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Titolo originale: Return to Cabin by the Lake
Anno: 2001
Genere: horror (colore)
Regia: Po-Chih Leong
Note: Sequel di "Cabin by the lake". Aka "Ritorno alla casa sul lago", "Cabin by the lake 2".
LE LOCATION
TITOLO INSERITO IL GIORNO 3/07/09 DAL BENEMERITO MCO
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- Quello che si dice un buon film:
Mco - Mediocre, ma con un suo perché:
Buiomega71 - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Puppigallo
Cinema che metabolizza se stesso, che si muove all'interno di sè, questo è il secondo capitolo della serie di Leong Po-Chih, conosciuto anche col titolo "Ritorno alla casa sul lago". Judd Nelson è perfetto nella parte del folle e il contorno di scemette tutte tette e poco cervello ben si confà alla bisogna. Consigliato a chi ha amato il primo episodio, anche se v'è da dirlo, qui si fa un leggerissimo passo indietro, pur se il film resta buono. Come sempre cornice musicale bella e adeguata.
Il finale (pagliaccesco) della prima pellicola faceva presagire un sequel...e infatti. Peccato però che qui si scivoli decisamente nella mediocrità, nel voler a tutti i costi riproporre un personaggio che, se nel precedente episodio manteneva comunque quasi sempre una sua dignità, ora svacca, inserito in un contesto cinematografico quasi risibile (unico spunto simpatico, ma "leggermente" improbabile, l'assassino che arriva a dirigere il film su se stesso). Insomma, questa seconda parte sa troppo di forzatura e risulta piuttosto inutile. Evitabile.
MEMORABILE: Il produttore cocainomane entra nell'auto che lo attende, guarda schifato l'interno e commenta: "Puzza di calzini, animali morti e roba simile".
Sequel che gioca metacinematograficamente alla Scream 3 con toni sempre più pagliacceschi (le gag sul set con regista isterico e infoiato) e al quale mancano le suggestioni visive del predecessore (Leong tenta di abbellire le immagini con drappi rossi orientaleggianti e ragazze morte sott'acqua che ammaliano come sirene stile i manichini di Maniac). Nelson diventa una specie di Michael Myers "colto" e tra phon gettati in acqua, petardi nelle orecchie e sepolti vivi, ci scappa qualche discreto momento. Il livello qualitativo, però, non cambia di molto rispetto al film precedente.
MEMORABILE: Nelson folgorato come il Wayne Doba del Tunnel dell'orrore; Il nipote del produttore totalmente fuso; La vasca di scena coi cadaveri sott'acqua.
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- Rispetto al predecessore non e che ci siano miglioramenti, anzi...
Ci si trova di fronte ancora a pagliaccesche situazioni da commedia nera (l'incasinato set del film, con regista isterico e sessuomane, il nipote del produttore sballato, gasato, completamente fuso, le attricette che passano dal letto del regista a litigate da primedonne), in un contesto metacinematografico non dissimile da quello di Scream 3
Nelson , poi, pare un Michael Myers "acculturato" (non muore praticamente mai) e risulta leggermente più simpatico che nel capostipite (carina l'idea del serial killer che dirige un film tratto dalle sue gesta criminose, con trasporto e ossessione)
Leong tenta ancora la carta della visionarietà, ma se le ragazze morte sott'acqua, ormai, hanno perso il loro fascino (stavolta dei manichini in ammollo in una vasca di scena), il regista cinese ci mette drappi rossi e giochi di luce/ombre tipicamente orientaleggianti
Situazioni grottesche (il regista sepolto vivo mentre Nelson si gode un personale spettacolo pirotecnico, il petardo nell'orecchio) e battute finali da slasher (il procurato incidente col suv, il phon gettato in acqua, l'inseguimento tra i boschi fino al capanno sul lago), strappano qualche momento discreto, anche se la solfa non cambia (finale aperto compreso)
Le ragazze morte sott'acqua che "chiamano" Nelson come il canto ammaliante delle sirene (o come i manichini di Maniac), Nelson che si soffoca con un sacchetto di plastica in testa per provare l'ebrezza dell'annegamento, Nelson fulminato come il Wayne Doba del Tunnel dell'orrore, il procurato incidente sul set con il riflettore che casca nella vasca (Continua a girare), attimi nemmeno riusciti malaccio
Ma alla fine risulta un filmetto innocuo e prettamente televisivo, dove vengono a mancare le schegge visionarie del primo ma, di contro, c'è un ritmo lievemente più concitato (e ancor più baracconesco)
La sostanza, però, non cambia e la qualità resta su standar mediocri (ma con un suo perchè).
Non ho ben capito cosa ci faceva sul set un orrendo bambolotto (che col film c'entrava una fava)che il regista tiene in braccio mettendole un petardo in bocca, forse un autocitazione di Leong al suo The Darkling?Ultima modifica: 27/02/17 10:13 da Buiomega71 - Ho il dvd Universal (versione noleggio)
Formato: 1.77:1
Audio: italiano DOLBY DIGITAL 5.1, inglese 2.0
Sottotitoli: italiano inglese
Nessun extra
Lievi pixel nelle scene sott'acqua
Durata effettiva: 1h, 25m e 59s
