Legittima offesa - While she was out - Film (2009)

Legittima offesa - While she was out
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 17/06/09 DAL BENEMERITO CAPANNELLE
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Capannelle 17/06/09 15:59 - 4411 commenti

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Trama elementare e sviluppo ridicolo per un no-rape and revenge dove la Basinger lascia un bigliettino offensivo a 4 teppistelli colpevoli di aver parcheggiato male all'ipermercato. Ovviamente loro si alterano; meno ovvio che sparino in testa alla guardia giurata e poi inseguino la Basinger in un posto abbandonato. Lei è armata di una cassetta degli attrezzi e... Dialoghi da asilo, logica assente e zero coinvolgimento. Kim ed altri hanno prodotto il film senza investire troppi soldi ma ne ricaveranno ancora meno.

John 11/06/11 23:42 - 1 commenti

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Film che anche io definirei "banale": sembra scritto da un bambino delle elementari alle prese con le prime idee... La protagonista uccide i suoi nemici con una scatola degli attrezzi, sembra che ogni volta tiri fuori dalla "scatola delle sorprese" un arnese nuovo per uccidere l'avversario. L'idea non è bene sviluppata e la messa in scena è pietosa.

Nando 7/08/11 11:20 - 3814 commenti

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Delundentissimo thriller provvisto di una trama ipertelefonata che vede la Basinger novella Rambo eliminare uno ad uno 4 giovinastri abbastanza stupidotti decisi a fargliala pagare per una banale offesa stradale. La narrazione è poco credibile ed il finale rasenta il ridicolo più ovvio.
MEMORABILE: La musica dei Joy Division durante la commemorazione del ragazzo di colore deceduto poco prima.

124c 15/06/12 16:49 - 2918 commenti

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C'era una volta una stella del cinema di nome Kim Basinger, che aveva copertine e fan che le sbavavano dietro, ad ogni angolo. Oggi, invece, pare una sopravvissuta che accetta di tutto pur di non scomparire dal grande schermo. Il thriller in questione, però, non le si addice, come non si addiceva il ruolo della ladra ne Una bionda tutta d'oro. La trama è abbastanza scontata, il tutto pare un film tv della serie di Raidue "Sotto il segno del giallo" ed è indegno non solo della Basinger, ma anche dell'ex-bambino prodigio Lukas Haas. Uno e mezzo.
MEMORABILE: Il finale.

Herrkinski 22/04/13 23:43 - 8112 commenti

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Veramente brutto, questo thriller con un'ormai rediviva Kim Basinger; è un peccato che l'attrice negli anni 2000 si sia quasi sempre buttata via in produzioni così scadenti. Il film in questione, nonostante un cast tutto sommato discreto, accumula cose viste e straviste nonchè assurdità inaccettabili; l'idea stessa della cassetta degli attrezzi usata per scopi impropri alla Toolbox murders in questo contesto è totalmente improbabile, così come la stupidità dei teppisti. Confezione da film TV di seconda serata. Si salva il brano dei Joy Division.

Buiomega71 16/11/14 23:48 - 2910 commenti

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Essenziale, veloce, senza tanti fronzoli, perfidamente femmineo (vedi la geniale chiusa finale prima dei titoli di coda), giocherella con lo slasher (il bodycount dei teppisti) e richiama aspetti macabro/fiabeschi (la Basinger che si aggira nel bosco di notte, lambito dalla pioggia e dai fasci di luce delle torce). Impreziosito da schegge splatter orchestrate da Todd Masters (teste perforate da pallottole, chiavi a croce rafforzata che devastano volti, cacciaviti infilati nella nuca per uscire dalla bocca) un succulento "survivor movie" al sapore ferino di donna.
MEMORABILE: La lunga soggettiva iniziale nel viale; La Basinger che non trova parcheggio; "Non è un demone e solo una donna"; Il suv che impatta stile Final Destination 2.

Lucius 24/07/15 21:41 - 3015 commenti

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Un'offesa agli spettatori. Un film inguardabile, indigeribile, neppure ridicolo involontario o maldestro, quanto realizzato senza un minimo di talento. Pregno di errori e con una fotografia scadente che non riesce neppure a valorizzare la bellezza della protagonista alle prese con una sceneggiatura zeppa di errori e incongruenze, quasi fosse solo un primo abbozzo trovato in un cassetto di qualche mobile dalla improbabile regista Monford. Bisogna visionarlo per capire cosa intendo. Banale, improbabile.
MEMORABILE: L'inseguimento con la cassetta degli attrezzi: che ridere...

Rambo90 3/01/21 02:25 - 7697 commenti

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Ordinaria amministrazione. Inizio svelto, incubo che comincia senza troppi perché e subito la trama ci butta dentro l'infinito inseguimento tra i boschi che monopolizza gran parte del film. La cosa migliore è l'interpretazione della Basinger, piuttosto sentita, e anche con toni da humor nero nel finale; meno in parte i teppisti capitanati da Haas. Non c'è molto da segnalare, se non qualche uccisione piuttosto cruenta (con attrezzi di vario tipo) e alcune parti di ridicolo involontario (tipo l'inizio casalingo). Mediocre, ma guardabile.

