Tredici a tavola (ahi!) aspettano la diligenza che trasporta la promessa sposa di Ned Carter. Che arriva, ma con un carico di morti: non saranno gli ultimi... Western giallo realizzato da Vari con francescana economia di mezzi e in ambientazione rigorosamente laziale. Se si aggiunge l'esilità dello spunto e un ritmo meditabondo si può capire che Vari - onesto artigiano più volte cimentatosi col genere - non è qui alla sua migliore prova. Grande titolo però.
Appesantito da un racconto intricato e da un numero eccessivo di personaggi (i tredici convitati del titolo, più altri), questo western italiano sussulta nell'ultimo quarto d'ora, allorché i colpevoli si svelano dando luogo agli inevitabili regolamenti di conti a colpi di pistola. C'è pure un flashback "pop" quando compare lo strambo dagherrotipista Pesce. Per il resto, i soli ruoli di un certo rilievo sono quelli dei due indagatori: il pokerista introverso e innamorato Poli e Strano.
Chi sia il Giuda in questione lo si intuisce agevolmente già a meno di metà film, ma l'ingarbugliato intrico si svelerà pienamente solo nell'ultima ventina di minuti, quando la storia ha un lieve sussulto adrenalinico con la canonica sparatoria finale e la rituale eliminazione dei cattivi. Sfruttando i pochi mezzi a disposizione, location spudoratamente casarecce e un cast di serie z, Vari riesce a confezionare un intrattenimento di poche pretese ma tutto sommato dignitoso, in linea con le modeste aspettative del pubblico a cui era destinato.
Non male quest'opera di Vari che mischia - non sempre brillantemente - tematiche e ambientazioni tipiche del western con una trama dallo sviluppo giallo, con una soluzione finale non disprezzabile. Il ritmo non è sempre brillante con una prima parte che fatica a carburare, mentre nella seconda si assiste a qualcosa di più acceso (belli gli ultimi 20 minuti). Tenendo in considerazione il risibile budget a disposizione e l'utilizzo di attori che non sono delle prime linee, si può dire che il risultato complessivo è più che discreto.
MEMORABILE: L'arrivo della carrozza coi morti; Le scene nella miniera; Il finale.
Onesto western di Vari dal titolo molto intelligente che mette in mezzo addirittura il Nuovo Testamento. La storia, pur non essendo chissà cosa, è svolta in modo ordinato e si fa seguire con interesse. La sceneggiatura fa attenzione a non strafare (e fa bene) con un cast tecnico di professionisti del genere che garantisce una confezione almeno decente, dato il budget non proprio hollywoodiano. Fra i tanti attori c'è qualcuno che forse non è all'altezza ma nel complesso si tratta di un film migliore ti tanti altri del genere. Per appassionati.
MEMORABILE: Maily Doria/Emilia, una figura femminile che riesce a imporsi fra tanti uomini. Un personaggio ben scritto e interpretato.
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