Verdone racconta Leone - Documentario (2009)

In uno studio che richiama il palcoscenico/set di Dogville, Carlo Verdone ripercorre il suo rapporto con il grande regista Sergio Leone, di cui fu pupillo e amico. Con abbondante uso di spezzoni tratti dai film del maestro, vengono ripercorsi aneddoti noti e meno noti. Verdone appare davvero commosso. Molti dei fatti citati si trovano anche ne I sogni nel mirino.

Davvero un bel documentario che omaggia a dovere il caro Sergio Leone, tra i miei registi preferiti in assoluto (non credo di esser l'unico). Verdone quasi toccante nel raccontare la personalità più intima del suo mentore, tra aneddoti cinematografici e ricordi di vita vissuta assieme. Un burbero geniale e dal cuore d'oro, questo il ritratto del cineasta romano che ne scaturisce. Molto interessanti e divertenti anche le parole che Carlo spende per il compianto Mario Brega. Da non perdere.

Ricordo di Sergio Leone da parte di chi lo ha amato e gli è debitore, per lo meno agli inizi di una meritata carriera. Verdone traccia un ritratto vero, come ha fatto Sergio Donati col libro "C'era una volta il west, ma c'ero anch'io" in cui molti sono gli aneddoti sul regista e le sue opere. Credo che, per conoscere Leone non solo attraverso i suoi film sia necessaria la presa d'atto di entrambi i lavori. Opera semplice e spontanea, gradevole soprattutto perché non "celebra", ma "presenta" lasciando agli altri le considerazioni del caso.

Sebbene non completamente inedita (molti degli aneddoti raccontati sono già noti), merita una visione questa testimonianza documentaria fornita da Carlo Verdone e riguardante uno dei suoi maestri, il grande Sergio Leone. Una scenografia scarna ma suggestiva e un racconto che abbraccia momenti personali e professionali riguardanti anche la collaborazione artistica tra i due, con tono a tratti quasi didattico, altre volte più partecipe e commosso. Non mancano gli "spezzoni" cinematografici.

Verdone racconta Sergio Leone con l'affetto di un amico che si trasforma quasi subito nella deferenza di un discepolo, usando efficacemente toni leggeri privi di enfasi, come avrebbe voluto il maestro. Si alternano gustosi episodi di vita e di lavoro, spesso non inediti, alternandoli alle immagini dei film che fanno da contrappunto alle vicende narrate. Tante piccole lezioni di cinema di uno dei più grandi registi di sempre, che Verdone riesce a rendere commoventi soprattutto quando si riferiscono alle sue esperienze dirette con Leone.