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  • Discussione Buiomega71 • 17/11/14 17:46
    Consigliere - 25999 interventi
    Ferino, notturno e femmineo "survivor movie" al sapore di donna, reazioni femminili spietate e body count (dei teppistelli) come nei migliori slasher

    Inizio con i titoli di testa su disegni infantili (come in Grano Rosso Sangue) sulla nenia infantile composta da Paul Heslinger, poi una meravigliosa soggettiva sul viale borghese con le case addobbate da luci natalizie

    Un marito yuppie violento, due figli, per Della (un intensa Kim Basinger) la vita familiare và stretta

    Scende la sera, Della si reca con il suo suv a fare gli ultimi acquisti natalizi (è la vigilia di natale)

    Tribola per trovare un parcheggio (nonostante sia quasi l'ora di chiusura, il mall pare ancora affollatissimo)

    Bighellona per i reparti del centro commerciale, un auto parcheggiata alla porca malora le fà venire l'idea balzana di lasciarle un biglietto poco carino sul lunotto

    L'auto appartiene a quattro balordi (capitanati dall'ex bambino prodigio Lukas Haas) senza arte nè parte

    Cominciano le offese machistiche verso la donna, una guardia della security ci lascia il cervello sull'asfalto

    La fuga disperata verso un cantiere edile sotto la pioggia, l'impatto del suv su di una trave (stile Final Destination 2), la cassetta degli attrezzi (l'omaggio a Lo Squartatore di Los Angeles era voluto?, Mi piace pernsare di sì), unica fonte di sopravvivenza per Della, comincia la caccia e la nuit de massacre

    La Montford (ma che dio benedica stà donna combattiva e coi cocones) non lesina su prelibatezze splatter (orchestrate da sua maestà Todd Masters), tra teste perforate da pallottole che manco gli zombi movie romeriani, chiavi a croce piantate nel naso che spaccano e diveltano grugni, cacciaviti che trafiggono nuche e escono dalla bocca, colli spezzati.

    La fuga boschiva (e disperata) della Basinger assume i tratti di una favola nera (il bosco di notte, il ruscello, i fasci di luce delle torce) che mi faceva venire in mente la fuga di Amy Steel in L'assassino ti siede accanto, fino a che rimane l'ultimo dei teppisti (il capo gang) e che ora serve la determinazione femminile della seduzione per arrivare a sterminarli tutti di botto

    Mi pareva quasi un remake di Un Violento Weekend di Terrore (se ci penso su ha diverse analogie). La Basinger risoluta e cazzuta che stermina la ghenga di delinquentelli (non per nulla uno di loro esclama:" Quella donna è un demone") come lo era Brenda Vaccaro (qui, però, la Basinger non viene violentata), Lukas Haas pare il figlio di Don Stroud di fruetiana memoria (e guarda caso c'è un filo rosso che lega lui alla sua preda), e nel finale, come appunto Death Weekend, rimangono la preda e il solo capo della ghenga, a tu per tu nello scontro finale. E il tutto (come nel film di Fruet) nasce per una questione "automobilistica" (l'infrazione all'incrocio per Fruet, il biglietto per il parcheggio abusivo per la Montford)

    Bellissimo, poi, il pre finale con il ritorno a casa della Basinger (che pareva uscita dal set di Platoon), con geniale e inaspettata chiusa finale (prima dei titoli di coda) nei confronti del marito

    Ho goduto come un riccio vedendo questo bistrattato (dai più) e ingiustamente maltacciato gioiellino , trovando nella Montford una degna erede di quelle regine del b-movie che hanno fatto grande il cinema di genere femminile

    Come produttore esecutivo figura, nientemeno, Guillermo Del Toro

    Per il sottoscritto una piacevole sorpresa
    Ultima modifica: 17/11/14 21:29 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 17/11/14 17:52
    Consigliere - 25999 interventi
    Domanda che mi sorge spontanea

    Su IMDB leggo che la durata ammonta a '88, mentre il dvd Minerva ne dura solamente '77 e 17

    Ora, 11 minuti non mi sembrano bruscolette

    Però le scene di caccia boschive mi paiono intonse, mentre l'inizio, con la vita familiare in casa Basinger mi pareva un pò "tirata via"

    Che l'edizione italiana allegerisca le parti "morte" per rendere più scorrevole il film?

    Chi sà batta un colpo...
  • Discussione Buiomega71 • 17/11/14 19:30
    Consigliere - 25999 interventi
    Kim Basinger stà per essere scovata dai quattro teppisti...Nel riquadro, sotto a sinistra, la sua tosta regista, la scozzese di razza Susan Montford

    http://cdn-static.denofgeek.com/sites/denofgeek/files/styles/article_main_half/public/images/34870.jpg?itok=khKdesf0
  • Homevideo Digital • 17/11/14 21:02
    Portaborse - 3997 interventi
    Il blu ray Starz / Anchor Bay dura, stando a dvdbeaver, 85' 51'', il che, tenendo in considerazione il passaggio da 23 fps a 25 fps, lo porta ad avere circa cinque minuti in più del dvd nostrano.
    Ultima modifica: 17/11/14 21:04 da Digital
  • Homevideo Buiomega71 • 17/11/14 21:05
    Consigliere - 25999 interventi
    Digital ebbe a dire:
    Il blu ray Starz / Anchor Bay dura, stando a dvdbeaver, 85' 51'', il che, tenendo in considerazione il passaggio da 23 fps a 25 fps, lo porta ad avere circa cinque minuti in più del dvd nostrano.

    Grazie Digital, sempre prezioso (resta da verificare cosa abbiano tolto nei '5 nell'edizione ITALIANA)