Beethoven 2 - Film (1993)

Fiacco sequel del primo (e commercialmente fortunato) film dedicato alle avventure del simpatico San Bernardo e della sua famiglia adottiva. Film apprezzabile sopratutto da un pubblico infantile per la grande preponderanza del protagonista a cui è lasciato tutto lo spazio possibile relegando gli attori a un semplice contorno.

Stanco e ripetitivo seguito che come il primo capitolo si fonda soprattutto sulla simpatia del “grande” protagonista a quattro zampe che stavolta è coadiuvato da altri amici pasticcioni. Storia molto semplice con i buoni che vincono e i cattivi che fanno una figuraccia.

Inutile secondo capitolo delle avventure-disastri del cane Beethoven. Il cast come al solito offre pochissimo, la sceneggiatura del film ancora meno. Non c'e un minimo divertimento, la sceneggiatura è scritta in modo indegno, il film risulta abbastanza pesante. Da evitare.

Rispetto al primo capitolo si paga dazio in termini di inventiva. La trovata di ampliare la famiglia canina si rivela ben presto rischiosa, perché la storia rischia di non essere troppo credibile anche agli occhi dei più piccini. La sceneggiatura, infatti, è il problema principale e dal momento in cui i cuccioli vengono scoperti diviene davvero stanca e pesante. Grodin se la cava bene nel suo personaggio, ma il grande ammasso di buoni sentimenti, cagnoloni e sfida fra buoni e cattivi appiattisce il tutto. Passabile, ma nulla di eccezionale.

Se il primo era simpatico (anche se abbastanza prevedibile, come è logico che sia), il secondo è piuttosto tirato e mostra visibilmente la corda. Sicuramente gli sceneggiatori hanno incontrato problemi nel confezionare un prodotto valido e in qualche modo originale. E' così un film per famiglie che suscita tenerezza nel vedere i cuccioli di San Bernardo, ma nulla più. Non è divertente, non strappa particolari risate e gli attori (un Chris Penn a disagio) ne risentono notevolmente, soprattutto Charles Grodin. Nulla di che.

Sequel del film che ebbe un discreto successo l'anno precedente; il cast è pressoché identico, con una variazione riguardante la trama. Il simpatico Beethoven si crea la sua famiglia, riempiendo casa Newton di splendidi cucciolotti di San Bernardo che vengono protetti e tenuti nascosti dai figli della famiglia. Anche in questo episodio non manca l'antagonista, qui impersonato da una Debi Mazar che fa il verso a Crudelia De Mon, rendendo il film molto simile al capolavoro Disney. Nulla di che, ma per una serata disimpegnata può andare bene.

Orrendo sequel di un film tutto sommato valido. La trama viene "rinnovata" con l'ingresso di un cane San Bernardo femmina e relativa prole, ma dopo neppure venti minuti il film ha già stancato. Il personaggio di Regina è copiato (male) da quello della Crudelia de La carica dei 101, il cast è in parte lo stesso del primo capitolo. Alcune scene di "amore" tra cani sono particolarmente ridicole. Non proprio inguardabile ma quasi.

Si abbassa l'asticella del pubblico medio a cui si rivolge il film: cattivi con motivazioni più stupide e ancor meno minacciosi, una spruzzata di natura nella seconda parte e aumento esponenziale dei San Bernardo. Ai più piccoli può piacere e la confezione non è malvagia, ma è difficile appassionarsi superata una certa età. I personaggi umani stavolta sono del tutto subordinati a quelli canini.