e attori impiegati) latita nella qualità scadente della sceneggiatura che si rivolge ad un target troppo famigliare per conquistare l'amante del genere. Provaci ancora Terence.

Dopo Trinità e Lucky Luke Terence Hill ritorna al western. Prodotto senza pretese o belle trovate come ai vecchi tempi ma che tiene comunque attenti fino alla fine, specie nella seconda puntata. Ci sono molte citazioni dei personaggi prima citati e a noi fan non può che far piacere. Bella spalla Paul Sorvino, in stile Bud Spencer. Nel cast anche le belle Mary Petruolo e Ornella Muti.

Due film tv piuttosto scialbi, nei quali Hill non riesce a rinverdire i fasti del western comico soprattutto a causa di una messa in scena poveristica che ricorda le soap latinoamericane. Trama poco avvincente, con giusto qualche gag a ravvivare il tutto qua e là e un cast mal assortito in cui lo spaesato Sorvino cerca di rimpiazzare Spencer al fianco del protagonista. Il meglio lo dà proprio Terence, che sembra credere nel ruolo (ma dirige maluccio), mentre Ornella Muti appare svogliata. Musiche altalenanti dei De Angelis.