Questo è verosimilmente il primo film d'animazione proiettato per un pubblico pagante e basta guardare la data per capire che il cinema d'animazione nasce prima del cinema dal vero! Émile Reynaud si era affacciato al mondo del disegno animato prima costruendo prassinoscopi, poi col cosiddetto teatro ottico... un autentico precursore!
Delizioso esempio di precinema, fatto qui con il "teatro ottico" inventato da Reynaud: figurine balneari si muovono tra spiaggia e mare, dispettose e impertinenti, con gusto malandrino e spiritoso. Ben ritmata l'orchestrazione dei personaggi all'interno dello spazio fisso, proprio come marionette in un teatrino. Grazioso, arioso.
Ottimo. Nella sua brevità questo bel prodotto si fa ricordare ed amare. Tutto cattura, a partire dalla musica ma soprattutto grazie alla bellissima tecnica d'animazione col quale è stato realizzato. Merita a mio avviso senza dubbio la visione. Ottimo ribadisco.
Delizioso e malizioso film (ammesso che lo si possa chiamare così, per un'opera che risale al 1894...), ambientato su una spiaggia con cabine, pertanto in ambiente che stimola il guardone (quel guardone che, nonostante i secoli passati, è presente oggi pure in noi). Sorprendenti le due bagnanti che si immergono nell'acqua marina. Da non perdere nel modo più assoluto.
Siamo dalle parti di quel gusto francese che c'era nel periodo precedente alla prima guerra mondiale. Molto spensierato anche se si nota la perizia tecnica avuta nel realizzare il corto animato (si ricordi che ogni fotogramma venne dipinto a mano)! Lo stile usato nell'animazione è molto gradevole grazie a una storiella leggera realizzata con le idee giuste (bello l'effetto con le due donna che vanno nellà acqua). Stupisce che sia del 1894, vista la modernità di questa importante tappa del cinema mondiale. Ottimo.
Reynaud con il suo teatro ottico ci regala un'altra bellissima opera che si sviluppa tutta su di una spiaggia. I toni sono canzonatori e le trovate buffissime, con i protagonisti che se ne fanno di tutti i colori prima di buttarsi in acqua. Anche il finale è davvero riuscito. Spassoso e impressionante per l'epoca.
Peccato che Émile Reynaud distrusse, gettandole nella Senna, le sue pantomime luminose: a giudicare dal materiale sopravvissuto sono raffinate, poetiche e d'avanguardia. In questo lavoro, successivo a Pauvre Pierrot, si vede una perfetta attrazione da teatro ottico, maliziosa e coinvolgente, che ci giunge anche come prova fisica dell'unione (magica) tra tecnica (invenzioni) ed estro artistico (fantasia) dei pionieri dei prodotti proiettati, destinati a intrattenere un pubblico pagante.
Commedia con tre personaggi che presenta già tutte le caratteristiche tipiche del cartone animato moderno: una discreta durata, una storia brillante, personaggi ben disegnati, una buona scenografia e l’attrattiva dei colori, nonché una partitura scritta apposita ed eseguita dal vivo. Opera di animazione che anticipa i primi filmati realizzati utilizzando personaggi reali. Piacevole visione consigliata a tutti quelli che vogliono conoscere la storia del cinema.
Grazioso cortometraggio di animazione che colpisce soprattutto per quanto riguarda la tecnica impiegata, considerato l'anno di realizzazione. Buono il ritmo e simpatiche le "trovate" create dal regista, che non nega un pizzico di malizia che non guasta, vista l'ambientazione balneare. Anche con l'occhio smaliziato dello spettatore odierno, lo spettacolo rimane assai degno di visione; immaginiamo lo stupore con cui il pubblico poteva accogliere la proiezione all'epoca...
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Ok. In effetti non ero totalmente negativo sul suo inserimento (infatti chiedevo "che ne dite?"), ma mi sembrava utile segnalare il dubbio, e soprattutto far rimanere traccia del fatto che si tratti di qualcosa di diverso rispetto ad altri film dell'epoca.
Quindi, procederò a commentare... ;-)
beh capisco i dubbi...
diciamo che comunque reynaud è tranquillamente citato nei libri di storia del cinema, quindi anche se non è un film questo è comunque cinema, anche se siamo in ambito preistorico, c'è una ricerca più marcata e matura rispetto ai vari giochini ottici coevi...
No, questa cosa era già stata sollevata da me e risolta così: tutti i cortometraggi a prescindere dal loro genere vanno in cortometraggi. Quindi, tutti i film di animazione, al di sotto dei 60 minuti, qui sono classificati "cortometraggi".
DiscussioneZender • 8/02/10 15:13 Capo scrivano - 2 interventi
Esatto, bravo Pigro. La durata ha la precedenza sul genere, in pratica.
Mi stupisce un poco il voto di Ciavazzaro al film. Mi pare che 3 pallini non sia adeguato a "ottimo", come egli definisce ben due volte il prodotto. Credo che 3.5 o 4 sarebbe votazione più congrua, leggendo il commento.