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Durata: 6 stagioni
Titolo originale: Dawson's Creek
Anno: 1998
Genere: fiction (colore)
Regia: Vari
Note: E non "Dawson Creek".
APPROFONDIMENTI: "Dawson's Creek" stagione per stagione
LE LOCATION
TITOLO INSERITO IL GIORNO 8/07/09 DAL BENEMERITO CIAVAZZARO
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- Capolavoro assoluto (e ce ne sono pochi!):
Mco - Grande esempio di cinema:
Raremirko - Davvero notevole!:
Claudius - Quello che si dice un buon film:
Harrys, Ryo, Modo - Mediocre, ma con un suo perché:
Galbo, Disorder, Herrkinski - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Ciavazzaro, Ale nkf, Zio bacco - Gravemente insufficiente!:
Stelio
Nel provare oggi a rivedere qualche spezzone di puntata ho rischiato spesso la perdita dei sensi, per quanto la serie è "smielata", ma rappresenta indubbiamente un culto per i ragazzi della mia età. Personaggi tutto sommato perfettamente al servizio della vicenda, ben caratterizzati. Indimenticabile la pesantezza di Dawson, le smorfie di Joey, la goliardia di Pacey e la spensieratezza di Jen. Bel ricordo.
Pessimo. Una delle serie televisive peggiori di sempre: recitazione scarsa, storie che alla lunga annoiano e diventano ripetitive. Non ci sono che ricordi grandi guest-star; il ritmo e la qualità sono davvero infimi. Da evitare.
Serie adolescenziale non mal realizzata ma troppo simile a tantissime altre senza che sia possibile riconoscere elementi di originalità di qualunque tipo. Le vicende sono quelle dei turbamenti e delle problematiche legate ad un età difficile ma dopo qualche puntata la serie perde rapidamente interesse anche per la non particolare simpatia e bravura del cast che risulta piuttosto anonimo.
Questa serie ebbe lo stesso ruolo che Beverly Hills ebbe nel cuore degli adolescenti solo qualche anno prima: stessi intrecci di amore, amicizia ecc... Però quei pochi anni di differenza sembrano una vita, tanto è diversa: meno patinata, poco modaiola, più introspezione e cura dei dialoghi, atmosfere più dimesse. Pur sempre un prodotto per ragazzi, comunque, migliore di tanti orrori visti nei 90 ma nemmeno granchè...
MEMORABILE: La sigla: davvero bella.
Dal genio di Kevin Williamson (apprezzato sceneggiatore di slasher quali Scream 1 e 2, I know what you did last summer) la migliore serie tv su adolescenti dai tempi di Beverly Hills 90210. Facce giuste, non anonime, (questo conta in questo tipo di prodotti, bellezza degli attori a prescindere), ora ben collocate cinematograficamente (la Holmes in Phone Booth, Schegge di April, ecc., la Williams in Brokeback mountain, ecc.) buona sceneggiatura, ottima puntata finale diretta dal già citato Williamson. Ottimo esempio di prodotto per giovani.
MEMORABILE: La sigla iniziale, la passione di Dawson per il cinema (alla fine dicono pure che incontrerà Spielberg!), la non banalità di personaggi ed eventi.
Ho visto l'intera serie in anni recenti, causa noia vegetativa pomeridiana davanti alla TV. Siamo dalle parti di Beverly Hills 90210 o Melrose Place, ma qui c'è meno glamour e un'atmosfera prettamente da provincia americana. I personaggi sono tutto sommato abbastanza realistici, anche se le storie sono spesso puerili e dalla facile morale; non manca qualche puntata carica di eventi tristi o negativi, al limite del lacrima-movie. L'evoluzione d'età dei protagonisti è ben sviluppata nell'arco della serie, che rimane comunque per teenagers.
MEMORABILE: La sigla.
Le serie tv adolescenziali non le ho mai potute soffrire (tranne qualche rara eccezione) e Dawson's Creek ne è un esempio. Le puntate sono troppo ripetitive, i temi sono sempre gli stessi e non c'è traccia di originalità o qualcosa che le differenzia dai teen drama passati. Anche il cast è piuttosto scarso; si dimentica ben presto.
