Poverissima versione nostrana del romanzo di Dumas, mescola in modo del tutto arbitrario e infischiandosene allegramente di ogni coerenza il cinema cazzottaro di Hill & Spencer (non un caso che Manni sia doppiato da Glauco Onorato, “voce” storica e immediatamente riconoscibile di Bud) con il nascente filone legato alle arti marziali. Di conseguenza Porthos (Manni), Aramis (Rosi) e Athos (Santercole), che presto raggiungeranno l'amico D'Artagnan (Kendall), alternano pugni e calci ai colpi di karate, con tanto di movimenti ispirati agli autentici “kata”. Questo perché la donna (Seyn) di D'Artagnan è cinese e quest'ultimo, ormai convertito alle...Leggi tutto arti marziali, farà istruire il gruppo con lezioni e allenamenti. Ma cosa sono chiamati a fare, questa volta, i moschettieri? Dovranno recuperare un prezioso pitale d'oro firmato Benvenuto Cellini, sottratto per errore alla regina (Turina) dal suo amante Lord Buckingham (Baccaro!), che lo credeva un cappello. Il pitale, fondamentale per conservare l'urina della regina e farla studiare al mago di corte Galileo Galilei (!) per sapere se sarà stata fecondata dal re (Spaccesi), dovrà quindi tornare in Francia prima che il sovrano s'accorga che manchi. Riunitisi a D'Artagnan, i tre eroi raggiungono così Lord Buckingam sulla costa e si fanno consegnare il pitale, ma gli uomini di Richelieu (Staccioli), guidati dal perfido Lair (Coletta), nel corso di una feroce zuffa lo sostituiscono con un pitale falso (non firmato da Cellini) senza che i quattro se ne accorgano. Insomma, l'intero film è una lunga caccia al pitale della regina (come ben si può arguire anche dalla canzone sui titoli di testa e coda, interpretata dal Coro di Nora Orlandi), con sostituzioni multiple dovute anche all'apparire di un terzo pitale, spedito secondo un tipico stratagemma da spy-movie. Il divertimento è molto blando, legato al caos demenziale che regna sul set e che genera battute nella quasi totalità dei casi prive di ogni minima ricercatezza. Si salva qualche rarissimo spunto non-sense (la Seyn che, sorpresa mentre stava nascosta in una nicchia sopraelevata scavata nel muro dietro a un dipinto, dice di essere lì... di passaggio!), ma nella stragrande maggioranza dei casi si resta nell'ambito del film a scazzottata perpetua (che già nel titolo occhieggia alla deriva fagioli-western di Trinità), con i moschettieri - privi di caratterizzazione e tra loro intercambiabili - che alle spade contrappongono il karatè, in un paio di occasioni con coreografie insospettabilmente attente alle mosse autentiche. I protagonisti hanno sempre il sorriso sul volto, gli spettatori prevedibilmente meno. Meglio le fasi da commedia in costume, con uno Spaccesi simpatico, Baccaro in uno dei suoi ruoli assolutamente maggiori (parla, invece di grugnire come spesso gli tocca al cinema), la Turina impegnata in una squinternata parodia del melodramma e Seyna Seyn quasi brillante. Da dimenticare invece un Coletta che definire teatralmente sopra le righe sarebbe un eufemismo: va bene esagerare... Prevalenza di esterni, finale in calando (se possibile).
Mischione in cui prevale soprattutto il clima da scazzottata comica alla Spencer & Hill. I tre moschettieri e D'Artagnan devono recuperare un pitale d'oro realizzato da Cellini per la regina d'Inghilterra prima che cada nelle mani di Richelieu. Tra i momenti top soprattutto le lezioni di kung fu prese dai moschettieri da un maestro giapponese. Le gag demenziali non sono poi così basse come si potrebbe pensare e il film, tutto sommato, regge e trova pure momenti riusciti, nella sua fattura economica. Notevole il ruolo non da comparsa per Baccaro, doppiato con voce normale, amante della Turina.
