Vendetta - Film (1984)

Vendetta
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 24/06/09 DAL BENEMERITO PIGRO
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Pigro 24/06/09 09:43 - 9666 commenti

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Dei sicari rapiscono un ex malavitoso che aveva denunciato i suoi compari, per portarlo dalla Spagna a Parigi dove dovrà essere giustiziato. Frears gioca con generi ed elementi classici, dal road movie (straordinarie le brulle location iberiche) al gangster movie, puntando dritto a scandagliare le sottili tattiche psicologiche che si instaurano fra i personaggi, quasi come fossimo in un dramma pinteriano. Un film disseminato da fatalismo e cattiveria (pre-Tarantino), guarnito dalla musica strepitosa di Paco De Lucia. Diabolicamente insinuante.

Kanon 18/05/10 13:42 - 604 commenti

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Tolte le splendide lande spagnole, la musica trascinante di De Lucia, rimane ben poco. La storia appare solo un pretesto per far recitare il magnifico trio protagonista (più che altro Stamp e Roth, defilato Hurt) con qualche dialogo frizzante, ma l'andamento è lento ed a tratti poco coinvolgente (poca azione e violenza).

Galbo 25/02/15 20:10 - 12392 commenti

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Tra le prime opere cinematografiche di Stephen Frears, un godibile thriller d'autore che compensa in qualità la poca originalità della trama; la storia è infatti quella della vendetta contro un traditore da parte dei suoi vecchi complici. Il regista sfrutta bene le location, per lo più spagnole, nonché il carisma di un gruppo di attori ottimamente scelti che valorizzano una sceneggiatura in gran parte basata sulle interazioni tra i personaggi e la tensione nei rapporti reciproci. Rimarchevoli fotografia e colonna sonora. Da recuperare.

Saintgifts 10/05/16 17:34 - 4098 commenti

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La vendetta è un piatto che va consumato freddo. Qui è quasi surgelato, c'è il tempo per conoscere i personaggi, c'è un viaggio attraverso la Spagna più defilata, più deserta, ideale scenografia per scoprire i caratteri dei tre, più una, protagonisti. Il cuore del film è questo, anche se non manca un epilogo ben preciso. Se si conoscono le maschere di Terence Stamp e di un John Hurt, qui protagonista, il biondo e giovane Tim Roth costituisce la vera novità. Centrata è la sua interpretazione, del giovane che crede di aver capito l'animo umano.

Rocchiola 3/08/18 11:00 - 966 commenti

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Frears affronta il gangster movie in chiave esistenziale declinandolo al road-movie. Dopo un promettente inizio in stile Quei bravi ragazzi con Stamp in tribunale pentito di nome ma non di fatto, il film diventa una riflessione metaforica sul rapporto vittima-carnefice e una meditazione sulla morte quale tappa inevitabile nella vita. L’elemento stabilizzante è rappresentato dalla donna e dalla sua influenza sui personaggi maschili, in particolare quello del giovane apprendista killer (interpretato da un bravissimo Tim Roth biondo ossigenato).
MEMORABILE: La confessione iniziale in tribunale; La visita all’appartamento occupato abusivamente da un logorroico Bill Hunter; Il morso alla mano.

Daniela 21/04/19 11:51 - 12662 commenti

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Dieci anni dopo aver fatto incriminare i complici di una rapina, un uomo viene raggiunto dalla longa manus del boss che invia a prelevarlo in Spagna un killer professionista e un teppistello alle prime armi... Titolo banale ma il film, pur a tratti troppo verboso, non lo è affatto: più thriller psicologico che action, nonostante la scia di cadaveri che il terzetto si lascia dietro nel viaggio attraversando paesaggi brulli, quasi metafisici, accompagnato dalla chitarra di Paco De Lucia. Di rilievo le interpretazioni: fra l'enigmatico Hurt ed il nervoso Roth, spicca Stamp, filosofo fatalista.

Minitina80 13/10/21 19:18 - 2984 commenti

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Quasi un road-movie per la costante del viaggio in automobile, dalla quale esula poche volte. Qui si gioca il tutto, in particolare sul versante psicologico e sulla caratterizzazione dei singoli personaggi. Il tratteggio è buono, ma questa staticità di fondo lo rende abbastanza monocorde, anche perché illude lo spettatore di un resoconto, mentre il prologo iniziale resta perennemente in sottofondo. Non resta in mano molto, se non le buone interpretazioni degli attori e le dinamiche verbali e comportamentali che lo contraddistinguono.

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  • Homevideo Rocchiola • 3/08/18 11:02
    Call center Davinotti - 1254 interventi
    Il BD della Eagle presenta una qualità appena passabile, in quanto pur con un video pulito e privo di imperfezioni, siamo di fronte ad una definizione inconsistente di livello non eccelso nemmeno se si trattase di un semplice DVD, colori morti (forse era voluto, mah?) e dettagli scarsissimi anche nei primi piani sui volti dei protagonisti. L’audio italiano in DTS è discreto.
  • Discussione Daniela • 22/04/19 19:08
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Il personaggio di Willie Parker, interpretato da Terence Stamp, richiama moltissimo il protagonista di un racconto di guerra di Ambrose Bierce intitolato "Parker Adderson, filosofo" -
    Se Willie ha fatto la spia denunciando i complici, Adderson è stato catturato mentre spiava il nemico.
    Entrambi hanno lo stesso atteggiamento fatalista di fronte alla prospettiva di essere giustiziati - il primo per mano degli ex complici, il secondo da un plotone di esecuzione - ed entrambi, al momento in cui si trovano effettivamente di fronte alla morte, hanno un improvviso cambio di umore.

