Topolino e i pellerossi - Corto (1930)

Questa volta Topolino e Minni sono dei pionieri nel selvaggio West; tutto procede bene fino a quando gli indiani non li catturano. L'animazione è nella media, la storia non riserva grandi sorprese (tranne il fatto che stavolta è Minni a salvare Topolino).

Topolino e Minnie tra i cowboy subiscono l'assalto dei pellerossa. Storia mediocre, disegno mediocre, nessuno slancio, nessun guizzo in più, e ci sono perfino errori di animazione grossolani (a un certo punto un personaggio sparisce per pochi secondi per uno sbaglio nel montaggio delle figure). E tutto questo sorvolando sulla banalità politicamente scorretta sugli indiani (ma questo, considerati gli anni, è meno grave).

Cantando il “traditional” Oh Susannah, Topolino e Minnie guidano una carovana che percorre il selvaggio west. Un’ambientazione tipicamente western quella di questo cortometraggio, tra cavalli, indiani, pionieri e tutto il corredo del genere, ovviamente in chiave parodistica disneiana. Cartone piuttosto divertente, con buone animazioni e doppiaggio convincente. Il finale è un omaggio alla furbizia di Topolino.

Topolino e company fanno parte di una carovana di pionieri al tempo del vecchio west e, durante una festa, si ritrovano attaccati dagli indiani. Un corto simpatico, dall'ambientazione più originale del solito e con molte gag riuscite, soprattutto nella battaglia con gli indiani. Buona l'animazione, soprattutto nelle scene affollate.

Cortometraggio antipatico, più che brutto, dove gli indiani sono visti come orda di uomini crudeli. Per il resto l'opera segue il consueto canovaccio, con la prima parte dedicata alla musica, stavolta con fisarmoniche e banjo (Topolino e Minni suonano più strumenti di Angelo Branduardi) per poi passare all'arrivo di una minaccia che movimenta il cartone. Ci sono degli errori di animazione. E diverte poco. Al di là della considerazione iniziale, un prodotto scarso.