Inutile cercare troppe parole per rappresentare lo stato d'animo che mi assale ogni qualvolta ne vedo una puntata, dalle prime apparizioni della piccola Katie Holmes alle sue prime esperienze fuori da Capeside (nella realtà si tratta di Wilmington, North Carolina), dalla metamorfosi perfetta e compiuta dell'impulsivo Joshua Jackson alla carriera di un amante perfetto del cinema come Van der Beek: pura serenità e reset totale del mondo circostante (come faceva Dawson nella sua cameretta). Pura poesia!
MEMORABILE: L'episodio "Notte al supermercato", con solo due personaggi (Holmes e Jackson) in scena.
Pessimo viaggio in un'adolescenza anni '90 del tutto sui generis: certo, non si arriva al mondo di plastica del "precursore" Beverly Hills 90210 ma produrre dialoghi tanto stucchevoli e personaggi tanto logorroici sarebbe difficile per chiunque. La serie tenta sovente, nelle sue lunghe stagioni d'esistenza, di inoltrarsi in argomenti profondi, affrontandoli sempre con una superficialità rara, non dimenticando mai di sposare il pensiero di massa. Attori pessimi (la futura e non brillante carriera della Holmes non è certo un mistero).
Sicuramente non un capolavoro, ma a mio avviso questa serie tv è una delle meglio realizzate in ambito giovanile (il primato, ovvio, spetta a Happy days, ma è pur vero che i tempi sono cambiati). Personaggi ben caratterizzati (mi rivedo in Dawson) e un cast (soprattutto la Williams e Jackson) tutto sommato non male. Sicuramente una spanna sopra altri telefilm analoghi.
MEMORABILE: L'episodio del supermarket e la svolta drammatica nelle ultime serie.
Vari HA DIRETTO ANCHE...
Ottimo esempio di teen drama, genere che non ho mai sopportato. Rispetto all'antesignano e più patinato Beverly Hills, la serie presenta personaggi dai connotati molto meno borghesi, che nel complesso la rendono preferibile. Nondimeno la ripetitività, principale difetto del genere, si fa presto sentire e a lungo andare non si ravvisano chissà quali innovazioni rispetto alle serie adolescenziali del passato. I temi e le situazioni sono ciclicamente le stesse e fanno perdere interesse anche per la scarsa qualità della recitazione. Sopravvalutato.
Amori e drammi adolescenziali. Ma anche temi adulti quali conflitti con i genitori scambisti (censurati nell'edizione italiana). E poi la crescita, l'entrata nel mondo del lavoro, il passaggio all'età adulta. Sei personaggi che stimolano diversi colpi di scena. Qualcuno farà carriera nel cinema, altri verranno dimenticati. La serie rimane ottima dal punto di vista della ricostruzione dell'adolescenza americana anni 90.
MEMORABILE: La morte del padre di Dawson; L'episodio con Joey e il rapinatore; L'episodio delle leggende metropolitane.
Una delle migliori serie televisive per adolescenti a cavallo dei due millenni. Seguito quasi naturale di Beverly Hills 90210 uscito qualche anno prima. D'impatto le prime stagioni, poi si perde un po' di freschezza col passare delle stagioni. Alcuni attori avranno un discreto successo mentre altri spariranno. La bella e smorfiosetta Katie Holmes farà innamorare Tom Cruise. Sono passati 20 anni e sembra una vita fa... le vhs andavano ancora per la maggiore!
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- Mco ci lascia il commento a una puntata molto particolare della serie:
il titolo è VENERDI' 13.
Frammento horror in stile "Scream" annacquato, ma comunque degno di nota, perlomeno per il tentativo (felice) di commistionare la fiction straight to TV con altri generi. Qui i protagonisti, Dawson in testa, hanno l'idea fissa di fare qualcosa di terrificante per omaggiare Venerdì 13 nel migliore dei modi. Ma si sa, quando si grida "al lupo, al lupo"... Ben girato, con attimi di tensione sul volto degli attori ben percepibili, con qualche saltino sulla sedia per i più suggestionabili. Bello, bello. - C'e anche un altra puntata "horror" ispirata a
The Blair Witch Project (mi sembra che i protagonisti finiscano proprio nella supposta casa della strega). - la puntata horror cui si riferisce CIAVAZZARO è presente nella terza stagione, con il titolo L'ISOLA DELLE STREGHE.
Chiaramente ispirata al celeberrimo "The Blair Witch Project", vede i protagonisti su un'isola per solleticare la propria curiosità su tematiche molto...paurose. - Giusta precisazione,il titolo proprio non lo ricordavo.