    Tante similitudini rendono plausibile che lo sceneggiatore Peter Prince si sia ispirato all'opera dello scrittore statunitense, anche se non ho trovato alcuna conferma in merito.
  • Discussione Pigro • 23/04/19 11:07
    Consigliere - 1661 interventi
    Interessante accostamento! Si sa, le vie dell'ispirazione sono infinite, e se Michael Jackson ha copiato da Al Bano, perché Frears non può aver tratto ispirazione da Bierce...? ;-)
  • Discussione Zender • 23/04/19 14:19
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Spiace ma alla fine s'è dimostrato che Jackson non ha copiato da Al Bano :) Molto più probabile che Frears abbia letto Bierce.
  • Discussione Kanon • 23/04/19 19:09
    Fotocopista - 835 interventi
    Non conosco il libro, ma su IMDB c'è riportato questo:

    "When the gangsters break into song in court for a barroom-like rendition of the classic song "We'll Meet Again", just after snitch Willie Parker (Terence Stamp) squeals, according to moviemetropolis.net, "it actually happened to the real-life crook, on whom the film is loosely based."

    Ho cercato in rete altre notizie a riguardo ma non ho mai trovato conferma di questo aneddoto.
  • Discussione Daniela • 24/04/19 10:55
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    x Kanon,
    anche io avevo letto questo passaggio su IMDB, ma l'essersi ispirato ad una figura reale non esclude il fatto che il comportamento del personaggio interpretato da Stamp (Willie Parker) sia stato modellato su quello del protagonista del racconto di Bierce (Parker Adderson), e questo anche prescindendo dalla somiglianza fra i nomi che potrebbe essere casuale.

    Bierce è uno dei miei autori preferiti, quindi conoscevo bene il racconto a cui ho fatto riferimento ma per scrupolo l'ho riletto dopo aver scritto il post e a questo punto non ho alcun dubbio: a mio parere, ispirazione certa ed inequivocabile, che del resto non deve troppo stupire considerata la popolarità dello scrittore nei paesi anglosassoni.

    SPOILER (grosso)

    A parte l'identico atteggiamento nei confronti della morte, sospeso fra l'accettazione fatalistica e l'argomentazione filosofica, entrambi i personaggi entrano nel panico quando la morte da prospettiva certa ma legata al verificarsi di una condizione (l'alba per la spia, l'arrivo a Parigi per il delatore): Parker Adderson diventa improvvisamente violento e aggredisce il generale nemico con il quale stava fino ad allora conversando molto pacatamente, mentre Willie Parker, fino ad allora collaborativo nei confronti dei suoi rapitori (tanto da riparare un guasto alla loro macchina o suggerire l'eliminazione di chi avrebbe potuto fare una soffiata mandando in fumo il loro piano), tenta una fuga in aperta campagna prima di essere colpito alle spalle.
    Ed entrambi, prima di agire in modo inconsulto, supplicano di non essere uccisi, invocando il fatto che quello non è il momento "giusto" per morire.

    FINE SPOILER
    Ultima modifica: 24/04/19 10:58 da Daniela
  • Discussione Kanon • 24/04/19 18:12
    Fotocopista - 835 interventi
    Grazie per le ulteriori spiegazioni, Daniela. Oltre all'innegabile somiglianza tra i due personaggi, credo proprio che vedrò di leggere il racconto di cui tu parli.

    Tra l'altro mi rendo conto solo adesso che Bierce è l'autore del celebre "An Occurrence at Owl Creek Bridge".
    Ultima modifica: 24/04/19 18:16 da Kanon
  • Discussione Daniela • 24/04/19 21:28
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Kanon ebbe a dire:
    Grazie per le ulteriori spiegazioni, Daniela. Oltre all'innegabile somiglianza tra i due personaggi, credo proprio che vedrò di leggere il racconto di cui tu parli.

    Tra l'altro mi rendo conto solo adesso che Bierce è l'autore del celebre "An Occurrence at Owl Creek Bridge".


    Racconto straordinario di uno scrittore straordinario. Anche la sua vita sembra un romanzo d'avventure, compresa la presunta morte dato che scomparve nel bel mezzo della rivoluzione messicana e nessuno ha mai ritrovato il corpo né scoperto cosa gli sia successo.
    L'aneddoto che preferisco è quello relativo a come scelse di diventare scrittore. Ad un certo punto, dovette decidere se continuare la carriera nell'esercito o occuparsi a tempo pieno del giornalismo. Sai a cosa affidò la scelta? Al lancio di una moneta...
  • Discussione Pigro • 25/04/19 09:57
    Consigliere - 1661 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Spiace ma alla fine s'è dimostrato che Jackson non ha copiato da Al Bano :) Molto più probabile che Frears abbia letto Bierce.

    E' vero: se non ricordo male ci fu una escalation di presunti plagi per cui si scoprì che si erano ispirati a un'altra canzone che a sua volta ecc ecc... A maggior ragione un esempio di come i rivoli delle influenze siano carsici e imprevedibili...
  • Discussione Zender • 25/04/19 11:16
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Pigro ebbe a dire:
    Zender ebbe a dire:
    Spiace ma alla fine s'è dimostrato che Jackson non ha copiato da Al Bano :) Molto più probabile che Frears abbia letto Bierce.

    E' vero: se non ricordo male ci fu una escalation di presunti plagi per cui si scoprì che si erano ispirati a un'altra canzone che a sua volta ecc ecc... A maggior ragione un esempio di come i rivoli delle influenze siano carsici e imprevedibili...

    Esattamente Pigro. In definitiva era un giro di note talmente abusato dalla notte dei tempi che Al Bano era solo uno dei tanti.

    Detto questo, trovo invece molto plausibile andare a prendere da Bierce, autore notissimo e straordinario (anche se poi il suo racconto più citato e saccheggiato al cinema è per l'appunto "An Occurrence at Owl Creek Bridge").