Johnny Suede (interpretato da un bravissimo Brad Pitt) non riesce ad integrarsi nel mondo adulto. Ha rapporti con donne ed ama il rock. Film sottovalutato e (forse) inosservato. Invece è da vedere e non è scontato come si crede. Buona la regia di DiCillo (uomo di Jarmusch).
Pregevole film indipendente ed opera prima del regista Tom DiCillo, già collaboratore di Jim Jarmusch. Il film è incentrato sulla curiosa figura del protagonista, personaggio stravagante e non particolarmente intelligente, a cui presta volto e movenze Brad Pitt, in un ruolo a lui consono e che interpreta con bravura. Il film si avvale di una buona sceneggiatura e di una riuscita caratterizzazione ambientale che presenta efficacemente una realtà metropolitana ingenua ed emarginata degli anni '50. Buona la colonna sonora.
Ambientato negli anni '50, in un paesaggio urbano degradato. L'altissimo ciuffo di Johnny, che ha come idolo Ricky Nelson, simboleggia il personaggio, il suo modo di pensare, i suoi grandi limiti, il suo essere immaturo. È fondamentalmente buono, i suoi sogni (anche ad occhi aperti) lo fanno riflettere sulle sue azioni o lo esaltano in immaginarie prestazioni canore. Bravo Pitt in un personaggio agli antipodi rispetto a quello di Thelma e Louise, pure dello stesso anno. Apparentemente minimalista, ma ricco di sfumature e con un'ottima colonna sonora.
MEMORABILE: Le scarpe scamosciate piovute dal cielo. la caduta del ciuffo e l'inizio di un nuovo Johnny.
L'idea di partenza di un aspirante rocker poteva essere sfruttata meglio. Pitt è belloccio ma con poco carisma e senza la necessaria verve maledetta, specie quando ha a lato Nick Cave. Ritmo complessivo eccessivamente lento con falle anche nel montaggio. Pure la Keener fatica a essere credibile. Parte positiva un adattamento blues e situazioni metropolitane ai margini.
Johnny e il suo vistoso ciuffo da rockabilly, fan di Ricky Nelson e con l'idea di realizzarsi con una band tutta sua, vive un po' alla giornata in una New York periferica. Un personaggio molto fresco e sognatore, ma determinato a non perdere la propria genuinità e indipendenza. Una commedia che tratta una materia magari non originale ma con acume e senza banalità, sfruttando le doti di un giovanissimo Pitt attorniato da un (allora) promettente cast e un Nick Cave (biondo platino e biancovestito) ben lontano dal solito cliché tenebroso. Simpatico.
MEMORABILE: I sogni a occhi aperti, alla Lynch; Le prove con la band; La relazione oscillante con Yvonne; Il finale sospeso.
Trasferitosi a New Work in cerca di fortuna come cantante rockabilly, il provinciale Johnny campa alla giornata tra lavoretti, relazioni passseggere e amicizie incerte ma è dura mettere insieme il pranzo con la cena... Prima regia di Tom DiCillo, volenterosa ma ancora un poco incerta soprattutto nella parte centrale e primo ruolo da protagonista per Brad Pitt, difficilmente valutabile dato che è difficile distogliere l'attenzione dall'enorme ciuffo che gli sovrasta il capo: particolare ironicamente esagerato che non lega molto con il carattere amarognolo del ritratto ambientale.
Tom DiCillo HA DIRETTO ANCHE...
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Difficile poter dire che il film sia ambientato nei '50s. Oltretutto esiste una versione del suddetto con voice over nell'incipit e nel finale in cui viene esplicitamente detto "sometime near the end of the XX century".