La principessa delle ostriche - Film (1919)

Resa furiosa dalla notizia del matrimonio della figlia del re del lucido da scarpe, la bisbetica figlia del ricchissimo re delle ostriche pretende di sposare un principe europeo spiantato ma, per un equivoco, viene impalmata dal cameriere di questi. Lieto fine dietro l'angolo, con una spiritosa chiusura affidata al padre della sposa. Mediometraggio in cui l'umorismo nasce dall'eccesso: il lusso sfrenato, la villa immensa, il numero dei servitori esagerato. Lubitsch comincia a rodare i meccanismi delle sue formidabili commedie.

Divertente mediometraggio di Lubitsch, basato sull'assurdità e grandiosità delle situazioni e la ripetizione di alcune trovate comiche. L'argomento è chiaramente il matrimonio, da quello combinato a quello che nasce per amore, con tanto di lieto fine. Riesce ancora a far ridere, come molte commedie del regista tedesco e alcune idee risultano tutt'ora fresche e moderne (l'agenzia dei mariti, il circolo figlie di milionari contro l'alcolismo). A volte forse penalizzato da un'eccessiva ripetitività, ma è un difetto perdonabile. Da recuperare.

Pur essendo una delle sue prime opere, Lubitch mostra di possedere già un notevole controllo del mezzo: a tal proposito basti vedere le scene di "massa" in cui tanti attori affollano in modo perfetto lo spazio filmico e sono già perfettamente orchestrati dall'austriaco. I meccanismi comici, che raggiungeranno la perfezione in altre sue pellicole, iniziano qui ad essere oliati ed il divertimento non manca. Rispetto ad altri lavori futuri stupisce che sia così esplicito e sfacciato. Altrove Lubitch saprà essere di grandissima allusività, eleganza e raffinatezza. Un buon film.

Figlia viziata di un riccone cerca marito, possibilmente principe. Commedia in quattro atti in cui si prende in giro il ceto abbiente enfatizzando le sue manìe di grandezza e snobismo. Lubitsch dirige bene una storia semplice con equivoco amoroso regalando piccoli colpi di genio giusto per il gusto dello sberleffo e del divertimento. Ben caratterizzati gli attori e utilizzata con intelligenza la folla degli inservienti.