Sbirri - Film (2009)

Sbirri
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Anno: 2009
Genere: drammatico (colore)
Note: Le sequenze degli arresti e delle retate sono reali.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 15/04/09 DAL BENEMERITO HARRYS
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Harrys 15/04/09 23:12 - 687 commenti

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Dopo la tragica morte del figlio per l'assunzione di una pastiglia di ecstasi, un giornalista televisivo decide di realizzare un reportage sul mondo dello spaccio di stupefacenti... Docu-fiction visto quasi per sbaglio: il trailer non mi ispirava granchè. Non sono propriamente un fan di Raoul Bova, ma devo dire che in questo film offre una discreta prova. Molto meglio le sequenze d'azione che quelle familiari, stile fiction. Alla lunga possono dar fastidio lo stile (ben preciso) della regia e i melodrammatici intermezzi. Non male comunque.

Enricottta 12/10/09 15:43 - 506 commenti

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Docu-film con interpreti ripresi nell'esercizio delle loro funzioni: tutto vero tranne per Raul Bova, Simonetta Soiler, Alessandro Sperduti. Ricorda quei film porno dove per inserire una scena hard devono metterci anche un po' di trama. La parte vera del film, peraltro gia vista nel documenterio "Cocaina" della Rai, è molto coinvolgente, la parte recitata è inutile. Bova appena sufficiente.

Skinner 21/08/10 14:21 - 592 commenti

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Un'operazione pasticciata e pasticciona questa di Burchielli, che fonde con poca cura documentario e mockumentary e realizza una versione extra-large della PubblicitàProgresso (con lo stesso alto tasso di retorica), a cui affianca una pessima sottotrama drammatico-sentimentale che a un certo punto diventa thriller. È soprattutto questa sottotrama di pura fiction la cosa peggiore del film, ultraretorica e degna di certe minifiction da talk-show del primo pomeriggio. Bova s'impegna, è bravo, ma manda immediatamente in vacca il mocku-realismo del film.

Nando 1/09/10 00:09 - 3810 commenti

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Istant-movie documentaristico, in cui si osservano operazioni di polizia reali frammiste ad una tragica storia familiare avente contorni melodrammatici. La morte improvvisa di un figlio adolescente spinge un famoso giornalista ad intraprendere una solida inchiesta sul mondo della droga milanese. Melenso e spaventosamente ruffiano.

Furetto60 15/04/13 09:19 - 1193 commenti

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Storia tristissima di un adolescente deceduto per overdose. Si svolge a Milano dove il padre cerca di recuperare, soprattutto davanti a se stesso, lo scarso rapporto avuto con il figlio. Bova è attore, a volte ingiustamente criticato, che non esita a calarsi nelle situazioni e nei ruoli più diversi, anche estremi (vedi Francesco); qui è convincente e agisce in reali situazioni della squadra antidroga con scene realizzate in diretta sul campo. Buona prova anche del capo della squadra, che infatti non è un attore professionista.

Mutaforme 2/01/14 15:20 - 415 commenti

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Documentario che si intreccia con la vita del protagonista, interpretato da Raoul Bova. L'attore è bravo a calarsi nei panni del padre che perde un figlio per colpa della droga, ma il film non offre nulla di interessante rispetto a quanto si può vedere in qualsiasi report giornalistico.

Alex1988 8/07/18 18:17 - 728 commenti

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L'operazione sembrava piuttosto interessante: un reporter vuol scoprire cosa c'è dietro la morte del figlio, infiltrandosi tra gli spacciatori per le strade di Milano. Nello stesso tempo deve fare i conti con la propria tormentata vita privata con la moglie incinta. In conclusione, però, ne è uscito un finto (volutamente) documentario piuttosto confuso, per certi aspetti, che difficilmente si riesce ad apprezzare. Si poteva fare di meglio.

Markus 8/07/19 12:44 - 3682 commenti

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La perdita di un figlio teenager a causa di una pastiglia allucinogena spinge suo padre - giornalista - a infiltrarsi nella squadra mobile antidroga di Milano. Sulla carta un intrigante connubio tra finzione e realtà; in pratica un pasticcio con punte di melodrammatico ai limiti del ridicolo involontario. Tutto è dato alla quasi improvvisazione, con una sotto-recitazione che non convince mai, nonostante i lodevoli intenti che intrinsecamente traspaiono.

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