Media utenti
MMJ Davinotti jr
Anno: 1979
Genere: comico (colore)
Regia: Paolo Bianchini
Note: E non "Super Andy - Il fratello più brutto di Superman".
APPROFONDIMENTI: La mostra permanente dei 45 giri di Lucius
VOLTI ITALIANI NEL CAST
LE LOCATION
L'IMPRESSIONE DI MMJ
Povera, poverissima parodia di SUPERMAN, il film che l'anno prima aveva sbancato i botteghini, SUPERANDY è in realtà semplicemente una demenziale rilettura del personaggio affidata all'estro dell'allora celebre Andy Luotto, star dei salotti televisivi di Renzo Arbore. Giunto sulla Terra da Krypton insieme al fratello Superkid (Gino Santercole), che si installa però a Hollywood al servizio di un poco di buono (Michele Mirabella), il piccolo Andy (in culla già con barba e dimensioni da adulto) viene adottato e crescerà insieme a un bambino normale. Naturalmente non tarderà a capire che può...Leggi tutto volare e che ha a disposizione poteri fuori del comune, ma li userà sempre a sproposito nelle occasioni più bizzarre. O meglio, così verrebbero farci credere gli autori, che azzeccano ben poche trovate e si rifugiano spesso nel metacinema per strappare qualche risata. Luotto ha la faccia simpatica e se talvolta si sorride è soprattutto per merito suo e della sua singolare espressività, ma certo da solo non basta se la sceneggiatura e il soggetto (entrambi di Leone Colonna) arrancano alla ricerca di spunti divertenti che non si trovano. L'estrema povertà degli effetti speciali contribuisce ad arricchire l'impatto trash del film, con velocizzazioni stile vecchie comiche, sparizioni e riapparizioni improvvise con stacchi sull'immagine e via dicendo. Spesso surreale, lunare quanto il suo protagonista (quasi celentaneschi certi duelli con Santercole), SUPERANDY potrà persino piacere (con molte riserve) a chi ricerca strani oggetti del cinema italiano.
Chiudi
Chiudi TITOLO INSERITO IL GIORNO 22/05/09 DAL BENEMERITO PUPPIGALLO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 12/01/10
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
- Non male, dopotutto:
Daidae - Mediocre, ma con un suo perché:
Marcel MJ Davinotti jr., 124c, Markus - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Puppigallo - Gravemente insufficiente!:
Ronax
Scemo, ma così scemo che qua e là fa persino quasi sorridere (la cullastronave; BabyAndy che incendia le ciabatte del suo padre terreste; Quando vola su New York, che sembra uno stoccafisso; L'incontro scontro col fratello Super Kid, alias Superman, dove volano anche super schiaffoni). Peccato che siano gocce in un mare di sciocchezze; e neanche la comicità surreale (a dir poco), tipica di Andy, non riesce a salvare questa pericolante baracca filmica.
MEMORABILE: Michele Mirabella, spietato manager di Super Kid (meno male che non ha insistito troppo nel cinema); Super Kid che lavora a maglia.
Se si dimenticano le troppe fesserie inserite qua e là (allucinante Luotto vestito da neonato) può pure rilassare e divertire. Comicità demenziale di Luotto e Santercole, film leggero e appena guardabile, non male il resto del cast. Musiche orride come i pedestri effetti speciali.
Non si può negare l'evidenza: la pellicola, parodia nostrana di Superman, il film di Richard Donner, è brutta, ma forse è questa la forza di questo scult. Andy Luotto (il comico barbuto italo-americano, lanciato da Renzo Arbore nella mitica trasmissione "L'altra Domenica") ne è il protagonista, con le sue gag surreali e la sua faccia furba. Le trovate sono da cinema comico muto, anche se qui si dialoga (pure Luotto), gli effetti speciali sono terrificanti e manca uno straccio di sceneggiatura. Eppure di bocciarlo non mi va proprio. Due.
MEMORABILE: Gli incontri surreali fra SuperAndy e SuperKid (Gino Santercole, il cui nome è un mix fra Superman e Nembo Kid, vecchio nome italiano dell'eroe USA).
Ennesima riprova che non si può impunemente trasferire talis e qualis personaggi e gag del varietà televisivo sul grande schermo senza affondare nel ridicolo, per non dire nel pietoso. Ciò che poteva divertire nel folle (e indubbiamente geniale, se confinato nel piccolo schermo) circo barnum di Arbore qui diventa una sequela di insulsaggini di una noia mortale, lontane anni luce persino dalla demenzialità canagliesca e a suo modo graffiante del Pap'occhio e di FF. SS.. Luotto sarà simpatico fin che si vuole ma qui non fa proprio ridere nessuno.
Opera costruita attorno a Andy Luotto, reso celebre dall'astuta mente di Renzo Arbore ne "L'altra domenica" (dove Luotto si limitava a divertenti smorfie e al celebre "bbuono" o "nobbuono"). Il volto stralunato dell'artista poteva essere impiegato in una qualsiasi forma farsesca, Bianchini quindi si limita a prendere un successo yankee per costruirne una parodia piuttosto lacunosa nelle trovate comiche, che si sostiene - al netto del "film per pochi" - nell'accontentare quella certa trashistica voglia di una comicità basica che parte del pubblico gradisce.
NELLO STESSO GENERE PUOI TROVARE ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
- Buonasera a tutti.
Avrei bisogno dell'aiuto di qualcuno che ha una copia del film,mi servirebbe la foto della madre terrestre di Super Andy,col viso in primo piano,perchè ho visto il film ma non ho fatto tempo a registrarlo quando ancora il personaggio era in scena,se qualcuno può postare la foto,tempo di salvarmela sul computer e si può cancellare (lo dico perché non ricordo se si possono mettere foto nei topic,per non causare troppo sforzo al sito) nel caso non si possa mettere sul sito,potete mandare tranquillamente la foto anche alla mia e-mail che ha zender.
Grazie mille !
