La pupa del gangster - Film (1975)

La battona Pupa diventa la favorita del magnaccione Charlie Colletto, ma quando cade in disgrazia... Divertente commedia con cadenza da musical, ben scritta da Gastaldi partendo da una base prestigiosa (Woolrich!) e diretta da Capitani con la consueta eleganza. Cast in palla con una Loren brillante e un grande Maccione, unica nota stonata il legnosissimo Brice, decisamente più a suo agio nei panni (pochi) di Winnetou. Qualche lungaggine nel finale ma risultato complessivamente buono. Rara avis Alvarone doppiato con accento milanese!

Commedia tratta da un racconto di Cornell Woolrich ("Collared", 1939) dal ritmo sostenuto ed evidenti venature grottesche e parodistiche. Molto brava (e bellissima) Sophia Loren cui calza alla perfezione il ruolo della "pupa" mantenuta del gangster siculo Charlie (Mastroianni). Film in cui i personaggi sono in realtà macchiette e che mette in campo molte trovate umoristiche efficaci: senza grosse pretese riesce alla grande nel suo intento principale: divertire.

Divertentissima commedia all'italiana. Del resto con un cast così pregevole il risultato non si fa attendere. Ottima la Loren, ovviamente Mastroianni e bravissimi Maranzana e Maccione. Da riscoprire, dati anche i livelli ai quali scenderà la commedia italiana negli anni a venire.

Commistione non troppo riuscita fra commedia all'italiana, commedia sofisticata e tocchi clownistici (il lato meno riuscito, come il catastrofico balletto della Loren). Partenza molto lenta, risveglio con il rincorrersi sul luogo del delitto e sue conseguenze, calo col brutto inseguimento finale. Il tono eccessivo è più adatto a Maccione che al duo Loren-Mastroianni (peraltro, com'è ovvio, bravissimi). Degli altri la migliore è la Colosimo: in trenta secondi mostra più talento dell'ingessatissimo Brice, che ha il quarto ruolo. Non più di **

Parodia in chiave commedia all'italiana del genere gangster/noir, con cast pregevole (Loren, Mastroianni), battute a raffica, gag e situazioni divertenti e qualche banalità perdonabile. Se gli intenti erano di realizzare un filmone si è lontani dall'obbiettivo; se si voleva produrre intrattenimento popolare e senza pretese - se non di cassa - allora l'operazione è accettabile. Vivace e vedibile, niente di imperdibile che comunque è oro rispetto alle commedie italiane d'oggi.

Prostituta sposa un gangster ma cerca di vendicarsi poi dei suoi modi violenti. Parodia noir che parte con una comicità grossolana e termina con un’insistente fase slapstick. Nel mezzo si intavola un mini caso poliziesco per incastrare il boss di turno. La costruzione della trama è quella che è (soprattutto per le indagini della polizia) e ciò che resta da fare è premiare le interpretazioni: Mastroianni diverte col suo gergo mafioso e mantiene sempre la presenza, la Loren è avvenente ma non sempre adatta al comico, Maccione è una garanzia come scagnozzo.