Pappa e ciccia - Serie TV (1988)

Ottima sit-com, anche questa purtroppo allungata oltre ogni limite visto il buon successo di pubblico. Roseanne Barr ed il grandissimo John Goodman sono protagonisti di una serie di siparietti davvero divertenti; purtroppo il telefilm alterna momenti lievi a paurosi pistolotti pro Patria & Famiglia in perfetto stile yankee. Ma ci si può passare sopra, così come all'accento napoletano appiccicato artatamente alla Barr.

Serie non indimenticabile. Gli attori non sono neanche inguardabili (la migliore è Roseanne Barr), ma le storie a lungo andare finiscono col diventare noiose senza poche sorprese e soprattutto ripetitive. C'e anche qualche episodio divertente, ma è dimenticabile.

Buona sitcom in particolare per quanto riguarda le prime stagioni (dopo, come in tutti i prodotti di questo genere si assiste ad un calo di qualità). L'ogetto è ancora una volta un complicato menage matrimoniale con annessi e connessi; merito della sostanziale bontà del prodotto va alle discrete sceneggiature degli episodi e sopratutto alla simpatia dei due protagonisti (la Barr e Goodman) che trovano un buon affiatamento reciproco. Non irresistibile il doppiaggio italiano.

Divertente sit-com ben scritta e interpretata da un folto cast di ottimi attori. A partire dai due irresistibili protagonisti, splendidamente affiatati. Peccato solo che un ridicolo doppiaggio italiano sciupi un poco il tutto. A parte questo, rimane tra i migliori del filone.

Dietro ci sono le stesse menti o comunque gli stessi produttori di That 70's show e diciamo che, più o meno, si vede. Bravissimi come al solito John Goodman e Roseanne Barr (tra le poche donne non bellissime ad avere avuto successo ad Hollywood) che, però, oltre She devil al fianco della Streep molto altro non ha fatto. La messa in scena e le trame non sono poi curatissime, ma i dialoghi e le situazioni divertono comunque. Bravi anche i figuranti che interpretano i figli della coppia. A fine anni '80 un prodotto un po' diverso dal solito.

Alla fine degli Anni '80, in Usa, doveva essere una sit-com davvero di rottura: non più una famiglia di aspetto esteriore appariscente, ma l'esatto contrario (lasciando scaturire perciò quel senso di buffo che se ne trae da quello che “deve” essere e invece non è). Gli episodi sono gradevolmente divertenti (lo sceneggiatore Matt Williams è lo stesso de I Robinson). Terribile il doppiaggio italiano (spaccia la famiglia come di origini napoletane e il personaggio principale Roseanne parla come Marisa Laurito).