Triviale versione parodica del già parodico I tre moschettieri di Richard Lester, con sosia di Micheal York e di Oliver Reed che, invece di tirar di spada, tirano fendenti e calcioni di karaté. Quand'ero bambino questo film mi faceva divertire; oggi, invece, mi rendo conto d'aver visto un fumettone di qualità bassa, che strizza l'occhio al cinema orientale e a quello di Bud Spencer & Terence Hill. Luciana Turina e Salvatore Baccaro, la regina e il duca, fanno a gara a chi è il più brutto.
MEMORABILE: Aramis: "Come disse una volta Cunfucio, non tutte le ciambelle riescono col... bucio!" Sgherro: "Questa non è l'ora del té... È l'ora del Karaté".
Simpatico sì, ma che poi sia divertente mica tanto. Supercult la scena con i due amanti Luciana Turina e Salvatore Baccaro (lei è la regina di Francia lui il Duca di Buckingham); si ride quando c'è c'è ancora Baccaro (che spaventa Manni) ma per il resto a parte qualche battuta il tutto si fa un po' noioso, perché di trovate non ce ne sono e il film prometteva un po' meglio. C'è Ines Pellegrini sotto lo pseudonimo di Macha Erit.
Mediocrissima farsa in costume che vede i quattro moschettieri, le guardie di Richelieu e la bella Milady contendersi il pitale d'oro della Regina, il cui ritrovamento è essenziale per i destini della Francia. La sciatteria della realizzazione si adegua alla misera ideuzza alla base del filmetto, svogliatamente diretto da Amadio su una raffazzonata sceneggiatura di Regnoli che tenta anche la contaminazione ironica con i film di kung fu. Agghiacciante la coppia Turina e Baccaro, rispettivamente nel ruolo della Regina e di Lord Buckingam, suo amante.
MEMORABILE: Ascoltare Baccaro doppiato con una voce normale fa un certo effetto.
Tony Kendall HA RECITATO ANCHE IN...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
DiscussioneZender • 3/03/10 16:27 Capo scrivano - 47790 interventi
B. Legnani ebbe a dire: B. Legnani ebbe a dire in CURIOSITÀ: Mi avvedo ora che la protagonista femminile è Sandra Dall, "lanciata" dai film di Albino Principe...
Ne gradirei immagine...
Io ero più attratto da Seyna Sein, la moglie cinese gelosa di d'Artagnan.
HomevideoDusso • 31/05/13 14:31 Archivista in seconda - 1831 interventi
La versione Uncut dura 1:29:16 (un bel master trasmesso da un canale spagnolo)
DiscussioneDusso • 15/07/13 17:25 Archivista in seconda - 1831 interventi
B. Legnani ebbe a dire: B. Legnani ebbe a dire in CURIOSITÀ: Mi avvedo ora che la protagonista femminile è Sandra Dall, "lanciata" dai film di Albino Principe...
L'irresistibile canzone/coro da osteria dei titoli di testa ossia "Li chiamavano i tre moschettieri....invece erano quattro" (F.Fiorentini, E. Mancuso, B. Pisano) è cantata dal "Coro di Nora Orlandi".
Ecco il testo
E uno due tre noi siamo tre
E uno due tre tra noi c'è un patto
Che se non siamo tre noi siamo quattro
Che se non siamo tre noi siamo quattro!
Moschettieri noi siam siam sempre tre
Le guardie fedelissime del Re
Fedeli siamo al Re sera e mattina
Ma la notte alla Regina!
E uno due tre noi siamo tre
E uno due tre tra noi c'è un patto
Che se non siamo tre noi siamo quattro
Che se non siamo tre noi siamo quattro!
Moschettieri noi siam siam sempre tre
Ne dice al cardinale Richelieu
Andiamo alla ricerca di un pitale
Per levarlo di sotto al cardinale!
E uno due tre noi siamo tre
E uno due tre tra noi c'è un patto
Che se non siamo tre noi siamo quattro
Che se non siamo tre noi siamo quattro!
Moschettieri noi siam siam sempre tre
Di cappa spada e pure karate
Più forti dei campioni della Cina
Col pitale della Regina!
E uno due tre noi siamo tre
E uno due tre tra noi c'è un patto
Che se non siamo tre noi siamo quattro
Che se non siamo tre noi siamo quattro!