I terribili 7 - Film (1963)

Il mondo dell'infanzia, assai spesso frequentato dalle opere matarazziane, si erge in quest'occasione a protagonista assoluto, fungendo a sua volta da specchio della società degli adulti e della psicologia popolare. Una commedia piuttosto agile che denota modernità di linguaggio filmico (le accelerate prolessi della furtiva spedizione nel campo nomadi) e ottima capacità nel dirigere un gruppo di giovanissimi attori, tra i quali i celebri Chevalier, Loddi e Giuliani (il futuro Ciro della 3^C). Pazzafini (non accreditato) è uno degli zingari.

Sette ragazzini collaborano con una coetanea giudiziosa per vendere un bebè agli zingari per poi organizzarne il recupero, pentiti. La premessa è sicuramente singolare, ma Matarazzo riesce a costruire una commedia dai toni vivaci e dallo svolgimento coinvolgente, senza tralasciare uno sguardo sul mondo degli adulti e sul rapporto che instaurano con i loro figli. Nel complesso bravi i protagonisti, alcuni dei quali diventeranno famosi nel corso degli anni. Obbligatorio il lieto fine.

In genere i film con bambini li abbiamo in sospetto e uggia, ma Matarazzo riesce a evitare (salvo qualche perdonabile cedimento nel finale) patetismi e melensaggini, dà ritmo e i pestiferi ragazzini sono spigliati e spontanei. La parte sugli zingari (come forse la stessa idea di partenza) oggi costerebbe denunce e attacchi in nome della correttezza politica: viva Matarazzo. Attenzione, come aiuto-regista c'è, oltre al fido Fizzarotti, Tonino Valerii.

Se si supera il pregiudizio che porta spesso a tenersi alla larga (per alto rischio di eccesso di "sdolcinatezze") dai film interpretati da ragazzini, si potranno trovare elementi di godibilità in questo film di Raffaello Matarazzo. Si nota una certa freschezza di ispirazione e soprattutto la scelta di un tono per quanto possibile anti retorico mantenuto anche grazie alla buona prova del cast. Certamente il miele è sempre in agguato ma nel complesso si tratta di un film piacevole.

Una banda di ragazzini sguaiati è la protagonista di questa commediola abbastanza vivace accompagnata da una colonna sonora allegra. La storia è semplicissima e non richiede particolare impegno nell'essere seguita. Tanto basta per passare un po' di tempo in modo spensierato. La direzione registica di Matarazzo è sufficiente.

Il percorso di Raffaello Matarazzo sta per concludersi e il regista reso famoso dai melodrammi si misura ancora una volta con la commedia, che pure aveva frequentato con successo. Un film divertente senza età, in cui i ragazzini sono bravissimi e lo spunto (la vendita di un neonato) è decisamente non abituale. Molti nomi diventeranno poi famosi, anche se la pellicola avrà scarso successo commerciale.