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MMJ Davinotti jr
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L'IMPRESSIONE DI MMJ
Il rapporto di Wes Craven con la televisione è sempre stato piuttosto fitto; di certo più di quello che hanno intrattenuto altri autori a lui vicini (Hooper, Carpenter...). Nel 1978 ad esempio girò questa storia di stregoneria piuttosto ordinaria ambientandola in un piccolo paese della provincia americana. Recuperata Linda Blair a cinque anni dall’ESORCISTA e postala questa volta dalla parte del Bene, il nostro riesce a convincere (sempre considerando che si tratta di un prodotto per la televisione, naturalmente) calando la vicenda in un'atmosfera semplice ma inquietante proprio per la quotidianità delle situazioni: c'è la classica famiglia...Leggi tutto americana con due figli (una è appunto Linda Blair, piuttosto appesantita e con un’esplosiva pettinatura afro) che riceve in casa la figlia della sorella della madre; le sono appena morti i genitori in un incidente d'auto e ospitarla per un po' è il minimo. Ma la ragazza è furba e ruffiana, tanto che la coetanea Linda Blair inizia a guardarla subito con sospetto. In casa la amano tutti invece, fin troppo. E anche fuori, visto che la migliore amica della Blair (Fran Drescher, futura “tata” in un celeberrimo telefilm) e il suo ragazzo hanno attenzioni solo per lei. Comincia in pratica una guerra privata tra le due primedonne della casa, con la Blair che accusa la cugina nientemeno che di stregoneria. Craven fa quel che può senza poter ricorrere al sangue e alla violenza abituali: dirige bene il cast, cerca di far sparire a fatica quell'aria da telefilm che incombe inevitabilmente e orchestra la sceneggiatura con comprovato mestiere. Così anche una produzione modesta appare più viva e tesa della media fino a farsi quasi interessante.
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ChiudiTITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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- Non male, dopotutto:
Marcel MJ Davinotti jr., Buiomega71, Minitina80, Herrkinski - Mediocre, ma con un suo perché:
Cotola, Stefania, Puppigallo, Homesick, Myvincent, Ciavazzaro, Anthonyvm - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Hackett - Gravemente insufficiente!:
Undying
Modesto thriller di fattura televisiva che, nonostante una sceneggiatura farcita di situazioni del tutto prevedibili, scorre via gradevole fino al consueto finale. Un regista come Craven avrebbe potuto fare molto di più ma la sua regia, sebbene piuttosto scialba e senza guizzi, almeno non “cola a picco” come in altre occasioni. Tuttavia un po’ di originalità in più non avrebbe guastato e troppo spesso la noia fa capolino.
Modesto film di un buon ma discontinuo regista. L'intreccio dozzinale non decolla mai e la prevedibilità degli eventi fa scivolare da subito lo spettatore nella noia. Di horror c'è ben poco, piatti gli interpreti (la Blair ha fatto L'esorcista ma aveva un'altra età) e distratta la regia. Tensione assente. Evitabile.
La vera natura di un regista anonimo si manifesta in un prodotto puramente innocuo, confuso, privo di ritmo e di stampo televisivo (nel peggior senso del termine); proprio come nel caso di Summer of Fear: pellicola che, di paura, manco favoleggia. Poco più pertinente appare il titolo originale (Stranger in our House) ma la noia è l'unica padrona di casa. Linda Blair resterà famosa come piccola indemoniata, ma c'è pure un motivo se la sua carriera non è decollata. Da benedire, in questo caso, il tasto fast forward del telecomando.
Thriller-horror formato famiglia, attento a non inquietare troppo, a non spaventare troppo... Contraddizione di termini? Sì, ma il film vanta una trama semplice e compatta, buone caratterizzazioni, efficacia nel descrivere il progressivo isolamento della protagonista che vede i suoi affetti più cari - genitori, amiche, boyfriend, cavallo - insidiati dalla pseudo-cugina strega. Credo che non funzioni proprio la Blair come protagonista: non sa recitare e non sembra una teen ager!
MEMORABILE: La Blair che trova nell'armadio della cugina le prove della sue "stregoneria", tra cui un oggetto vagamente fallico...
Poteva anche essere un buon telefilm, ma purtroppo, lo scarso materiale a disposizione ha inevitabilmente trasformato questa pellicola, con velleità di film, in un prodotto in linea di massima mediocre, dovendo annacquare una sceneggiatura non all'altezza, nonostante gli attori se la cavino più che dignitosamente. Il finale poi, doveva essere più curato, senza scivolare nella faciloneria visiva (la strega è quasi risibile). Comunque, un'occhiata gliela si può anche dare, ma senza aspettarsi chissà che.
MEMORABILE: L'esperto di occultismo: "Falle una foto. Una macchina fotografica non ha una mente suggestionabile e una strega non rimane impressa sulla pellicola".
Variazione esoterica di un soggetto molto diffuso negli anni a venire - un misterioso individuo arriva a sconvolgere gradualmente vita e affetti altrui - che Craven espone secondo uno schema prevedibile, ammosciato sia dalla destinazione televisiva (e questa potrebbe essere, volendo, un'attenuante), sia dalle svogliatissime prove degli attori: non ultima la Blair, che questa volta deve fronteggiare il Male non più dall'interno, ma dal di fuori. Da bancarella le infarinature di magia nera e il make-up della Purcell nel finale.
