Il terrore sul mondo - Film (1956)

Il terrore sul mondo
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The Creature Walks among Us
Anno: 1956
Genere: fantascienza (bianco e nero)
Note: Aka "Terrore sul mondo". Secondo sequel de "Il Mostro della Laguna Nera" dopo "La vendetta del Mostro".

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Equipe di scienziati se ne va nelle everglades della Florida a cercare il mostro della laguna nera, lì segnalato da chi ha dovuto disgraziatamente combatterci. L'obiettivo è scovarlo, catturarlo e studiarlo. Ma non solo: questa volta la vera intenzione è violentare la sua natura per permettergli di vivere non più in acqua ma fuori, segandogli via le branchie e fornendogli un'orrenda giacchettina di tela con la quale il nostro girerà come uno zombi chiedendosi probabilmente cosa diavolo gli sia successo. La prima parte, tirata inutilmente per le lunghe, racconta l'avventura del gruppo di studiosi alla ricerca del mostro, con tanto di moglie del capo tirata dentro a forza nella spedizione a creare...Leggi tutto un po' di scompiglio per la sua avvenenza unita a una capacità unica di creare inconvenienti dal nulla: dal quasi affogare durate le immersioni al flirtare idealmente col belloccio del gruppo con conseguente scorno del marito gelosissimo; una sottotrama, questa, piuttosto insolita per il genere e che esploderà in un finale inatteso. La seconda parte è invece ambientata in una villa dell'entroterra dove il mostro (con inseparabile giacchetta) viene rinchiuso in un recinto per poterne studiare le reazioni. Gli studiosi assicurano che ha perso ogni aggressività e il primitivo desiderio di attaccare il primo che passa come amava fare sott'acqua, ma un atteggiamento simile si traduce in un'iperprotettività (persino nei confronti di una pecorella insidiata da un giaguaro) che porta il mostro a reagire comunque violentemente. Non è insomma facilissimo da gestire... Lunghe dissertazioni scientifiche (persino sul funzionamento del sonar) appesantiscono il film, che limita le affascinanti scorribande subacquee (una quando il mostro viene catturato e una seconda che si conclude con un semiaffogamento dello stesso dal momento che si ritrova senza branchie) per mostrare piuttosto il difficile adattamento del povero uomo-pesce a un mondo che non conosce. Cast nella media per un film che ha perso per strada buona parte del suo fascino in favore di un approccio fantastico in cui il mostro sposa la genuinità di King Kong insieme al look e alla camminata della creatura di Frankenstein.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 16/04/09 DAL BENEMERITO CCM66 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 21/07/17
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Ccm66 16/04/09 12:25 - 18 commenti

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Si sente l'assenza del grande maestro Jack Arnold che aveva girato i primi due film. Questa pellicola, visto il rifiuto del citato regista, è stata diretta da un suo assitente. Manca molto della poesia del primo episodio, alcune sequenze sembrano anche un po' approssimative. Il messaggio di fondo è, come in molti film sci-fi del periodo, quello del rispetto della natura che non deve essere violentata con il tentativo di trasformare un essere acquatico in un animale con polmoni adatti a respirare fuori dal proprio elemento. Attuale, no?

Megatone 1/05/10 08:32 - 56 commenti

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Terzo ed ultimo capitolo nella serie della creatura della Laguna Nera, per certi aspetti è il più interessante nonostante una prima parte abbastanza lenta. I personaggi umani sono molto più approfonditi rispetto alle figure di contorno dei film precedenti, Jeff Morrow (altro volto classico, con John Agar, della sci-fi americana anni '50) è il marito corroso dalla gelosia verso la moglie, una Leigh Snowden che spara con un fucile agli squali e dispensa occhiate maliziose a tutta la ciurma della barca. La povera creatura viene catturata, ustionata e trasformata, tramite un' evoluzione indotta, in un essere che non è né carne né pesce: osserva melanconico il mare ma ha le branchie ormai inutilizzabili.

Puppigallo 14/12/10 20:58 - 5270 commenti

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Qui non c'è solo un mostro, c'è un povero, enorme emarginato, che da uomo pesce era già solo; e quando glie ne fanno di tutti i colori, bruciandolo, riempiendolo di frecce, di tranquillanti e costringendolo a vivere sulla terraferma, diventa un ultraemarginato giustamente più che suscettibile. La presenza della bellona, che fa solo casini, spara agli squali, rischia l'annegamento e mette zizzania è piuttosto ammorbante, togliendo spazio alla creatura. Ma quando si torna su di essa, la pellicola diventa interessante, sia per gli approcci pseudoscientifici, che per le reazioni del bestione.
MEMORABILE: L'attacco alla barchetta (capita di tutto): La furia cieca del mostro, che abbatte porte, finestre, mobili, persone, muri e pezzi di recinzione.

Myvincent 18/02/13 22:33 - 3740 commenti

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Terzo capitolo conclusivo per il famigerato mostro che, catturato anche stavolta, riuscirà a sviluppare un aspetto umanoide grazie alle sue capacità di anfibio. Il film è ancora un buon esempio di B-movie, realizzato diligentemente e con dignità, mescolando storie di sentimenti umani con le tristi (più che terrificanti) vicende della belva fluviale. Il risultato è decoroso, oltre che accattivante.

