Carmen Jones - Film (1954)

Trasposizione moderna della “Carmen” di Bizet – a sua volta basata sulla commedia di Mérimée - sotto forma di un black musical di amore, gelosia e morte, con un paio di tocchi d’erotismo. La tzigana Dandridge restituisce tutta la calda sensualità e la volubilità della protagonista, Belafonte la debolezza del suo perdente innamorato, mentre Adams, pugile, prende il posto del torero Escamillo. Molto buona la fotografia, felicemente sposata con il Cinemascope; un po’ carenti i numeri di canto e danza. ** ¾.

Non amo particolarmente l'opera lirica e non conosco l'originale, ma questa versione all black dell'opera di Bizet piace per l'avvincente racconto e per l'intrinseca qualità cinematografica. Bisogna essere totalmente miopi per non accorgersi di una straordinaria Dandridge, donna vitale e dalla prepotente sensualità. Avrebbe meritato di più, morirà invece 10 anni dopo suicida e dimenticata da (quasi) tutti. Il canto degli attori è sempre doppiato e le orchestrazioni efficaci perché non appesantiscono troppo una storia già di per sè torbida.

Trasposizione piuttosto precisa dell'opera di Bizet nel mondo afro-americano, tratta dal lavoro del 1943 di Oscar Hammerstein II per Broadway. È proprio l'ambiente nero americano che viene descritto con efficacia, con i suoi colori, le sue passioni e la vitalità musicale necessaria alla forza dell'opera e soprattutto alla personalità di Carmen Jones, interpretata validamente da Dorothy Dandridge. Il dosaggio tra la parte musicale, le coreografie e la recitazione convenzionale è ben calibrato e il film può piacere anche ai non amanti del genere.

Trasposizione in abiti moderni della Carmen di Bizet interpretata da un cast all-back e per questo motivo storicamente importante anche al di là dei suoi effettivi meriti che consistono in una messinscena smagliante. Luci ed ombre invece per quanto riguarda il cast: Dandridge è espressiva oltre che sensuale e Belafonte, anche se più impacciato, offre una discreta prova, ma il fatto che siano entrambi doppiati in tutte le sequenze cantate, molto numerose rispetto alla durata complessiva del film, lascia piuttosto perplessi. Godibile soprattutto se si ama l'opera in questione.