"Grand Prix e il campionissimo", a differenza di Falco il superbolide, è un vero e proprio anime sportivo anni '70, che racconta le avventure di Takaya Todoroki, giovane pilota giapponese che si costruisce le automobili da solo. Dai Rally più massacranti alla Formula uno fino ad arrivare alla futuristica Formula zero, la storia di un pilota d'auto che deve soffrire per poter vincere, o al massimo arrivare al traguardo. Fra sosia di Niky Lauda e auto note dei 70, una serie a tutto gas.
MEMORABILE: La sigla italiana, la voce italiana di Takaya: Roberto del Giudice, non ancora legato definitivamente a Lupin III.
Si parte dalla sigla per continuare a godere durante le fatiche del protagonista nell'arco della sua dura vita da pilota. Corse estenuanti, vere e proprie sfide di vita e tanta classe nel dipanarsi del plot. Bello bello e ancora bello. Peccato che le tv private non lo abbiano più ritrasmesso.
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DiscussioneZender • 25/04/09 09:36 Capo scrivano - 47804 interventi
Perché dici "l'altro"? Il primo qual è? Non certo Ken Falco, perché se quelle di Ken Falco eran Formula 1... Come si chiamava Niki Lauda col nome storpiato? Non ricordo, aveva un nome mitico. Da amante di Formula 1 non potei che amarlo, il buon Takaya. E la sigla è fenomenale!
Zender ebbe a dire: Perché dici "l'altro"? Il primo qual è? Non certo Ken Falco, perché se quelle di Ken Falco eran Formula 1... Come si chiamava Niki Lauda col nome storpiato? Non ricordo, aveva un nome mitico. Da amante di Formula 1 non potei che amarlo, il buon Takaya. E la sigla è fenomenale!
Ken Falco viveva in un mondo automobilistico inesistente, futuristico e violento, Takaya, invece, era realistico e quando perdeva, lo faceva come Niki Lauda ai tempi. Nell'anime, Niki Lauda si chiamava Niki Lanz.