Jurgen77 9/10/15 09:25 - 629 commenti

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Terzo capitolo della saga del mostro della laguna nera. Il terrore dei primi film lascia spazio alla maggiore descrizione caratteriale dei personaggi di contorno e alla fine ci si rattrista pure, per tutto quello che gli "umani" perpetuano al povero mostro. Effetti speciali discreti (chiaramente per il periodo di produzione della pellicola) e trama dignitosamente drammatica.

Rufus68 3/12/16 11:31 - 3839 commenti

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Più che un film è un avanzo della minestra (allungata con acqua) che avanzava dai primi due pentoloni. L'unico interesse è nella (involontaria) rivelazione della crudeltà dello scientismo occidentale che pretende di controllare e ridurre a sé ogni diverso o freak. Stucchevoli le parti con la bionda silfide Snowden che però, se non altro, spezza la monotonia mostrando un bel paio di gambe.

Faggi 7/11/16 12:21 - 1549 commenti

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Sembra (è) un'opera di bottega arnoldesca; non male, come drive-in movie ha tutte le carte in regola. Non c'è (ed è un peccato) la liaison fantasmatica tra la bella e il mostro, che è il vero fulcro dei due film precedenti (il nobile capostipite era stato King Kong). Qui tutto è incentrato sulla bramosia della scienza estrema. Si parteggia per il mostro ed è una soddisfazione quando finalmente ammazza e sfascia tutto e se ne va incontro al suo destino.

Daniela 24/01/17 11:20 - 12654 commenti

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Dopo la forzata escursione cittadina del secondo capitolo, il povero mostro, tornato nelle sue paludi, vorrebbe tornare a farsi a fatti propri, ma non ha fatto i conti con l'avidità, la stupidità e la ferocia degli uomini... Arnold passa la mano ad un suo collaboratore ma il film, pur senza possedere la poesia del prototipo, è comunque di buona fattura ed interessante soprattutto nella descrizione della "umanizzazione" coatta. Peccato per la figura femminile, una palla al piede non solo per la spedizione ma anche per lo sviluppo della trama, tanto che neppure il mostro sembra molto interessato
MEMORABILE: Il passaggio di ossigeno, preceduto da un corpo a corpo sottomarino; Nel finale, lo sguardo verso il mare aperto

Anthonyvm 2/08/20 18:54 - 5679 commenti

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Al terzo capitolo il Gill-man viene addirittura de-branchiato, vestito e umanizzato. Passando a uno stadio evolutivo "superiore", in realtà la creatura diventa una goffa imitazione del Tor Johnson di edwoodiana memoria: dietro il suo look risibile da film di serie B si cela un coerente e non troppo banale messaggio ambientalista. Ben reso il contrasto fra il mostro-vittima e i protagonisti-carnefici (tutti odiosi e irrispettosi nei confronti della natura). Il finale, per quanto frettoloso, resta significativamente amaro e toccante. Buone le scene di caccia fluviale in stile Anaconda.
MEMORABILE: Incidente subacqueo per la protagonista; Il mostro bruciato; Il mostro salvato dall'affogamento; La lotta col puma; Il mostro distrugge la gabbia.

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  • Curiosità Puppigallo • 14/12/10 21:13
    Scrivano - 506 interventi
    Una "chicca" del doppiatore
    A un certo punto, l'attore mostra un disegno dell'enorme creatura con a fianco quello di un uomo, decisamente più piccolo. Ed ecco che il mitico doppiatore doppia così (colpa comunque del traduttore, credo): "Abbiamo appurato che il mostro è mezzo centimetro più alto di un uomo". Mezzo centimetro!? Alla faccia!
  • Homevideo Digital • 20/04/12 00:37
    Portaborse - 3993 interventi
    Dvd della Pulp Video in uscita il 05/06/2012.
  • Homevideo Digital • 7/05/12 20:57
    Portaborse - 3993 interventi
    Esce anche per la Golem Video, l'undici giugno.
  • Curiosità Daniela • 24/01/17 11:35
    Gran Burattinaio - 5926 interventi
    Come nei due film precedenti, doppio interprete per il "Gill Man" - questo il nome del mostro nella versione originale:
    Ricou Browning in acqua e Don Megowan sulla terra ferma, entrambi non accreditati.
    Fra l'altro, i due attori hanno corporature molto differenti: quella con spalle ampie e torace massiccio del mostro una volta catturato e tenuto prigioniero non corrisponde al fisico snello ed affusolato del mostro in acqua.

    Esperto subacqueo, Ricou Browning ha interpretato in tutti e tre i film il mostro sott'acqua, mentre il mostro in superficie è stato impersonato da tre attori diversi.

    Oltre a questo ruolo, Browning ha ricoperto pochi altri ruoli, per poi passare alla regia, soprattutto di prodotti televisivi, in particolare ha diretto ben 37 episodi della serie Flipper.
  • Homevideo Buiomega71 • 22/03/22 13:22
    Consigliere - 25983 interventi
    In blu ray ( e dvd) per A & R productions, disponibile dal 15/04/2022