Le sette folgori di Assur - Film (1962)

Rara manifestazione di interesse cinematografico per il derby assiri-babilonesi, già a scuola poco entusiasmante. Si ricordavano i secondi più goderecci, qui invece sono gli intriganti e il re assiro Sardanapalo il più o meno buono (ma c'è anche un terribile Foà/Zoroastro e Candelli/Hammurabi. Alè). Risolve il tutto, dopo un'ora e un quarto letale, un cataclisma orchestrato e filmato da Margheriti (accreditato) che se la cava bene coi suoi modellini. Amadio sembra invece più interessato alla femmina, come il prosieguo confermerà.

Nei crediti si legge che Margheriti si occupa degli effetti speciali e si devono proprio a lui l’ondata distruttrice, le fiamme e gli accenni splatter che diverranno marchio di fabbrica del suo cinema gotico-avventuroso. Amadio va invece ricordato per i futuri drammi erotici con Gloria Guida, in quanto come regista di questo peplum in versione assiro-babilonese non si discosta dalla media del genere. Belle le scenografie di Franco Lolli. Tra gli attori svetta Arnoldo Foà, vecchio profeta.

La cosa che più ricorderò è che Hammurabi lo fa Stelio Candelli, mentre Foà (riconoscibile più per la voce che per il volto, qui barbutissimo) sparisce, nel ruolo di Zoroastro, prima di metà film. Pellicola che deve un minimo di interesse ai modellini di Margheriti, che crea un'inondazione fatale a Ninive (ma la verità storica è ben diversa). Si ricorda pure il volto di Howard Duff, il cui nome è meno terrificante del suo ruolo: Sardanapalo. Qualche problema di continuità alla Ed Wood: diluvio, sole e terreno secco, diluvio...