Tutti figli di mammasantissima - Film (1973)

Tutti figli di mammasantissima

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 15/05/09 DAL BENEMERITO RENATO
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Renato 8/07/09 13:57 - 1648 commenti

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Commedia farsesca piena di scazzottate, con qualche lungaggine ma tutto sommato non disprezzabile. Se si ridacchia ogni tanto il merito è soprattutto del personaggio di Tano Cimarosa; per il resto la storia nella seconda parte diventa un po' confusa ma direi che non ci si annoia, ed è già qualcosa. E forse Caltabiano (che indossa i panni del Reverendo) avrebbe potuto sforbiciare la mega-rissa finale, davvero troppo lunga.

Daidae 29/04/10 17:47 - 3179 commenti

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Divertente commedia "mafiosa". Grandioso il cast, a parte un non convincente Colizzi e una Muti poco sfruttata. Le parti del leone le fanno Cimarosa, Catenacci e il massiccio Caltabiano qui nei panni di un particolare reverendo. Divertente la megarissa finale, film consigliato.

Homesick 14/03/15 16:40 - 5737 commenti

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Dopo la parodia western Così sia, lo stuntman Caltabiano si volge al gangster-movie dell'era proibizionista, prendendone allegramente in giro i tòpoi e le situazioni alla siciliana rappresentate dalle figure di Colizzi, Catenacci e Cimarosa. Il regista - grosso, barbuto e doppiato da Glauco Onorato - mena botte da orbi in risse stile Bud Spencer che occupano buona parte dell'elementare sceneggiatura.
MEMORABILE: Le Bibbie con sorpresa; l'esecuzione "elettrica" dal barbiere.

Saintgifts 21/04/15 10:14 - 4098 commenti

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Una sorpresa questa parodia ambientata nella Chicago del proibizionismo. Senza grandi pretese, con attori non proprio di primo piano ma dignitosissimi caratteristi passati meritatamente a protagonisti sotto la direzione del poliedrico Caltabiano. Scazzottate a parte (comunque divertenti), buona anche la sceneggiatura, semplice ma su misura per quello che si prefigge: divertire, ma anche interessare. Non c'è il senso di già visto che connota quelle semiserie parodie che sono gli spaghetti western (capolavori a parte) e non è poco.

Caesars 14/04/17 08:56 - 3790 commenti

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Agli inizi degli anni '70 le parodie dei gangster movie ebbero un discreto successo, nel nostro paese. Questa pellicola diretta da Caltabiano (che compare anche come attore, con lo pseudonimo Alf Thunder, nel ruolo del reverendo) s'inserisce nel filone senza offrire grandi novità; anzi, sono le solite scazzottate a tener banco per numerosissimi, interminabili minuti durante tutta la pellicola. Colizzi è interprete poco degno di nota e la Muti è poco più che un grazioso decoro. Non ignobile ma comunque piuttosto brutto.

Pessoa 20/06/17 23:49 - 2476 commenti

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Graziosa parodia del gangster movie, questo film di Caltabiano si ispira fin dall'ambientazione ai grandi modelli americani da cui prende parecchi spunti sviluppandoli in modo egregio. Alcune lungaggini e vuoti di sceneggiatura (figli di un budget non miliardario) appesantiscono un po' la visione. Le scazzottate interminabili sono però girate superbamente. Si spara tanto ma non muore mai nessuno. Fra gli attori superlativo Cimarosa, uno sfigato nella migliore tradizione comica, bene Catenacci e Colizzi. Per patiti del genere, ma non solo.
MEMORABILE: "Ma volete bruciare anche noi?" "Voialtre fimmine sarete consumate in un altro modo"; "Fermi che sono sotto tiro!"; La splendida OST dei De Angelis.

Alex1988 18/05/20 18:22 - 728 commenti

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Parodia del "gangster movie" figlia del grande successo internazionale del Padrino, che riportò in auge il genere. Alfio Caltabiano, qui in veste di regista e antagonista, non si limita a mettere in scena uccisioni e sanguinolente sparatorie tipiche di tale genere, ma vuole anche omaggiare il cinema muto (le gag accelerate), concludendo il tutto con una mega scazzottata alla Bud Spencer e Terence Hill. Insomma, un film per tutti ma poco riuscito.

Reeves 10/07/21 18:12 - 2214 commenti

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Piccola commedia che prende in giro (molto, molto blandamente) la mafia e consente ad Alfio Caltabiano, qui anche regista, di incentrare su di sé una rissa colossale tra le più spettacolari che si siano mai viste nel nostro cinema. Purtroppo non c'è molto di più, se non una giovanissima e non ancora famosa Ornella Muti che però si fa notare e alcuni ottimi caratteristi tra i quali spicca il pelato Luciano Catenacci.

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  • Homevideo Undying • 15/05/09 18:18
    Risorse umane - 7574 interventi
    Film passato nel dimenticatoio, che la 01 Distribution ha coraggiosamente deciso di riportare alla luce, proponendolo in DVD a decorrere dal 1 luglio...



    Sinossi da Thrauma.com:
    "Bug Morano, boss di Chicago d'origine sicula, ha due avversari: un certo Puddu Campolia, che fa eliminare con facilità a New York da suo fratello, Lupo; e il "Reverendo", capo di una banda di irlandesi, che, nella stessa Chicago, gli fa concorrenza tanto nel settore delle case da gioco, che nel contrabbando degli alcolici. Mentre la guerra con gli irlandesi è in pieno sviluppo; raccomandato dal curato di Sette Cannoni, giunge il giovane Salvatore Mandolea, ricco di idee, deciso a divenire in breve un "mammasantissima" e abile nel maneggiare mitra o lupara. Il contributo dell'aspirante mafioso, per vincere il "Reverendo" sarebbe decisivo, se non intervenisse il geloso e incapace Lupo. Quando la battaglia tra Bug e il "Reverendo" diviene frontale e senza appello, Salvatore si innamora di Santuzza, figlia di Bug, la rapisce e la sposa..."
    Ultima modifica: 16/05/09 02:19 da Undying
  • Discussione Caesars • 10/03/15 15:36
    Scrivano - 16810 interventi
    Come si evince dalla locandina e dalla recensione che si può leggere qui:
    http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1507_02_1973_0197_0004_21225289/
    il film, a suo tempo al cinema, uscì col titolo "Tutti figli di mammasantissima" (presente attualmente come aka nella scheda del film). Metterei questo come titolo e "Tutti figli di mamma santissima" negli aka
  • Discussione Reeves • 10/07/21 18:15
    Segretario - 700 interventi
    Giuliano Montaldo ha raccontato a Hollywood Party di aver ricevuto una telefonata da Caltabiano che gli chiedeva notizie sul fatto di girare un film in Irlanda ambientato in America, proprio come lo stesso Montaldi aveva fatto due anni prima con il suo Sacco e Vanzetti.