Tra i tv movie firmati Craven, questo è senz' altro il migliore (forse insieme a Sonno di ghiaccio): c'è già in nuce qualche aspetto del suo cinema a venire. Buone le caratterizzazioni dei personaggi, anche se Linda Blair post-Regan non è un mostro di simpatia mentre l'ambientazione bucolica tornerà in Benedizione mortale. Vero è che ci sono dei momenti morti pesantissimi e la gara della Blair a cavallo, di cui non frega niente a nessuno, fa scuotere la testa. Ma c'è da ricordare che è pur sempre un tv movie.
MEMORABILE: La lotta finale, tipica del cinema Craveniano, tra la Blair e la cugina strega.
Una Linda Blair paffutella e capelluta finalmente non nel ruolo dell'indemoniata ma in quello di una dolce ragazzotta vittima di sinistri malefici e rituali satanici. La regia è di Wes Craven, il format televisivo con tutti i limiti che ne derivano. Ma neanche la sceneggiatura è granché. Negli ultimi 15' snodo nel racconto e qualche effetto fantasmagorico. Fiacchissimo.
Stregonesco televisivo diretto dal compianto Craven. Linda Blair protagonista (in un ruolo positivo, da vittima) non mi è affatto dispiaciuta; da segnalare nel cast una giovanissima "Tata" Fran Drescher, amica della protagonista. Purtroppo la confezione televisiva è evidente e una minore durata forse avrebbe giovato, inoltre vi sono diversi buchi nella sceneggiatura. Nonostante questo non lo trovo disprezzabile e si fa seguire. Odiosa la cattiva "strega" e per questo un plauso all'attrice. Inutile la postilla finale. Medio.
MEMORABILE: L'auto che precipita.
Un horror lineare e ben confezionato che stenta a ingranare, soprattutto nella prima parte, a causa di una lentezza di fondo che fatica a scrollarsi di dosso. Alcune scelte per ovvie ragioni sono accomodanti, ma Craven cerca di far sì che non rappresentino un difetto puntando a uno stato d’inquietudine crescente man mano che si entra nel vivo della trama. Il Craven che verrà è appena percettibile nella storia in sé, in cui un tranquillo quadretto familiare borghese viene sconquassato da un agente esterno.
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Tutto sommato un gradevole thriller televisivo dalle tinte horror, che per ovvi motivi di destinazione non può indulgere troppo in dettagli macabri o morbosi - appena suggeriti - ma che Craven costruisce con buon mestiere coadiuvato da un cast di glorie d'epoca. Non dissimile da film tv analoghi come The spell o Midnight offerings, il film procede su binari cari al sottogenere ma la bella ambientazione rurale, la calda fotografia vintage e qualche buona trovata mantengono l'interesse alto e la visione confortevole per i fan del cinema '70s.
Innocuo ed evitabilissimo film-TV che ha come unici pregi ed elementi di interesse il fatto di essere diretto dal maestro Craven e di presentare la Blair nel ruolo della giovane protagonista. Per il resto ci troviamo di fronte a una banale storia di stregoneria con un body count ai minimi storici e una resa visiva degna di uno show horror per ragazzini. Il colpo di scena non è imprevedibile, ma è per lo meno piacevole; peccato sia rovinato da una corsa in macchina finale così trash che non ci si crede. Almeno Craven evita un happy ending.
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- Per me resta il miglior Craven televisivo, dove c'è parecchio del suo stile durante la narrazione (esempio, la lotta finale femminea tra la Blair e la cuginetta streghetta, puro Craven style)
Poi, certo, e sempre un prodotto per la tv con tutti i suoi limiti, ma sicuramente il miglior film televisivo dello zio WeslyUltima modifica: 14/10/15 19:31 da Buiomega71 - Questo è in lista da un po'.
- Zendy, alzami a **! Grazie
- Per me un film curioso ma tutt'altro che bello, con diverse cadute nel ridicolo. La presenza della Blair gli conferisce un certo fascino esorcistico che in un climax da casa nella prateria lo rende particolare... però è un film modesto...Ultima modifica: 14/10/15 22:33 da Rebis
- Si forse Craven non può andare oltre come vorrebbe,a causa dei limiti imposti della confezione tv (soprattutto dal punto di vista censorio),perché un minimo approccio a tematiche morbose lo prova,ma senza poter esagerare.
Come dice Mco in effetti,è proprio per completisti. - Lo preferisco di sicuro a Sonno di Ghiaccio e a Invito all'inferno
- Buiomega71 ebbe a dire:
Lo preferisco di sicuro a Sonno di Ghiaccio e a Invito all'inferno
Sonno di ghiaccio lo ricordo inquietante assai. - Buio, io lo cambio, anche se a dire il vero non capisco molto questi frequenti cambi di voto a film che magari non vedi da tempo. Perché sostituire un voto dato nel momento in cui hai visto il film con uno dato così, sui ricordi? Anche perché il commento si riferiva a un voto e a cambiarlo si rischia di sballare.
- Zender ebbe a dire:
Buio, io lo cambio, anche se a dire il vero non capisco molto questi frequenti cambi di voto a film che magari non vedi da tempo. Perché sostituire un voto dato nel momento in cui hai visto il film con uno dato così, sui ricordi? Anche perché il commento si riferiva a un voto e a cambiarlo si rischia di sballare.
Ad alcuni film (soprattutto nei miei primi commenti) non ho valutato i giusti pallinnagi che effettivamente il film in questione meritava (ne parlammo pure alla cena bresciana, ricordi?) - D'accordo.
